Regionali, due candidati ed un’agenda

Il primo faccia a faccia tra i candidati alla Regione Lazio. Lo mette a segno la Cisl del Lazio. Con il Segretario Generale Coppotelli si sono confrontati D'Amato e Rocca. Bianchi? Viene ma da sola e senza confronto. Cosa hanno detto

Uno più sciolto e più a suo agio nell’area elettorale, padrone dei temi in agenda al punto da sfoderare il sorriso pure sulle questioni più spinose. L’altro più rigido e meno abituato all’agone del botta e risposta, padrone della materia e di sicuro spessore: ma per sollevargli le labbra ad abbozzare un sorriso occorre il cric. La terza? All’ultimo momento non si è presentata per via di “un’improvviso problema personale, vengo la settimana prossima”: da sola così non deve sostenere il peso del confronto.

Benvenuti nella sede regionale Cisl del Lazio dove il Segretario generale Enrico Coppotelli mette a segno due colpi con una sola mossa. Il primo: riesce ad organizzare il primo confronto diretto tra i candidati Governatore del Lazio. Il secondo: riesce a farli confrontare sui temi che il suo sindacato ha scritto nelle settimane scorse. Ne uscita una vera e propria agenda delle criticità che chiunque vinca le Regionali del 12 e 13 febbraio non potrà fare a meno di affrontare. (Leggi qui: La sfida Cisl ai tre candidati per le Regionali).

Due candidati ed un’agenda

Francesco Rocca, Enrico Coppotelli, Alessio D’Amato (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

La mattinata si apre con la telefonata di Donatella Bianchi, la giornalista individuata da Giuseppe Conte durante le scorse feste di Natale. Comunica al Segretario Enrico Coppotelli che contrariamente all’impegno preso non potrà andare. Ma è disposta a venire da sola. Per chi frequenta le cronache della politica è un disco vecchio, sentito milioni di volte, preceduto dalle scuse più improbabili.

Gli altri ci sono. Si possono accendere i riflettori. È Coppotelli a dare le carte e lanciare i temi per i due candidati. Alessio D’Amato è la continuità con l’amministrazione di Nicola Zingaretti, lo sostengono Pd – Azione – Italia Viva – Demos – Verdi – Socialisti, insomma tutti quelli che oggi stanno in giunta tranne i 5 Stelle. Francesco Rocca è il manager della Croce Rossa sul quale ha scommesso la destra unita: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc.

A loro viene posta la prima criticità. «Lotta alla precarietà, attenzione al mondo delle donne e dei giovani, risorse ad istruzione e ricerca. Questi sono solo alcuni punti di un’agenda che presentiamo con grande fiducia – ha detto il Segretario Generale Cisl del Lazio -. La priorità, sotto tutti i punti di vista, è quella di valorizzare un territorio ricco di opportunità come il Lazio. Questo a partire dalla transizione energetica, con l’ultima legge di bilancio che ha destinato 20 milioni su questo tipo di risorse. Ancora su edilizia e turismo, vagoni trainanti della Regione, che però non valorizzano come vorremmo il basso Lazio, progressivamente scivolato verso le retrovie del sud Italia».

Il Lazio secondo D’Amato

Enrico Coppotelli, Alessio D’Amato (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Il Lazio sta andando verso appuntamenti internazionali. Ed entro quelle date dovrà farsi trovare pronto. Non ci son o alibi che tengano. Impensabile un rinvio. «Il prossimo Giubileo ed Expo 2030 – esordisce Alessio D’Amato sono dei progetti per i quali i fondi strutturali europei ed il Pnrr daranno un sostanzioso aiuto. Sul Lazio ci saranno gli occhi del mondo intero e noi non abbiamo intenzione di farci trovare impreparati. Con la stessa determinazione con cui abbiamo affrontato le diverse ondate di Covid intendiamo organizzare tutto in maniera puntuale. Ma non basta. Non bisogna dimenticare altre numerose priorità nel sistema infrastrutturale della Regione. A cominciare dalla rete ospedaliera, con la realizzazione di una cittadella della salute tra lo Spallanzani e San Camillo, per porre poi attenzione anche al potenziamento del territorio con l’ausilio di nuove strutture di rafforzamento».

C’è una palla alle caviglie del Lazio. Da 17 anni non è possibile fare assunzioni. E questo rende meno efficienti i servizi nella Sanità e negli ospedali, il personale è logorato. «Chiediamo al Governo Nazionale – prosegue D’Amato – di eliminare il vincolo sulla spesa del personale risalente ormai a 17 anni fa. Rivoluzione digitale, caro vita, transizione climatica, ampliamento della rete di agevolazione sul trasporto locale per under 25 e over 70. Tutti punti cruciali del programma stilato per il governo della Regione».

Che punta sui giovani. Per i quali prevede circolari, metro e bus gratis per gli studenti under 25. «Il modello ‘tariffa zero’ punta ad agevolare gli spostamenti degli studenti tra i territori del Lazio. Riguarda i tanti giovani pendolari della Capitale e delle Province: il risparmio dei costi degli abbonamenti verso le università di Cassino e Roma rappresenterebbe un aiuto concreto per ragazzi e famiglie».

L’importanza del confonto

Francesco Rocca ed Alessio D’Amato (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

La visione del Lazio di Francesco Rocca punta alla stessa efficienza ma passa per strade diverse da quelle del centrosinistra. Sottolinea l’importanza della collaborazione tra amministrazione regionale e Cisl: “La necessità di riaprire confronti e dialoghi è primaria. In questa agenda Cisl sono presenti spunti importanti e condivisibili. Non si può proseguire non avendo corrispondenza e condivisione, auspico quindi davvero di aprire una nuova stagione del dialogo. Il Lazio è una Regione con tantissime fragilità e con un grado di povertà non indifferente. Credo che i provvedimenti in questo senso non vadano generalizzati, perchè non facilitano davvero la vita di chi ha molte difficoltà».

Un altro dei passaggi chiave dell’Agenda è quello sulla Formazione. Perché nei prossimi anni perderemo migliaia di posti e spariranno del tutto decine di mestieri. Il sindacato scommette sulla formazione, per insegnare i nuovi mestieri a chi perderà i vecchi. Dice Francesco Rocca «Condivido profondamente l’importanza del discorso legato alla formazione. Pari opportunità a seconda di dove si vive, a cominciare dalle scuole. Che offerta formativa può avere un ragazzo che vive la quotidianità di Tor Bella Monaca?».

Non nominate le Macroaree

Francesco Rocca con Alessio D’Amato (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Immagina un modello di sanità ancora più di territorio. Nulla a che spartire con le macroaree di Renata Polverini: non è un caso che in questa campagna elettorale nessuno la nomini e nessuno le chieda di farsi vedere.

«Avvicinare la sanità a casa dei cittadini resta un punto fondamentale. La legge Basaglia non ha molta credibilità se non dedichiamo attenzione e progressi al campo sanitario legato alla psichiatria, con le famiglie che hanno un paziente in casa che pagano quotidianamente il prezzo di queste mancanze».

Non è stato fatto in questi anni? «Negli anni passati, sotto molteplici aspetti, si sarebbe potuta dare una direzione a questa Regione, tracciare un solco. Mentre si è preferito nascondersi dietro le difficoltà finanziarie. Una necessità – conclude Rocca – resta anche nei confronti della transizione energetica e della programmazione sulla manutenzione stradale, altre due tematiche di importanza capitale. Facilitare la transizione per famiglie e imprese, dove è possibile diminuire il pendolarismo che si trova inesorabilmente al centro della nostra Regione».

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