Fantini, l’uomo che deve far ritrovare la “fame” al Pd

LUCA FANTINI

Il superamento delle correnti resta un obiettivo inattuabile in questo momento, ma Nicola Zingaretti vuole un Partito che ritrovi la voglia di lottare. Non adagiandosi al Governo. In provincia di Frosinone Luca Fantini avrà questo compito. Oltre a quello di ricordare a tutti che si fa parte di una stessa comunità.

Luca Fantini ha accumulato già una certa esperienza malgrado la giovane età. È il primo a sapere che il Pd è un Partito fondato sulle correnti e che le stesse non saranno mai superate. Non in questo momento storico in ogni caso. Ma sa che il Partito va portato su un terreno diverso in questo momento, unitariamente. Un terreno che lo risintonizzi sulle frequenze della società civile, dei corpi intermedi, dei lavoratori. Anche in provincia di Frosinone.

Non sarà semplice, ma non potrà non provarci. Il 31 luglio prossimo verrà eletto Segretario con percentuali plebiscitarie. Agosto sarà il mese della campagna elettorale ovunque: nelle sei Regioni dove si vota, nei Comuni, su tutto il territorio nazionale per il referendum sul taglio dei parlamentari. Nicola Zingaretti, il segretario nazionale, dovrà prendere delle decisioni importanti. Anzi, fondamentali. Dovrà decidere se entrare o meno nel Governo, se e come continuare l’alleanza con i Cinque Stelle, se andare alle elezioni anticipate nel Lazio e in Italia. Perfino se riaprire una stagione congressuale nazionale del Partito Democratico.

Luca Fantini con Nicola Zingaretti

A questo appuntamento vuole arrivare con un Pd agile, motivato, riunito. La provincia di Frosinone non può fare eccezione. A pensarci bene le contrapposizioni tra le correnti riguardano l’assetto e la gestione del Partito, non la visione della società, non il bisogno di rimettersi in prima linea su temi come il lavoro, la scuola, il sociale, la sanità.

Francesco De Angelis e Antonio Pompeo fanno parte della stessa comunità politica. Quella comunità politica che esprime sindaci, assessori, consiglieri comunali, presidenti di enti. Ma anche il presidente del Consiglio regionale del Lazio (Mauro Buschini), un altro consigliere regionale (Sara Battisti), lo stesso presidente della Provincia (Antonio Pompeo). Ed esistono inoltre dei modelli, come quello di Cassino, assolutamente vincenti e all’avanguardia.

Tutto questo è nell’agenda di Luca Fantini, il quale sa bene che non potrà limitarsi all’ordinaria amministrazione, vale a dire alla gestione del Partito. Non basterà. Il superamento delle correnti è all’orizzonte attraverso il quale riportare il Pd in una dimensione da trincea. Perché tutti sanno che la vocazione dei Dem è governativa. Inevitabilmente.

Achille Occhetto, in un’intervista a Walter Veltroni, ha  ricordato quando chiese al leader socialista Bettino Craxi di andare insieme all’opposizione. E Craxi gli rispose che forse aveva ragione, ma che il suo Partito lo avrebbe disarcionato perché ormai abituato ad una dimensione governativa. Nicola Zingaretti vede lo stesso rischio oggi per il Pd. Perciò si affida a giovani come Luca Fantini. Per far ritrovare la “fame” al partito.

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