Quel pollice di Foglietta che dà il via alla guerra in Fratelli d’Italia

Le elezioni di Pontecorvo innescano un nuovo violento fronte interno a Fratelli d'Italia. Ruspandini nel mirino. Foglietta mette il like alla notizia della rottura. A Pulciani la richiesta di commissariamento del circolo. Santopietro: "Me lo hanno garantito”. Anche nelle file della Lega si sta discutendo.

Il segnale è quel pollicione alzato a commentare la notizia. La News è quella secondo la quale “il circolo di Pontecorvo di Fratelli d’Italia ha deciso di appoggiare alle prossime elezioni l’ex sindaco Riccardo Roscia”. Il pollicione con il Like porta la firma dell’account Facebook di Alessandro Foglietta: già consigliere regionale, ex portavoce di Francesco Storace, Parlamentare Ue e due volte sindaco di Supino. Soprattutto, leader fino a poco tempo fa in disarmo dentro a Fratelli d’Italia.

Il suo Like è la firma sulla guerra interna che è in corso nel Partito. Perché a Pontecorvo sono in campo per le comunali due colonne di Fratelli d’Italia: il vicesindaco uscente Nadia Belli e l’ex sindaco Michele Notaro. Ma non stanno dove ha messo il pollicione Alessandro Foglietta. Loro stanno nella lista del sindaco uscente Anselmo Rotondo: che è di Forza Italia. È molto vicino al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, uomo forte della Lega in provincia. Ed ha l’appoggio del senatore Massimo Ruspandini, il leader che è stato al timone dei Fratelli durante la loro crescita dal 2% al 16%.

Obiettivo Ruspandini

MASSIMO RUSPANDINI

È lui il vero bersaglio della guerra interna. Quella scatenata con l’ingresso dei nuovi arrivati che reclamano spazio e rivendicano candidature. E si spostano da una parte all’altra come se FdI fosse Forza Italia o la vecchia Dc. Così il ‘vecchioFoglietta si è ritrovato a guidare la fronda contro Massimo Ruspandini. Trovandosi intorno l’ex avversario Antonello Iannarilli (ferocissimo lo scontro quando entrambi puntavano alla candidatura a Presidente della Provincia di Frosinone, ottenuta da Iannarilli che poi vinse le elezioni) affratellatosi da poco dopo una vita intera dentro Forza Italia. E pure il coordinatore provinciale Paolo Pulciani: al quale rimproveravano di riunire troppo poco il Partito e non dare spazio ai nuovi arrivati. Poi Pulciani è passato con loro e fine delle contestazioni.

Pontecorvo è il pretesto, Ruspandini è l’obiettivo. Soprattutto le candidature per le prossime Regionali. Nessuno in FdI crede che Nicola Zingaretti resterà dov’è per i prossimi tre anni. Sono sicuri che andrà prima al Governo o che si tornerà a votare e lui allora dovrà scendere in campo rinunciando alla Pisana. Per questo c’è la corsa a rivendicare la candidatura. La vuole Iannarilli e ne vuole una pure per l’ex sindaco di Torrice Alessia Savo. Aspira pure Alessandro Foglietta. Ci teneva tanto anche Paolo Pulciani. Ma con il taglio di 350 posti se passa il Referendum del prossimo autunno ci sarà spazio per nessuno.

Circolo commissariato: è garantito

FABIO RAMPELLI, RICCARDO ROSCIA E PAOLO PULCIANI

Intanto Massimo Ruspandini difende il fronte. Ribadisce che «Sotto i 15mila abitanti non ci sono simboli di Partito ed abbiamo lasciato libertà di scelta. Per quello che mi riguarda io sostengo con convinzione Nadia Belli e Michele Notaro che sono due militanti di lungo corso».

Alessandro Foglietta invece ha messo il Like sotto all’annuncio dell’avvocato Ivan Santopietro che annuncia invece lo schieramento in massa sul fronte opposto. E profetizza il commissariamento del circolo di Pontecorvo. (leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 8 agosto 2020)

«Ieri mi è stata data la garanzia che oggi o al massimo domenica il Circolo di Pontecorvo verrà commissariato, proprio per questa storia delle Comunali».

Una boutade, giù le mani dal Partito

PAOLO PULCIANI

Nega che le cose stiano così il Coordinatore Provinciale Paolo Pulciani. Pare che ne abbia parlato in mattinata con il Coordinatore del Lazio Paolo Trancassini. Che gli avrebbe consigliatro la linea della ponderazione e della decantazione. Forse dopo avere ricevuto una telefonata del senatore Massimo Ruspandini (che nessuno conferma in maniera ufficiale) che avrebbe detto “Se commissariano Pontecorvo si va al congresso provinciale e ci si conta”.

Paolo Pulciani assicura che quella annunciata da Ivan Santopietro «È una boutade, non c’è un commissariamento imminente per Pontecorvo».

Il coordinatore però evidenzia che in città «c’è una complicazione reale: il portavoce è l’avvocato Manlio Sera che a suo tempo ho indicato io e che sta con Notaro / Rotondo». Chiaro? Per niente. «C’è una situazione precedente, con dei circoli che in realtà sono dei circoli culturali e non sezioni di Partito. Prendo atto che l’avvocato Ivan Santopietro ha una posizione diversa». Adesso è più chiaro.

Ma tutto si complica alla frase successiva. «Prendo atto che il vicesindaco Nadia Belli e l’ex sindaco Riccardo Roscia sono entrambi dirigenti provinciali di Fratelli d’Italia, ma stanno su posizioni diverse. E che Ivan Santopietro è membro dell’Assemblea Nazionale ed è su una posizione diversa da quella di Manlio Sera».

Lega, sempre più difficile

FRANCESCA GERARDI, ANSELMO ROTONDO E RICCARDO ROSCIA

La situazione non è meno complicata nelle file della Lega. Come ha anticipato ieri sera Alessioporcu.it è in corso un approfondimento interno. Si sta verificando se sia opportuno appoggiare le elezioni comunali di Pontecorvo in maniera così atipica: schierando addirittura un parlamentare a sostegno del candidato sindaco Riccardo Roscia. E non andare a confluire nella formazione appoggiata già dai due terzi del centrodestra: quella di Anselmo Rotondo.

L’ipotesi in campo è quella di avvicendare Francesca Gerardi e sostituirla con un suo candidato, di matrice leghista, all’interno della lista di Riccardo Roscia. Ma senza appoggiare formalmente né Roscia né Rotondo.

Ipotesi per il momento. Sulle quali le prossime ore saranno decisive.

State buoni… se potete

Tornando a Fratelli d’Italia. Per il vice coordinatore regionale Antonio Abbate la situazione di Pontecorvo è semplice: «Chi ha più polvere la spara»

Paolo Pulciani non è di primo pelo. Sa che la situazione è complessa. E che sarà impossibile trovare una sintesi. Quindi? «Sotto i 15mila abitanti aderiscano con chi meglio credono e facciano l’adesione dove preferiscono. Ma tutti si ricordino: è scorretto dire che l’intero Partito sta dall’una o dall’altra parte».

Tenterà un’ulteriore mediazione. «So che è impossibile trovare una sintesi ma dobbiamo evitare che il Partito finisca in questa diatriba»

Pollicioni esclusi.

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