Franchi tiratori, piccoli Comuni e fedelissimi: ecco i fattori che decideranno le provinciali

Foto: © Stefano Strani

A cinque giorni dalla sfida tra Antonio Pompeo e Tommaso Ciccone. Francesco De Angelis ha messo in moto la sua macchina da guerra organizzativa, mentre Mario Abbruzzese è concentrato soprattutto sui piccoli Comuni del cassinate. Tutte le strategie

Mancano cinque giorni all’elezione del presidente della Provincia. Alle urne si recheranno i 1.135 grandi elettori, cioè sindaci e consiglieri comunali. Sono giorni frenetici per i due candidati, Antonio Pompeo (centrosinistra) e Tommaso Ciccone (centrodestra).

Entrambi stanno contattando e riunendo tutti quelli sui quali fanno affidamento, non mancando naturalmente di provare “incursioni” nel campo avverso. Non si sa mai.

Un “franco tiratore”, in teoria, può annidarsi ovunque.

 

Ma oltre ai due protagonisti, sono in campo in maniera forte sia Francesco De Angelis (leader del Pd e presidente del Consorzio Asi) e Mario Abbruzzese (vice responsabile nazionale degli enti locali di Forza Italia e presidente del Cosilam).

Il primo  non ha allentato mai la concentrazione sull’intero territorio, con ripetuti “passaggi” su quella che è nota come la sua grande macchina da guerra, organizzativa e politica.

 

Mario Abbruzzese sta insistendo moltissimo anche sui piccoli Comuni, specialmente quelli del cassinate. Perché da consumato capitano di mille battaglie, sa che c’è un altro fattore da tenere in considerazione. Per gli amministratori dei Comuni del cassinate, e in parte anche del sorano, recarsi il 31 ottobre a Frosinone per votare alla Provincia rappresenta un “viaggio” vero e proprio. Per tempo, per scomodità e anche per “budget”, per quanto non eccessivo.

Bisogna convincerli i sindaci e i consiglieri comunali dei piccoli Comuni, quelli che quasi mai beneficiano delle iniziative politiche di carattere generale.

Mario Abbruzzese si sta concentrando molto su questo aspetto, anche per un altro motivo. Più riesce a mobilitare addetti ai lavori, più può provare a disinnescare gli eventuali “franchi tiratori” pronti ad entrare in azione.

In conclusione Francesco De Angelis e Mario Abbruzzese hanno ben presente il tipo di elezione. Di secondo livello e riservata agli amministratori. Vince chi riesce a portare più fedelissimi ai seggi. Vince che riesce ad ottenere più voti ponderati da parte degli esponenti civici. Vince chi convince più avversari. Vince chi limita maggiormente l’impatto dei franchi tiratori.

E chi mobilita più amministratori del cassinate e del sorano.

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