Franco? Più a suo agio con Salera che coi Fratelli

Enzo Salera e Franco Evangelista

Fumata nera a Cassino al termine dell'incontro tra l'ex capogruppo della Lega Evangelista e i vertici di Fratelli d'Italia. Se rimangono nel fronte anti D'Alessandro, lui resta indipendente. Sempre se non si accorda col sindaco del Pd

Fumata nera: il primo incontro tra l’ex capogruppo della Lega di Cassino e i big provinciali di Fratelli d’Italia si conclude con un nulla di fatto. Almeno per ora non ci sarà l’adesione di Franco Evangelista alla formazione di Giorgia Meloni, non porterà la sua bandiera nell’Aula consiliare di Cassino.

Ricapitoliamo: esattamente una settimana fa, sabato 3 luglio, Franco Evangelista ha rotto definitivamente i rapporti, già logori da tempo, con i vertici locali e provinciali del Carroccio. Se ne è andato sbattendo la porta, con una missiva scritta a penna indirizzata al coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani. (Leggi qui Franco molla la Lega e Michelina già si sente sola).

Imma Altrui, responsabile dell’organizzazione del Partito a Cassino, ha invitato il consigliere a ripensarci. «Non è sbattendo la porta che si risolvono i problemi», il messaggio lanciato dalla Altrui. Al vetriolo la replica di Evangelista: «Non pensavo che il mio addio alla Lega potesse portare chi è stato candidato con il centrosinistra ad esprimere la sua opinione. Credevo fosse una questione legata al centrodestra e alla Lega, ma evidentemente mi sbagliavo».

Chiaro il riferimento al fatto che lei fosse candidata nel 2019 in una lista civica a supporto di Giuseppe Golini Petrarcone: due volte sindaco di Cassino e da sempre un alfiere del centrosinistra in città.

Non è Mario Free? A ‘sto punto meglio Salera

Mario Abbruzzese (Cambiamo) e Pasquale Ciacciarelli (Lega)

Evangelista, nell’occasione, ha riservato anche altre bordate. Pure in questo caso senza fare nomi, ma è evidente che parlasse del coordinatore regionale di Cambiamo Mario Abbruzzese. E del consigliere regionale della Lega Pasquale Ciacciarelli.

«Voglio precisare – così Evangelista – che la mia decisione, oltre che ad essere ben ponderata, è frutto di una riflessione politica. Un ragionamento che mi allontana sempre da un sistema governato da due persone che, dopo aver distrutto il centrodestra a Cassino, adesso si apprestano a fare la stessa cosa con il partito della Lega».

Non è un mistero che il vicepresidente di Fratelli d’Italia Gabriele Picano coltivi un buon rapporto con il consigliere Evangelista. Si sono incontrati spesse volte, nei mesi scorsi, anche quando Evangelista era capogruppo della Lega. All’indomani del salto giù dal Carroccio, il primo incontro di una certa valenza politica, il consigliere lo ha però avuto con il sindaco Enzo Salera.

Un vertice che ha mandato su tutte le furie il neo consigliere del centrodestra Benedetto Leone e alcuni dei più stretti collaboratori dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Vedono ormai Evangelista come un futuribile alleato dell’attuale sindaco. (Leggi qui Ruggirai un altro giorno, Leone e anche qui La ventiquattrore di Evangelista: aperta a ogni trattativa).

Il problema? Non FdI, ma gli alleati

Gabriele Picano e Massimo Ruspandini (FdI)

Tuttavia Picano ha continuato a lavorare nell’ombra: ha fissato un vertice all’Hotel Rocca di Cassino: un tavolo a quattro per definire le trattative con l’ex leghista Evangelista. Vi hanno preso parte il senatore Massimo Ruspandini, presidente del Partito di Giorgia Meloni in Ciociaria, e Angela Abbatecola, portavoce del circolo FdI di Cassino.

Al netto dei formalismi e dei paragoni fatti ad Evangelista per spiegare che FdI è tutta un’altra storia rispetto alla Lega, in quell’incontro gli sono state aperte le porte di Fratelli d’Italia. L’ex capogruppo leghista si è detto onorato, ma è rimasto sull’uscio: non è entrato.

Il motivo? I vertici di FdI non gli avrebbero garantito di voler rompere definitivamente i rapporti con quel centrodestra che fa riferimento ad Abbruzzese e Ciacciarelli. Nonché con coloro – tra gli altri Rossella Chiusaroli, attuale sub commissaria provinciale di Forza Italia nell’area Sud – che hanno provocato la caduta dell’amministrazione D’Alessandro consegnando di fatto, la città, nelle mani del Pd e del centrosinistra.

Franco per ora sta bene dove sta

MIMMO FAGIOLO. FOTO © GIORNALISTI INDIPENDENTI

Evangelista resta dunque un indipendente, fuori dalla Lega e non entra in FdI. Ma nel Partito della Meloni sono convinti che prima o poi arriverà la fumata bianca. Il telefono dell’ex leghista è bollente: si apprende che Mimmo Fagiolo sia uno dei pontieri maggiormente attivi.

Anche Picano non si arrende, ma Evangelista, confidandosi con i suoi a margine della riunione, è stato perentorio: «Che senso ha entrare in Fratelli d’Italia se non cambia il centrodestra e devo continuare a confrontarmi con le stesse persone? Per adesso sto bene dove sto, poi non escludo nulla».

Tradotto dal politichese all’italiano: ad oggi è più facile che Franco Evangelista possa trovare dei punti di convergenza con Enzo Salera che non con Fratelli d’Italia. Ma il tempo stringe, gli appuntamenti elettorali si avvicinano: prime delle comunali del 2024 ci sono le elezioni provinciali e quelle regionali.

Evangelista è stato il primo eletto della Lega e, in generale, tra i più votati nell’ultima tornata elettorale: se è così corteggiato, un motivo ci sarà. Perché più dei selfie e delle chiacchiere, in politica, contano i voti.

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