Guanti, talento, record e megafono. E Stefano Turati va a comandare nel suo stadio. Lo “Stirpe” che ha trasformato in un fortino finora inespugnabile. In 5 partite interne non ha subito gol, il Frosinone ha sempre vinto e lui il portierone giallazzurro a fine gara si scatena sotto la Curva Nord armato di megafono per fare festa con compagni e tifosi.
Tra i segreti del primato della squadra di Grosso c’è sicuramente Turati, un leader giovane, un portiere che dà sicurezza e fa miracoli come sabato scorso quando ha ipnotizzato Cheddira, capocannoniere del campionato, lanciato a rete. In prestito dal Sassuolo, 21 anni, originario di Milano, è uno dei baby-d’oro del Frosinone che quest’estate Angelozzi ha pescato con successo. Decisivo, protagonista in una formazione che sta stupendo tutti ed anche se stessa. E se è vero che la forza di una squadra si misura con la famosa dorsale (portiere-difensore centrale-regista-centravanti), Turati è il primo anello vincente.
Doppio record
Che sia uno dei pilastri del Frosinone lo sanciscono soprattutto i numeri che schiacciano le parole. Numeri da record. Oltre ad essere imbattuto in casa, Turati è il “re” dei clean sheet: la sua porta è rimasta inviolata per 6 volte in 10 gare (60 per cento), 5 allo “Stirpe” e 1 a Modena alla prima giornata.
Nella speciale classifica ha staccato Joseph Martinez (Genoa, 5 clean sheet), Simone Colombi (Reggina, 5), Leandro Chichizola (Parma, 4), Elhan Kastrati (Cittadella, 4), Enrico Alfonso (Spal, 4) e Antony Iannarilli (Ternana, 4).
Turati inoltre è il portiere meno della Serie B con sole 6 reti incassate nelle 10 giornate disputate. Meglio del Genoa (7) e della Reggina (8). Un altro record da dividere ovviamente con tutta la squadra che finora ha mostrato una fase difensiva praticamente impeccabile.
Personalità da vendere
Malgrado abbia solo 21 anni (compiuti il 5 settembre scorso), Turati ha impressionato per carattere e temperamento. Si è calato subito nella nuova realtà mostrando attaccamento alla maglia e spirito di corpo. Capopopolo alla fine delle partite in casa con tanto di megafono per lanciare i cori sotto la Nord. Una scena che diventata virale grazie ai video rilanciati anche dai social, compresi quelli della Lega Serie B.
Un ragazzo che è arrivato a Frosinone animato da grandi motivazioni. “Per un atleta l’obiettivo è sempre quello di vincere – ha affermato nel giorno della sua presentazione – Ed io non faccio eccezione: da primo, secondo o ai playoff. Poi se gli altri saranno più bravi, gli stringeremo la mano e faremo i complimenti. Ma l’obiettivo personale e quello dei miei compagni sarà quello di vincere”. Più chiaro di così.
Reduce da una stagione alla Reggina (22 presenze), potrebbe trovare a Frosinone il definitivo salto di qualità. Il Sassuolo crede fermamente nelle sue qualità. Il prestito in Ciociaria è una sorta di prova generale: d’altronde il club frusinate ha dimostrato negli ultimi tempi saper valorizzare al massimo i giovani. A fine stagione dunque il Sassuolo potrebbe riabbracciarlo più forte e chissà che non diventi l’erede di Consigli.
“Credo che Frosinone sia la piazza ideale dove ci sono professionisti che stimo molto come il mister Morrone – ha aggiunto in un’intervista – Mi hanno parlato sempre benissimo dell’ambiente e della società, può essere il mio trampolino di lancio”.
Il sogno dell’Europeo
Portiere completo, forte tra i pali e affidabile nelle uscite, 188 centimetri di muscoli, Turati ha un motivo in più per giocare bene e vincere nel Frosinone. Ovvero la Nazionale Under 21: dal 21 giugno in Romania e Georgia si svolgeranno gli Europei e Turati è tra i portieri dell’Italia di Nicolato. Il campionato che disputerà farà salire o meno le sue quotazioni. Attualmente sono schizzate alle stelle. Il titolare dovrebbe essere Carnesecchi della Cremonese. Ma da qui a giugno potrà accadere di tutto.
“Credo che la cosa fondamentale sia essere tra i convocati dell’Under 21. Sarebbe un grandissimo onore e significherebbe anche essere tra i migliori in Italia”, ha sottolineato Stefano che ha iniziato nelle giovanili dell’Inter, passando poi al Renate e al Sassuolo fino al debutto in Serie A il 1 dicembre 2019 contro la Juve (2-2) di CR7.
Guanti, talento, record e megafono.