L’ultimo Consiglio comunale del 2021 ad Anagni. Conferma lo smisurato ruolo centrale del sindaco all’interno dell’amministrazione. Assenti due assessori strategici. Li sostituisce senza far notare che non ci siano. Le 5 questioni di fondo.
Valeriano Tasca
Oggi i risultati delle Provinciali. A prescindere dai quali rischia di esplodere la bomba politica rappresentata da Alessandro Cardinali. Nelle prossime ore annuncerà un polo conservatore. Mentre lunedì nascerà il campo largo dei Progressisti ad Anagni. E Natalia si trova tra due fuochi
Perché l’approvazione all’unanimità della delibera si biodigestore di Anagni è un capolavoro politico. E toglie dall’angolo il sindaco Natalia.
Cosa c’è, come si legge, quali conseguenze innescherà la decisione dell’Ufficio Tecnico di dire no al progetto per il biodigestiore ad Anagni. E perché il sindaco è passato in maniera così netta dal Si al No
Ecco cosa è accaduto in realtà mentre si svolgeva il Consiglio comunale di Anagni. La riunione nella Federazione Pd di Frosinone. La strategia per salvare Fioramonti. E con lui il campo largo. Necessario per battere il sindaco Natalia
Le inside del Consiglio che tra poche ore verrà chiamato a decidere sulla decadenza di due Consiglieri comunali ad Anagni.
Il Consigliere di Casapound presenta una mozione. A favore dell’energia atomica. E chiede al sindaco di impegnarsi per la realizzazione delle nuove centrali in Italia. Al biodigestore con gli avanzi di cucina aveva detto No
Via all’iter di decadenza per i Consiglieri comunali Tasca e Fioramonti. Gli altri avevano ritirato la firma dal ricorso al Tar contro il Comune ed il biodigestore.
Una variazione di bilancio milionaria. per lavori fondamentali e attesi dalla città. Ma il sindaco di Anagni se la vota da solo con la sua maggioranza. Perché l’opposizione non c’era. Situazione da monocolore. E pochi giorni prima Rosatella lo aveva accusato di credersi un podestà
Il Segretario del Pd di Anagni tra due fuochi. Impegnato nella biblica impresa di tenere unite le varie sensibilità del suo Partito. Alle prese con il caso del biodigestore
Incontro tra i consiglieri d’opposizione che hanno firmato il ricorso al Tar contro il biodigestore. In tre stanno valutando la possibilità di ritirare la firma. Per evitare di essere estromessi dal consiglio comunale.
L’iter di decadenza dei Consiglieri di opposizione prende forma. Le conferme giuridiche, le perplessità politiche, le lettere in arrivo. L’ipotesi di surroga è molto concreta. I No del sindaco al biodigestore. E l’operazione trasparenza
I Consiglieri di maggioranza sollevano il caso della ‘intervenuta incompatibilità’ dell’opposizione. Lo prevede la riforma del Tuel del 2020. Ma il sindaco è perplesso. Si studia la Cassazione: ‘fatto personale’ o ‘esercizio del mandato’?
Salta il quarto responsabile dell’Ufficio Tecnico di Anagni. Che fino a poco tempo fa veniva considerato un Ronaldo del settore. Legittimo. Ma ci sono alcune perplessità. Eccole.
L’iniziativa delle associazioni che spariglia il fronte. Mentre il sindaco di Anagni ribadisce i suoi No in favore dell’ambiente. Il confronto è ormai tutto sul piano politico
Un consiglio comunale molto lungo, sfilacciato e polemico. Che ha messo in evidenza i soliti limiti: sia in maggioranza che nell’opposizione. Da un lato, tutti sono convinti di poter essere la futura pietra angolare. Il risultato: non si aggregano. Dall’altro: c’è il rischio di far apparire tutto schiacciato
Il consiglio Comunale sull’impianto per estrarre il metano bio dagli avanzi di cucina. Smentiti quasi tutti i numeri. I camion? 23 a settimana e non 150. I rifiuti da Roma? “Impossibile, l’impianto è tarato solo sulla provincia di Frosinone”. La legittima paura. Ci mettono la faccia A2A, Saf e Borgomeo. L’atto d’accusa del sindacalista Piscitelli
Non è tanto la mossa che ha portato il Pd a firmare un documento con Casapound ad essere un problema. Ma il fatto che chiuda le porte alla prospettiva di unità del centrosinistra. Che è l’unica via per essere competitivi alle prossime Comunali
Nove ore di consiglio Comunale. Il Bilancio passato con 12 voti a favore (compresi Naretti, Necci e Vecchi) e 5 contrari (compreso Cardinali in evidente contraddizione). Ma le evidenze politiche sono ben più grandi. Eccole.
Il Bilancio arriva in Aula. E con lui una serie di nodi che vanno sciolti. I conti di De Luca, la posizione di Cardinali, l’assessorato di Naretti