Pensieri & Parole su Frosinone – Ternana (di A.Biagi)

A riflettori spenti e pallone molto lontano dal tappeto verde, le riflessioni sull’ultima partita del Frosinone

SPAVALDERIA

E’ quella del Frosinone sicuramente, che non si è fatto intimorire dal vantaggio degli umbri. Di Longo che non si fa intimorire e ricorre a piene mani al turnover ed anche ai doppi cambi in corsa (azzeccato/fortunato quello relativo all’ingresso della coppia Citro-Matarese). Ma la spavalderia decisiva è stata quella di Pochesci, che non si è chiuso, ha allungato il campo esponendo il fianco – ed è proprio il caso di dirlo visto le folate degli esterni – ai canarini, che hanno incassato e ringraziato.

 

EFFETTO BENITO STIRPE

La partita contro gli umbri ha certificato che esiste un vero e proprio effetto “nuovo stadio”. In un turno infrasettimanale, in una partita non propriamente di cartello, riempiere o quasi il gioiellino di viale Olimpia non è da poco. La gente va più volentieri allo stadio, c’è un clima di festa, al di la delle prestazioni della squadra del cuore che pure contano. Ora a questi tifosi bisogna regalare anche un po più di comodità ed alla città meno caos possibile. Veloci allora, come lo si è stati con la costruzione dello stadio, nella realizzazione dei parcheggi, delle strade alternative e nella regolamentazione del traffico. Ah dimenticavo … qui il privato può poco !

 

LA TARTARELLA

E’ una rete a strascico usata dai pescatori veneziani e disciplinata già ai tempi della Repubblica Serenissima. La sua caratteristica è quella di avere le maglie particolarmente fitte. Pippo Inzaghi deve aver imparato l’arte degli antichi pescatori lagunari ed il suo Venezia (prossimo avversario del Frosinone), lo ha costruito così. Non è un caso che è la squadra che ha subito meno gol, addirittura uno solo in casa! Per il Frosinone ed il suo non prolifico attacco, sarà una prova di maturità.

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