Sul piano nazionale, come riferisce La Repubblica, la competizione si gioca anche in politica estera. Due settimane fa Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è stata ricevuta a pranzo dall’ambasciatore Usa. Secondo La Repubblica, Donald Trump considera Matteo Salvini troppo filo Putin e quindi in Italia preferisce avviare un confronto con la Meloni. La quale sarebbe attesa negli Stati Uniti nelle prossime settimane. E questo avrebbe di fatto innescato una sorta di competizione tra il leader della Lega e quello di Fratelli d’Italia.
Contemporaneamente Giancarlo Giorgetti, numero due del Carroccio e già sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, ha espresso i suoi timori circa il fatto che la legislatura possa durare fino al 2023, cioè fino alla fine. Questo significherebbe tanto tempo davanti anche per il centrodestra. E per capire come si può riorganizzare. Perfino sui territori.
In provincia di Frosinone, per esempio, la leadership di Forza Italia è venuta meno, anche se gli “azzurri” conservano un peso non indifferente in termini di amministratori, oltre che percentuali. Però in realtà dovrebbero essere leghisti e Fratelli d’Italia a prendere in mano la situazione. I rapporti sono buoni, ma la leadership è un’altra cosa.
Massimo Ruspandini, senatore di Fratelli d’Italia, potrebbe provare a dare le carte nell’intero centrodestra. Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore regionale della Lega, potrebbe provare a fare altrettanto. Con la sponda importante del coordinatore provinciale, la deputata Francesca Gerardi.
Poi nel Carroccio c’è Nicola Ottaviani. Il sindaco di Frosinone si sta inserendo sempre di più e sempre meglio nei meccanismi della Lega. E’ consapevole che le gerarchie vanno rispettate, ma potrebbe provare a dire la sua sulle alleanze e sulle candidature a sindaco nei Comuni che vanno al voto in primavera. In un contesto di centrodestra naturalmente. Ne vedremo delle belle.