La strategia perfetta dello zar Nicola: anche nella Lega sta facendo quello che vuole

Il sindaco di Frosinone è entrato, non si è candidato alle europee, ha battuto un colpo alle provinciali, ha siglato una tregua armata con Zicchieri e ora attende l’esito delle elezioni. Ma non quelle europee, bensì le comunali di Cassino e Veroli. Perché dopo il 26 maggio può prendersi il partito. La sponda di Giorgetti.

È entrato nella Lega, esattamente come aveva programmato. Nella seduta di presentazione ha mostrato alla stampa il logo di Movimento Italia (leggi qui), che poi ha ufficialmente “battezzato” a Fiuggi. Salvo lasciare ogni tipo di carica un minuto dopo. (leggi qui)

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha fatto tutto come voleva lui. Nei mesi scorsi Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro, è stato ospite a casa di Ottaviani, per cercare di convincere il sindaco a candidarsi alle Europee. In due tempi e con una certa classe, Ottaviani ha gentilmente declinato l’invito. Contarsi in una competizione dove il 100% delle preferenze andrà a Matteo Salvini e arrivare a scrivere il terzo nome sarà un’opzione per pochi intimi, equivaleva a bruciarsi sul nascere.

Nel frattempo, mentre tutti sul territorio continuavano a dire che in provincia di Frosinone, non ci sono altri spazi se non quelli dell’area di Francesco ZicchieriClaudio Durigon, Ottaviani continuava a tenere i rapporti con Giancarlo Giorgetti, sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio, numero due del Carroccio, quello che ieri ha mandato su tutte le furie il premier Giuseppe Conte dicendo di non riconoscerlo più come uomo super partes del Governo. E all’ira funesta di Conte, Giorgetti ha risposto non scomponendosi: “Io nel governo sono stato indicato dalla Lega, lui dai Cinque Stelle. Perché se la prende?”.

Al Comune di Frosinone, dove è sindaco, Ottaviani da mesi tiene fermo il rimpasto di giunta chiesto a gran voce dalla Lega. Alle provinciali è riuscito a far eleggere Andrea Campioni (Lista Ottaviani), facendo vedere al gruppo del Carroccio (che sosteneva Sara Bruni) che alla fine l’ultima parola è la sua.

Adesso Ottaviani ha debuttato a livello governance provinciale della Lega: ha una tregua armata con Francesco Zicchieri, in attesa di vedere come andranno le elezioni sul territorio. Ma non quelle Europee, dove il traino di Salvini ci sarà per tutti. No, Ottaviani guarderà alle comunali, a Cassino e a Sora. Ai voti che le liste della Lega riusciranno a prendere. Perché dopo il 26 maggio potrebbe prendersi il partito in Ciociaria.

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