Una partita mondiale: dal campo alla panchina fino in tribuna. L’appuntamento da non perdere è per sabato poco dopo pranzo allo “Stirpe”. Frosinone-Como non è solo una delle 10 sfide della quarta giornata di Serie B ma è anche una gara speciale che ha dentro di sè tre pezzi di storia del calcio. Tre campioni del mondo che per un incrocio del destino si ritroveranno avversari a Frosinone in un pomeriggio d’inizio settembre.
Fabio Grosso è l’allenatore dei giallazzurri ma 15 anni fa ha alzato la Coppa del Mondo da autentico protagonista. “Stella” del centrocampo del Como è Cesc Fabregas, campione del mondo con la Spagna nel 2010. Fresco nuovo azionista dei lariani è Thierry Henry, attaccante della Francia vincitrice del Mondiale 1998. Un trio niente male che nobiliterà la partita dello “Stirpe” tra squadre a caccia di riscatto dopo un terzo turno a dir poco sfortunato.
La Serie B in vetrina
Grosso, Fabregas ed Henry tutti insieme appassionatamente regaleranno un bella vetrina alla Serie B che dal punto di vista dell’immagine sta guadagnando tanti punti. Non è solo una Serie Big per la presenza di tanti squadroni ma anche mondiale, considerando inoltre Gigi Buffon, portiere del Parma e campione anche lui nel 2006. “Ho segnato 2 reti a Gigi, spero nel tris”, ha stuzzicato Fabregas. “Vediamo se ci riesci”, ha replicato Buffon.
La partita di sabato dunque potrebbe diventare quasi uno spot per il secondo torneo nazionale. Sono 3 campioni del mondo di epoche e nazionalità diverse. Storie di calcio e di vita tutte da raccontare con un denominatore comune l’umiltà e la passione per il calcio.
Si sono rimessi in gioco, calandosi nella realtà della Serie B senza spocchia ma con lo spirito del campione. Avrebbero potuto vivere di rendita e gloria fino alla fine dei loro giorni. Ed invece eccoli qui sui campi della provincia italiana per amore di un pallone.
Fabio Grosso il veterano
Il tecnico del Frosinone è ormai un aficionado della Serie B rispetto a Fabregas e Thierry Henry. E’ alla quarta stagione tra i cadetti (Bari, Verona e Frosinone), ha collezionato 125 panchine.
In giallazzurro ha iniziato il terzo campionato. Un allenatore moderno, per certe cose maniacale che sa valorizzare i giovani. Nel torneo passato ha sfiorato i playoff. Come quando giocava predilige attaccare sempre con quel coraggio che ai Mondiali del 2006 lo ha fatto diventare prima una rivelazione e poi un eroe segnando la rete decisiva nella semifinale contro la Germania ed il rigore del trionfo nell’epilogo con la Francia.
“El arquitecto” per un Como in grande stile
A 35 anni Cesc Fabregas invece ha scelto il club dei miliardari fratelli Hartoni per proseguire in maniera singolare una carriera a dir poco splendida.
Lunedì col Brescia ha esordito mostrando una buona tenuta e quella qualità immensa che lo ha sempre contraddistinto. Un debutto sfortunato tra black-out, pali e la sconfitta. Lo spagnolo è stato uno dei centrocampisti più forti nei primi anni 2000. Oltre al Mondiale 2010, ha vinto l’Europeo 2008 e 2012. E’ stato tra i punti di forza della Spagna della generazione dei fenomeni, dell’Arsenal, del Barcellona, del Chelsea e del Monaco.
“Sono al Como per portarlo in Serie A, è una sfida importante per me e darò il massimo – ha detto Fabregas – Ringrazio la società che ha creduto in me, ho tante motivazioni altrimenti avrei smesso di giocare. Sono qui per imparare anche fuori dal campo: il mio futuro è a Como perché diventerò azionista del club”.
“Mi manda Zambrotta”
Per Thierry Henry invece si tratta di un ritorno in Italia a distanza di 23 anni (16 presenze e 3 reti nella Juve). E’ stato tra i più forti attaccanti francesi: con i “bleus” ha conquistato il Mondiale 1998 e l’Europeo 2000 e con 51 reti è il bomber di tutti i tempi della Francia.
Ora assistente di Martinez nel Belgio e commentatore tv, vuole cimentarsi in un altro ruolo. Iniziare un’altra vita. Ed infatti ha promesso che starà vicino il più possibile alla squadra e non è escluso che sabato possa essere presente allo “Stirpe”.
A spingerlo in quest’avventura sono stati lo stesso Fabregas e Zambrotta, suo compagno al Barcellona e campione del mondo insieme a Grosso. “Si è aperto un nuovo ciclo per il sottoscritto – ha detto Henry – Quando il mio procuratore mi ha parlato di questa opportunità mi sono buttato. Uno degli obiettivi è investire sul territorio attraverso varie iniziative utili a creare posti di lavoro. Como vanta una bella storia ed è conosciuta principalmente per il lago, ma ora speriamo che lo sia anche per il calcio. È ora di fare crescere di più lo sport, vogliamo aprire un capitolo nuovo”.
Partita da copertina con 3 punti pesanti
Sarà una gara mondiale, un match da prima pagina, ma occhio alla posta in palio. Tre punti che iniziano a pesare soprattutto per il Como ancora a secco di vittorie dopo 3 giornate. Solo 2 punti per Fabregas e compagni che cercheranno allo “Stirpe” di rompere il digiuno. Un’altra sconfitta aprirebbe scenari di crisi.
Di fronte comunque 2 squadre a caccia di riscatto dopo le sconfitte incassate nell’ultimo turno a Benevento e con il Brescia. Ko ancora più amari arrivati al termine di partite segnate da pesanti polemiche arbitrali. Grosso dalla panchina e Fabregas probabilmente in campo dal 1’ (sarà l’esordio dall’inizio) cercheranno la mossa vincente per dare scacco matto agli avversari e conquistare 3 punti importanti. E così suggellare una partita mondiale,