Fuori dal cratere: il Lazio esce dal Commissariamento della Sanità

Prima la telefonata a Piero Marrazzo e Renata Polverini per condividere con loro il risultato. Poi l'annuncio su Facebook. Accompagnato da una foto con le dita in segno di vittoria. Ora via agli investimenti in Sanità

Fuori dall’incubo, fuori dal cratere. Quello profondo dieci miliardi di euro. Scavato per anni: con badili senza colori politici particolari. Andato giù senza fine finquando il Paese lo ha consentito. Ora la Regione Lazio è fuori dal cratere scavato nei conti della Sanità, le briglie a quelle cifre sono state messe in maniera stabile ed hanno smesso di galoppare senza sosta verso il basso.

L’annuncio lo ha fatto Nicola Zingaretti. Due righe sulla sua pagina Facebook.È fatta! Dopo 12 anni il Lazio è fuori dal commissariamento della Sanità. Ora assunzioni e investimenti per una nuova sanità, ospedali, ambulatori e servizi sui territori. Una vittoria storica!“.

È il segnale che il Governatore aspettava di poter dare da oltre due anni. Da quando le briglie erano finalmente state messe ed il cavallo impazzito aveva iniziato a rallentare. Ma non era bastato. Per ben due volte la commissione interministeriale incaricata di certificare l’uscita dall’incubo aveva nicchiato e rinviato. Perché alcune delle voci in Bilancio erano labili, fragili, passibili di non superare la nottata finanziaria.

Ora invece i conti sono sotto controllo, le briglie sono ferme. Chi devia dalla traiettoria si assume la responsabilità.

La telefonata a Marrazzo e Polverini

NICOLA ZINGARETTI AL TELEFONO

 Nicola Zingaretti ha voluto condividere il risultato con i Governatori che prima di lui avevano tentato di domare quelle cifre. Ha sentito al telefono gli ex presidenti e commissari Piero Marrazzo e Renata Polverini: ha voluto essere lui ad informarli dell’uscita del Lazio dal commissariamento dopo 12 anni.

Già a gennaio era tutto pronto. La Giunta Regionale aveva approvato i documenti necessari. Si doveva attendere solo la Conferenza Stato – Regioni in programma per il 30 del mese. Invece era arrivato il Covid-19 e poi il lockdown.

Un passo chave era stata la parifica di Bilancio data dalla Corte dei Conti. Era stata severa. aveva sottolineato che gli equilibri dei conti della Regione Lazio «paiono garantiti solo per via del mantenimento della pressione fiscale imposta dalla permanenza della Regione nel Piano di rientro dal deficit sanitario». In pratica la via d’uscita dal commissariamento passava sulle tasse aumentate apposta per pagare il debito della nostra Sanità. Il piano di rientro irrigidisce il Bilancio della Regione ed impone pesanti limiti.

Il passare dei mesi da quella parifica ha registrato una sostanziale tenuta.

Buschini: Giornata storica

Mauro Buschini © Imagoconomica, Stefano Carofei

Per il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini l’uscita dal commissariamento «è un’altra grande sfida vinta dalle politiche di Nicola Zingaretti, dalle giunte e dalle maggioranze che dal 2013 hanno lavorato ogni giorno per mantenere un patto coi cittadini e per una sanità virtuosa e efficiente».

Buschini dedica il risultato a chi «ha dovuto affrontare una prova durissima, la più difficile della storia come le battaglie che medici, infermieri e ricercatori hanno condotto e portano avanti contro il coronavirus. A loro, a chi in questi anni e in questi mesi in particolare di durissimi impegno va il primo pensiero, nel giorno della fine di un commissariamento».

Polverini, finalmente fuori

RENATA POLVERINI

Tra i primi a commentare c’è Renata Polverini, governatrice del Lazio per una breve stagione, finita con lo scandalo dei fondi assegnati ai Gruppi politici.

Finalmente il Lazio si libera del giogo del commissariamento e recupera la piena autonomia nella gestione della salute dei cittadini: una buona notizia che festeggio assieme all’attuale presidente, Nicola Zingaretti».

Renata Polverini si dice «consapevole di aver dato un contributo importante, con la mia Giunta, al raggiungimento di questo obiettivo. Per quanto mi riguarda– aggiunge- sono riuscita a ridurre il disavanzo, in meno di tre anni, di 900 milioni su circa un miliardo e mezzo che avevo ereditato e, se non ci fosse stato l’ottuso atteggiamento del Ministero del Tesoro a bloccare le assunzioni dei medici costringendoci a spendere di più per pagare gli straordinari nei Pronto Soccorso e non solo, il risultato sarebbe stato ancor più eclatante».

Unindustria, ora via la tassa

FILIPPO TORTORIELLO. FOTO © ROCCO PETTINI / IMAGOECONOMICA

Il presidente degli industriali del Lazio Filippo Tortoriello ha giudicato in maniera positiva la notizia. E subito ha chiesto di alleggerire le aziende dalla tassa che si paga a causa del commissariamento.

«Ottima notizia uscita da commissariamento, ora via l’addizionale Irap a carico delle imprese che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo. Così una Regione più competitiva e in grado di attrarre nuovi investimenti».

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