Un gruppo di lavoro formato dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, dal consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, dal consigliere comunale di Ferentino Maurizio Berretta e dalla commercialista di Cassino Paola Carnevale. A loro si è affidato Francesco Zicchieri, parlamentare, coordinatore e commissario provinciale del Carroccio per radicare il Partito nel territorio. Si sono registrate le adesioni dei sindaci Riccardo Frattaroli (Settefrati) e Franco Moscone (Casalvieri) e di altri esponenti. Ma non c’è stata quell’accelerazione che la Lega cerca da anni in Ciociaria e non trova sul territorio.
Ci sono sempre diverse adesioni, ma anche uscite. È la costante del Carroccio. D’altronde basta vedere l’alternanza alla guida del partito in Ciociaria: dopo Umberto Fusco, si sono succeduti Kristalia Papaevangeliu, Fabio Forte, Carmelo Palombo, Francesca Gerardi e ora il direttivo dei quattro.
Nessun sindaco ancora eletto, mentre nel capoluogo ci sono state le entrate di Danilo Magliocchetti e Andrea Campioni, ma anche le uscite di Maria Rosaria Rotondi, Domenico Fagiolo e Carlo Gagliardi.
Il senatore Gianfranco Rufa e la deputata Francesca Gerardi hanno alzato il piede dall’acceleratore, perché hanno capito che il loro coinvolgimento nella gestione del Partito è sempre condizionato dagli umori politici di Francesco Zicchieri.
Il maggior Partito italiano non ha una propria sede operativa a Frosinone e questo rappresenta perlomeno un’anomalia. Non si pensa a celebrare un congresso locale che darebbe spinta e motivazioni, non si punta su una classe dirigente ciociara. In queste condizioni sarà difficile per la Lega spiccare definitivamente il volo sul territorio.
I rapporti con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia sono inesistenti e mai si riesce a organizzare un’iniziativa comune.
La Lega ha ottenuto percentuali enormi in Ciociaria, sia alle Politiche che alle Europee. Ma il radicamento sul territorio stenta a decollare. Di fatto in questo momento il Partito è organizzato su due aree geografiche: Nicola Ottaviani al nord e Pasquale Ciacciarelli al sud. Si sta ritagliando un ruolo niente affatto secondario Mario Abbruzzese.
È una riedizione di Forza Italia. Con la differenza che non ha le truppe che Forza Italia aveva in Ciociaria.