Fazzone riconsegna il cerino acceso a Procaccini. Con la mano di Basile

CLAUDIO FAZZONE

A replicare alle bordate di Fratelli d'Italia sull'unità del centrodestra pontino arriva il 'panda' di Forza Italia a Terracina. Che rinfresca la memoria a qualcuno. Passando ancora una volta il cerino acceso. E ribadendo: le elezioni di Fondi e Terracina non sono uguali

Mai. Claudio Fazzone, da un quarto di secolo plenipotenziario di Silvio Berlusconi nel Lazio, mai ha derogato ad un preciso principio: la fedeltà. E ad Augusto Basile, unico consigliere comunale rimasto in Forza Italia a Terracina, non ha mai dato fastidio, tutt’altro, l’etichetta di essere diventato per questo come un panda in via d’estinzione. Soprattutto dopo che  lo storico ras azzurro terracinese delle preferenze, Gianluca Corradini, ha deciso di salire sul Carroccio trainato dal coordinatore regionale Francesco Zicchieri.

A Basile nel giorno tanto caro ai terracinesi, quello della festa della Madonna del Carmelo,  è toccato un compito: partito naturalmente da Fondi e dal Senatore Fazzone. Quello di replicare alle bordate del neo coordinatore comunale di Fratelli d’Italia per il Sud Pontino Terracina Pierpaolo Marcuzzi. (leggi qui Centrodestra, tutti al gioco del cerino: Caringi si candida, Tiero sollecita Fazzone).

Bordate con cui mettere all’angolo Forza Italia. Sostenere che la sua apertura per l’unità del centrodestra alle elezioni comunali di Terracina è solo un bluff. Perché se davvero l’unità volesse, la estenderebbe anche alle Comunali di Fondi. Dove invece è Forza Italia ad esercitare il ruolo di asso pigliatutto e non volere alleati tra i piedi. per noon dividere poi il potere con loro.

Commissario con il fiuto per le trame

ROBERTA TINTARI E CLAUDIO CARINGI

Aveva sentito odore di bruciato, Marcuzzi. Quando? Nel momento in cui il suo predecessore alla guida del Partito Luca Caringi si era dimesso: perché era chiaro che FdI non lo avrebbe candidato a sindaco. Ma Lega e Forza Italia erano disposte a farlo. Così aveva rotto gli indugi. (leggi qui La scelta di Caringi: sarà lui a sfidare i suoi ex Fratelli d’Italia).

Una strategia sottile. Con un obiettivo. Impedire il ricompattamento dell’intero centrodestra intorno alla candidatura a sindaco di Terracina per Roberta Tintari. Per conto di FdI e di alcun liste civiche.

Augusto Basile ogni qualvolta Claudio Fazzone si ferma a Terracina per qualsiasi ragione è  sempre lì in prima fila. E’ lì a fare gli onori di casa nella veste di commissario comunale di Forza Italia. E lo stesso coordinatore regionale di Forza Italia ha voluto il solo Basile al tavolo dei commensali. Questo quando, poco più di due settimane fa, era sopraggiunto in maniera “last minute” Matteo Salvini. Lo aveva fatto per capire realmente la fattibilità della ricomposizione dell’intero centro tra l’asse Lega-Forza Italia da una parte e Fratelli d’Italia dall’altra.  (leggi qui Salvini ed il ‘caso Terracina’: “Ne parlo con Giorgia. Zingaretti via a settembre”).

“Calandrini, stanne fuori”

BENIAMINO MASCHIETTO

Il “superstite” consigliere azzurro di Terracina non ha peli sulla lingua. Non ne ha quando sostiene, replicando al Senatore e segretario provinciale di Fdi Nicola Calandrini, che la partita elettorale di Terracina non deve interferire. Con quale? Con quella di Fondi, dove Lega e Forza Italia appoggiano la candidatura a sindaco di Beniamino Maschietto. Per FdI, possono apparire due situazioni identiche ma così non è.

«Non ci vuole uno sforzo particolare per ricomporre un tavolo del centrodestra. Ma solo una manifestazione di volontà che prescinda da un ‘si’ o un ‘no’. Si o no delle forze civiche che compongono la coalizione che sostiene Roberta Tintari. Se l’unione del centrodestra è un valore la scelta se stare insieme o meno appartiene solo a quelle forze che condividono gli stessi intenti politici».

Chiarissimo il riferimento a Fratelli d’Italia e, soprattutto,al parlamentare europeo di Terracina Nicola Procaccini. Che, secondo la filosofia pensiero di Basile, stanno facendo melina. E continuano a gettare la palla in tribuna pur di non giocare una “partita vera”. Quella dell’unità.

Il commissario degli azzurri di Terracina incalza. «Quel ‘confuso bailamme’ può essere un utile corollario. Tuttavia non costituisce certo il teorema. Se Fratelli d’Italia cerca faticosamente il consenso di chi non appartiene alla storia e alla tradizione del centrodestra significa che la subordina». A chi? «A chi potrebbe addirittura porre veti sulla ricomposizione che ancora oggi Forza Italia, Lega e sicuramente Luca Caringi auspicano».

L’errore di cercare consenso fuori

Nicola Procaccini

Forza Italia e dunque Claudio Fazzone, riconsegnano il cerino accesso nelle mani di Nicola Procaccini. E aspettando che “qualcuno batta un colpo”, pongono un ultimatum chiaro «perché il tempo sta inesorabilmente per scadere».

Forza Italia si dice “pronta”. Mette Fratelli d’Italia davanti un muro. E lo fa per siglareuna volta per tutte quell’unità che a gran voce elettori ed elettrici reclamano. Ma questo balletto, questo tira e molla, non può durare all’infinito». E’ il penultimo attacco di Basile. «Perché nonostante la nostra buona volontà non siamo disposti ad attendere il verdetto degli ex Pd. Questo per sapere se l’unione del centrodestra possa finalmente essere siglata.  Oggi il tema è capire se esistano ragioni comuni per correre insieme. Non solo per le elezioni ma nella stessa direzione al governo di Terracina».

L’ultimo affondo che Basile rivolge a Nicola Procaccini è stato ispirato dal parlamentare di Fondi. E non poteva essere diversamente. «E’ singolare accusare il senatore Fazzone. Farlo cioè quando lo stesso Procaccini, quand’era ancora sindaco di Terracina si rivolse a lui per ottenerne l’appoggio. Questo dopo l’uscita dalla maggioranza di Gianfranco Sciscione.

Tintari farà sapere

Claudio Fazzone

Proprio perché l’unità del centrodestra era ed è un valore Fazzone, oggi etichettato come “padrino”, fece una cosa. Non solo garantì a Procaccini l’appoggio di Forza Italia. Ma non pretese nulla in cambio sia in termini di posti di governo che di incarichi di altra natura per gli azzurri». Insomma Fazzone è disponibile “ancora” a far prevalere “le ragioni di un’unione”. E, nonostante le critiche, è disposto a siglare un accordo per consentire al centrodestra di approcciare al voto in modo compatto.

Una risposta definitiva a questa importante “avance” di Basile potrebbe darla nella prossime ore Roberta Tintari in una conferenza stampa definita “risolutiva”. Dopodiché potrà iniziare la raccolta delle firme per la presentazione delle varie candidature in lizza il 20 e 21 settembre.. 

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