C’è un ingorgo elettorale che nessuno aveva considerato: si vota per la Regione e per Sanremo. Ma Sanremo è Sanremo. E vince in partenza. Perché…
Lidano Grassucci
In epoca di reel, spot, short e web, c’è ancora chi, nonostante l’inverno, protocolla la domanda per avere il palco e parlare in piazza. Giovanni Di Capua negli anni scorsi parlò per ore, in difesa della Grecia, in una piazza vuota
‘Piazze piene ma urne vuote’ disse Pietro Nenni nel 1948 di fronte al flop della lista unitaria con socialisti e comunisti insieme. Oggi le piazze sono vuote. per capirne la ragione bisognerebbe leggere Montesquieu e Guareschi
Le promesse durante la campagna elettorale. Il modello di Fofò e quel comizio nel quale il democristiano rubò tutti gli argomenti al comunista
C’è un pezzo di storia d’Africa in queste elezioni. Quella degli italiani. Per i quali da un certo punto in poi l’aria in Libia si fece invivibile. E si rifugiarono in terra pontina
I candidati neanche propongono. Ormai lanciano delle frasi, come termini proposti ai bimbi delle elementari. È tutto un concentrato di battute e banalità
La giornata della memoria è per molti un modo per lavarsi la coscienza. Confinando tutto ad una sola mattinata di commemorazione. Ma non è così semplice. Perché di quel sangue non sono sporche solo le mani delle SS
Regionali, la sinistra e quel maledetto quorum tra i parenti serpenti di Calenda e Conte. Le liste del presidente a ridosso del sabotaggio al Pd. Ed i nuovi sondaggi dicono che…
Per fare la Frosinone-Mare a corsia unica ci abbiamo messo 33 anni per 33 chilometri, per la Pontina a almeno tre di corsie, se tanto mi da tanto, ci servono almeno 60 anni. Il problema è partire. Con gli espropri. ma in tanto riparassimo quella che c’è?
La banalità sta uccidendo i temi di questa campagna elettorale. Siamo al pappagallismo delle promesse. Faremo ogni cosa per non fare nulla.