Il vero playmaker della politica italiana è lui. Che ha capito come il centro fosse un feudo da ripopolare. E che ora lancia Chiusaroli per Bruxelles
Piero Cima-Sognai
Sono 2.500 i comuni e 20 i milioni di abitanti che aspettano una struttura unica centrale. Ma metterla in piedi si è rivelato difficile e c’è chi da noi in Ciociaria e Pontino guarda oltre. Forzosamente.
Si sgonfia l’effetto termometro nazionale e la politica torna ad essere locale in purezza: con voti e strategie amministrative che incombono, ma solo fino al prossimo round “grosso”
La città sotto la cappa del crimine ed una comunità che chiede giustizia. Ma che dovrebbe anche cooperare per realizzarla
Voto regionale archiviato con i Partiti che tirano le loro somme. E con la Lega che mai come ora ha bisogno di uomini dei territori.
La “cafonaggine istituzionale” di chi ha mollato l’inaugurazione Unicas, il no alle lusinghe per Sebastianelli-Pistoia, il possibile recupero di Petrarcone e quello ormai certo di Fardelli. Il voto di giugno al fianco di Salera. Con un occhio ai tragici fatti di Frosinone.
Il superfluo che ispira, con polemiche “agganciate” alla politica ma che con la sua mission non c’entrano affatto. Sotto l’abazia e dovunque
I colpi di pistola mafiosi del 9 marzo 1979 contro il segretario provinciale della Dc di Palermo che stroncarono una vita ed un sogno
Hanno contribuito al 75% del totale di sviluppo ma sono ancora risultati d’ambito: la lotta non solo femminile per correre alla pari
Sei tappe toscane per il tour del politico cassinate che alle Europee corre per la Lega. Con una sola certezza: via le bandiere ideologiche e sì ai territori
Il nuovo voto regionale che è un test bis per la maggioranza di governo. E il rischio che le elezioni in Abruzzo segnino la “fine” della Lega
Tra convergenza sui territori ed accordi non scritti la lunga serie di azioni sinergiche tra due partiti che sono avversari, ma non sempre
Le prove documentali dell’indolenza vaticana e di Pio XII nel fermare il bombardamento, l’articolo del Guardian sul libro del cassinate e la versione de L’Osservatore romano
Territori virtuosi che si impegnano a risolvere il problema e comunicazione carente del sistema complesso centrale: cosa non va e cosa va messo a punto
Ventuno anni fa il colpo di coda delle Brigate Rosse. Già sconfitte dalla Storia e dallo Stato. Riesumate da giovani dalla vita mesta, in netto contrappunto con gli orrori che seminarono
Mario Draghi ed Enrico Letta stanno lavorando per disegnare un’Europa adatta ai bisogni dei territori in affanno, come la Provincia di Frosinone. Propongono un approccio di “Smart Deal” efficace, con norme agili e investimenti in innovazione, per fronteggiare la burocrazia e favorire la competitività e il mercato unico.
I territori e quello che devono esprimere. Con i grandi temi europei e le questioni provinciali da equalizzare. Ma ci vuole chi sappia cosa fare
O vincitori e timorosi assieme o sconfitti e tranquilli ognuno per sé: la lezione sarda e lo scenario a parti invertite sulla Città Martire
Nessuna organicità per chiedere incentivi e progetti che latitano. Oppure che sono roba vecchia ma che adesso ha solo più fondi. Cosa non sta funzionando nella fiscalizzazione agevolata.
Il braccio di ferro del sindaco di Roma con le società che finisce in tribunale. E l’ambizione di coprire tutto con una telco canadese: in tempo per il 2025