«Non credo che alla fine Nicola Ottaviani sceglierà la strada della mozione di sfiducia pilotata. Lo conosco, lui vuole bene a Frosinone, difficile che possa mettere in conto di consegnare il Comune ad un commissario, anche se per un periodo breve». A parlare è Fabrizio Cristofari, che due anni fa è stato il candidato sindaco del centrosinistra, cioè il principale avversario di Nicola Ottaviani.
L’ipotesi che prima della metà del secondo mandato (due anni, sei mesi e un giorno) Ottaviani possa decidere di farsi sfiduciare da 17 consiglieri comunali per concorrere per il terzo mandato non lo convince. (leggi qui “Sfiducia pilotata”: Ottaviani pensa all’autoribaltone e leggi qui le reazioni Tutti gli uomini della sfiducia).
Spiega Fabrizio Cristofari: «A livello di ipotesi ci sta ed è sicuro che il sindaco possa riflettere su un simile scenario. Che, se attuato però, rappresenterebbe un segnale pesante per la città, destinato a incidere moltissimo sulle dinamiche politiche».
Continua il consigliere comunale dei Democrat: «Cosa farebbe il Pd se uno scenario del genere dovesse concretizzarsi? Beh, insomma: il Partito Democratico la sfiducia ad Ottaviani la vota sempre. Perché in ogni caso, se approvata, rappresenterebbe plasticamente il fallimento di questa Amministrazione. Per tutti i sette anni dai quali è in carica a mio giudizio. Però la sfiducia pilotata lancerebbe alla città un segnale devastante. Intanto perché in questo modo le istituzioni democratiche e gli stessi elettori verrebbero “piegati” a calcoli politici che nessuno capirebbe davvero. Poi perché si andrebbe a determinare un periodo di commissariamento del Comune in un momento delicatissimo. Per esempio sull’ambiente. Per esempio proprio sul versante del bilancio, considerando che il piano di rientro non è ancora terminato».
«Ecco perché non credo che alla fine un’ipotesi del genere possa concretizzarsi. Però una cosa è evidente e cioè lo scollamento politico tra il sindaco Nicola Ottaviani e settori importanti della sua maggioranza. Il fatto che non siano arrivate smentite sullo scenario della sfiducia pilotata dimostra che in realtà l’opzione è in campo. Ed è in campo proprio per creare “pressione politica” a parti della maggioranza di centrodestra. Credo che se da parte nostra ci sarà una proposta politica forte e chiara, allora la stessa potrebbe essere apprezzata e condivisa da pezzi di questa maggioranza».
Ma a questo punto potrebbe starci anche l’ipotesi di mozione di sfiducia o dimissioni di massa dopo i due anni e mezzo del secondo mandato, quando cioè Ottaviani non sarebbe più ricandidabile a sindaco per la terza volta? Rileva Cristofari: «Ma guardi che non è una questione di tempi. Noi potremmo presentare una mozione di sfiducia al sindaco anche a settembre. E poco importerebbe se non fosse approvata. Il punto è avere dei motivi validi. Altro discorso invece è una motivazione amministrativa. Se il Pd è pronto ad elezioni anticipate? La premessa è necessaria: nessuno è mai pronto davvero ad elezioni anticipate. Non mi nascondo: sarebbe prioritario trovare intese forti sia sulla candidatura a sindaco che sulle alleanze e i programmi. Il consiglio che mi sento di dare è il seguente: per riconquistare il Comune di Frosinone servono passi indietro da parte di molti. Detto questo, non penso che ci siano tanti consiglieri di maggioranza disposti a “suicidarsi” politicamente per consentire ad Ottaviani di candidarsi a sindaco per la terza volta».