Sono spariti letteralmente dalla circolazione, nella sostanza prima che nella forma. Parliamo dei congressi dei Partiti, che soprattutto a livello provinciale davano indicazioni precise sulla leadership, sui rapporti di forza e sulla classe dirigente. Oggi non servono più e alla fine il risultato è che sono gli eletti o i big a prendere le decisioni, che però è una cosa diversa rispetto al fatto di guidare un Partito.
In provincia di Frosinone il leader di Fratelli d’Italia è il senatore Massimo Ruspandini. Punto e basta. Non serve un congresso per stabilire altre cose. Neppure nella Lega. Ci sono gli eletti: il deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, la deputata e coordinatrice provinciale Francesca Gerardi, il deputato Claudio Durigon, lanciato verso la candidatura alla presidenza della Regione Lazio. E c’è anche il senatore Gianfranco Rufa. Tutti gli altri devono mettersi in fila. Il congresso non serve.
Neppure in Forza Italia, dove il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone ha dato un’impostazione piramidale: il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini e i tre commissari provinciale Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli. Se non andranno d’accordo verranno cambiati. Il congresso? E perché?
Il Movimento Cinque Stelle non sa neppure cosa sia un congresso. In questo momento c’è una situazione di “tutti contro tutti” a livello nazionale, con diversi senatori che vorrebbero ridiscutere i ruoli del capo politico (Luigi Di Maio), del garante (Beppe Grillo) e perfino della piattaforma Rousseau (Davide Casaleggio). Ci riusciranno? Intanto comunque ci sono fughe, adesioni al Misto, espulsioni e chi più ne ha, più ne metta. Nei territori ci sono gli eletti.
In Ciociaria il leader è Luca Frusone, inserito nel team dei facilitatori nazionali. Ma guai a nominare la parola congresso.
Era rimasto il Partito Democratico, ma in Ciociaria adesso fare il congresso è diventata un’impresa: il segretario provinciale Domenico Alfieri non lo convoca, i leader non forzano e il tempo passa. Eppure a livello nazionale il Pd celebra un congresso all’anno. Ma non in provincia di Frosinone.