Candidati o silurati. Pizzati in posizione blindata oppure a rischio. Schierati in provincia di Frosinone oppure in un altro collegio. Che fine faranno Francesco Scalia, Francesco De Angelis, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi?
Riunioni a oltranza, al Nazareno, sulle liste elettorali. Un lavoro che proseguirà per tutta la notte, fino alla Direzione convocata per domani alle 10.30.
L’agenda di Matteo Renzi è così ‘overbooking‘ che il Segretario (che oggi ha rinunciato a Porta a Porta) e il ‘team’ delle candidature (Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Maurizio Martina, Ettore Rosato) ha preventivato di far slittare anche a domani mattina presto gli ultimi incontri con le varie delegazioni, come quella della Calabria.
Anche gli alleati vengono ‘rimbalzati’ più volte al Nazareno: Insieme, per esempio, alla fine ha visto slittare il suo appuntamento a dopo le 21.
Quello sulle liste è un vero ‘work in progress‘, anche con gli alleati, a seconda degli spazi che si aprono regione per regione.
Con +Europa, ad esempio, alla fine si sarebbe chiuso per la Bonino il collegio a Roma al Senato. Beatrice Lorenzin, oggetti di diversi ‘traslochi’ nell’ultima settimana, potrebbe accasarsi a Lucca alla Camera.
Ma il vero nodo da sciogliere per Renzi, una volta composto il puzzle di governo e dei Big (Paolo Gentiloni, per esempio, sarà anche nelle Marche nel proporzionale), è quello di mantenere le ‘pax’ interna e gestire le tensioni scoppiate a livello locale.
In serata è previsto l’incontro con i leader delle aree interne, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Al Nazareno trapelava ottimismo: «Si lavora, si troverà la soluzione». Per quel che riguarda i locali, alla sede del Partito è stato un via vai per tutto il giorno.
Renzi ha affrontato da stamattina diverse questioni locali, trovando via via ma a fatica le varie soluzioni. In Basilicata, per esempio, tutto dovrebbe risolversi con la discesa in campo di Gianni Pittella al maggioritario al Senato. In Abruzzo, invece, a guidare la lista proporzionale al Senato dovrebbe essere il governatore Luciano D’Alfonso. Sul nome di Francesco Scalia sarebbe intervenuto in maniera molto autorevole, assicurano alcune fonti interne al Nazareno, il ministro Luca Lotti. Lo ha definito “inotccabile”. Maggioritario o proporzionale? Camera o Senato? Impossibile sapere. Perché per ora nessuno sa. sarà la notte in corso a decidere.
Tra gli altri, al Nazareno oggi si è visto il segretario siciliano Fausto Raciti, così come i rappresentanti della Sardegna, compreso Renato Soru che però non scenderà in campo.
Nel Friuli, c’è l’ipotesi di una candidatura di Riccardo Illy a Trieste. Un capitolo a parte lo merita la Campania: poco dopo le 19 alla sede del Partito hanno fatto nuovamente capolino la segretaria regionale Assunta Tartaglione e altri rappresentanti del partito. Non sono bastate le riunioni precedenti a sciogliere alcuni nodi che sono sul tavolo da diversi giorni. Tra questi, la collocazione di Pietro De Luca, sicuro in campo a Salerno ma in ballo tra collegio e listino (o tutti e due). Anche il figlio del governatore a sera fatta ha varcato il portone del Nazareno, e oggi non era la prima volta.
Altra questione, quella della candidatura dell’ex sindaco di Agropoli Franco Alfieri: per lui è stata anche depositata al partito una petizione. Al Pd ha fatto anche capolino l’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, fresco di assoluzione per il caso Cpl Concordia: non correrà alle elezioni ma entrerà all’europarlamento (era primo dei non eletti) facendo staffetta con un eurodeputato.