Prima dei parcheggi serve un cambio di mentalità

Le auto in sosta in aree critiche che vanno dalla zona dello Spaziani alla Monti Lepini e una tifoseria che deve dimostrare maturità

Fabrizio Cristofari vive a due velocità: la sua cifra è la pacatezza, come a bilanciare la frenesia dell’emergenza che lo accompagna de sempre. Quella di chi per mestiere devo coordinare il pronto Soccorso, luogo di cure d’urgenza in ogni ospedale. Era stato lui, nei panni di Consigliere comunale del Partito Democratico a sollevare il problema in consiglio comunale. Lo aveva fatto durante il question time del 13 marzo scorso: la squadra di calcio stava lottando ancora per la promozione nella massima serie.

Quel giorno aveva detto:  “Ogni volta che il Frosinone gioca in casa, il parcheggio dell’ospedale si riempie all’inverosimile, con notevoli disagi per chi deve raggiungere il Pronto Soccorso o andare semplicemente a visitare i propri cari. Bisogna fare qualcosa perché il problema l’anno prossimo, con la Serie A, potrebbe ingigantirsi

La marcia interrotta verso lo “Stirpe”

(Foto: arch. Renzi)

Cristofari è stato facile profeta. Oggi il Frosinone gioca in trasferta ma le prime due partite in casa giocate allo Stirpe hanno messo in evidenza il problema dei parcheggi in generale. E quello dell’ospedale Fabrizio Spaziani in particolare. Un problema che si è riproposto in tutta la sua gravità. E le soluzioni tardano ad arrivare.

In occasione delle partite del Frosinone Calcio tra le mura amiche il copione è sempre lo stesso. La maggior parte dei tifosi tenta di arrivare il più vicino possibile allo stadio Benito Stirpe, con la propria auto. Questo dovrà rappresentare per il prossimo futuro un autentico cambiamento culturale per i cittadini.

Così’ come avviene in tante altre città italiane, dove ci sono periodicamente importanti eventi sportivi e non. Non si può arrivare sempre sul posto con la propria auto. Questo va capito e metabolizzato, una volta per tutte. A tal fine, i parcheggi più gettonati dai tifosi non sono quelli realmente destinati allo scopo ma quelli letteralmente “inventati” per comodità e vicinanza al campo di gioco. Appunto quelli della cittadella della Asl di via Armando Fabi e dell’ospedale Spaziani che sorgono a due passi dallo stadio.

L’auto? La metto vicino al Pronto Soccorso

Con tutti i noti problemi di viabilità legati all’accesso alla struttura ospedaliera e soprattutto al Pronto Soccorso. Fino ad oggi, fortunatamente, nessuna vita è stata messa in pericolo per le difficoltà di accesso per le ambulanze ai locali di emergenza e urgenza. Questo a causa del parcheggio indiscriminato delle auto durante la partita, lungo le rampe di accesso al Pronto Soccorso.

Altro luogo preso d’assalto e  “prenotato” da alcuni tifosi, con largo anticipo rispetto all’orario di inizio della partita, è il parcheggio sotterraneo del centro commerciale ex Globo. Poi del centro medico e della palestra presenti a ridosso dello stadio. Qui alcuni arrivano ore prima e con diverse macchine. Le macchine vengono lasciate in sosta prolungata nel parcheggio sotterraneo, per essere riprese poi a fine partita.

Il parcheggio per i clienti del centro commerciale, della palestra e del centro medico, sono inutilizzabili per tutta la durata della partita ed anche prima.

In alcuni casi, qualche cliente del centro ha dovuto attendere la fine della partita prima di poter uscire dal parcheggio, perché era rimasto bloccato dalle altre auto in sosta. Stesso discorso e identico copione per l’altro parcheggio sotterraneo: quello del centro commerciale Portobello e del supermercato Conad di piazzale Europa, dove c’è anche la sede della Polizia municipale. Parcheggio preso d’assalto dai tifosi con auto lasciate li sotto in sosta per ore. I sotterranei sono i preferiti dai tifosi, sia d’estate perché la macchina rimane all’ombra. Sia durante l’inverno, specialmente quando piove.

Servono dei tifosi “da serie A”

Senza considerare le tantissime auto che vengono lasciate lungo la Monti Lepini, alcune letteralmente a ridosso delle rotatorie, con il concreto rischio di impedire la circolazione di alcuni mezzi pesanti. Oltre a provocare evidenti problemi di sicurezza stradale.

Tocca a tutti gli attori locali risolverlo, al Comune in primis. Incentivando, ad esempio, l’uso del traposto pubblico locale e delle navette. Adottando in ogni caso, le soluzioni più efficaci, coerenti e soprattutto pratiche. Ma è altrettanto vero che anche i tifosi, o almeno una parte di essi devono dimostrare essere da Serie A. Quelli che proprio non riescono fare a mano di arrivare dentro il rettangolo di gioco con la propria macchina. La società e la squadra di calcio lo hanno già ampiamente dimostrato negli anni.

Non è pensabile che alcune aree di sosta individuate dal Comune per il parcheggio dei tifosi rimangano pressoché vuote ed inutilizzate. Perché? Vengono ritenute troppo lontane dallo stadio. Mentre poi altre zone, oggettivamente non idonee,  risultano intasate dalle auto. Come quella dell’ospedale Spaziani, veramente la meno indicata per lasciare la propria macchina, per andare a vedere la partita.

E fatevela ‘na sgambata, dai…

Fabrizio Cristofari (Foto: A.S.Photo / Andrea Sellari)

Occorre, in tanti appassionati di calcio e del Frosinone, una rivoluzione culturale, in termini di approccio all’evento sportivo e a come vederlo. Fare qualche centinaio di metri a piedi per raggiungere lo Stirpe, non è un dramma. O una diminutio, rispetto a qualche pseudovip, che parcheggia dentro lo stadio. E serve anche alla salute.

Il problema non esiste solo a Frosinone. Basta fare una navigata sul web, per trovare decine e decine di situazioni analoghe, legate ai parcheggi in occasione delle partite in altre città italiane, le cui squadre giocano nei massimi campionati di calcio, di serie A o di serie B.

Frosinone però ha una particolarità, rispetto alle altre. Qui per vedere una partita, si parcheggia all’interno di un ospedale. E la cosa non è normale. Né eticamente accettabile. E non è nemmeno da serie A.

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