Numerologia e nuovi spunti di reset del calendario official: che arrivano dagli Usa ma che trovano ottima ispirazione anche da noi in Italia
Franco Fiorito
Il caso del Ministro della Cultura costretto a dimettersi per una scappatella. La femme torna fatale tra ipocrisia, doppia morale e la realpolitik di Giorgia Meloni
Breve storia di metodo e strategie del Potere di silenziare libertà di espressione e dissenso: fino ad oggi che si sono fatti sottili
In politica è periodo di grandi cambiamenti. Negli Stati Uniti un Kennedy si schiera con Trump, in Italia Tajani si schiera per lo Ius Scholae. Ma bisogna stare attenti ad alcuni dettagli decisivi
Siamo diventati un concentrato di invidia ed odio. Un tempo sui rotocalchi si pubblicavano le foto dei vip in vacanza per pubblicizzare le bellezze italiane. Oggi bisogna nascondersi per paura di essere odiati. Abbiamo da ridire pure su Madonna in visita a Pompei dove fa una sostanziosa donazione. O sulla premier in ferie con la famiglia.
In un lento piano inclinato assistiamo all’escalation del conflitto ad Est. Ma rifiutiamo di scandalizzarci e preferiamo discutere sul sesso delle pugilesse. Più andiamo verso Ferragosto e più si anestetizza tutto: l’estate politica italiana procede stanca come sempre in estate. E sempre più insignificante
Le polemiche della settimana appena trascorsa sul genere di una pugilessa. Arrivano addirittura nel dibatti presidenziale Usa. Dimenticando la guerra in Ucraina, i missili tra Teheran e Geruslemme, l’equilibrio sempre più in bilico. La riscoperta dell’eristica
Di pessimo gusto. Perché inutilmente volgari. L’apertura di queste olimpiadi non rappresenta la cultura dello sport né quella francese. Che dimentica come nel frattempo il mondo vada avanti. E nelle stesse ore si sono mossi Nethanyau, Xi che non mette le date a caso, il Venezuela…
Cosa succede con il ritiro di Biden dalla corsa per le Presidenziali. Quali possono essere le conseguenze per noi. Perché una cosa è certa: le conseguenze ci saranno
L’attentato fallito a Trump. Donald ha sette vite e la vittoria spianata. Quegli spari sono un evento destinato a cambiare gli assetti della prima nazione al mondo. Tutti i perché. E gli spazi per i complottisti
Il clamoroso risultato delle elezioni in Francia. Il cambio di direzione del Regno Unito. Presto per dire se il vento stia girando. ma l’emorragia dal gruppo europeo della Meloni è un’evidenza. Il contrappasso dell’aeroporto intitolato a Berlusconi
Come previsto: male agli Europei e male in Europa. Politica e Calcio riservano amarezze. Gli errori di Giorgia Meloni. I punti chiave. L’isolamento e la delusione per le mancate nomine. E la possibile via d’uscita
Dal post elezioni Europee agli Europei di calcio: l’Italia è in affanno. Il calo di considerazione in Europa. La Russia continua a rafforzare legami esterni, mentre negli eventi calcistici e politici si intrecciano tensioni e speranze
Il G7 di Giorgia Meloni. E perché è stata protagonista. Il paragone con le foto degli stessi giorni che ritraggono Elly Schlein. Due mondi all’opposto
A fine campagna elettorale la scena è dominata dalle parole del maestro Muti. Che – come sempre – ognuno interpreta come preferisce. Sollevando polemiche su possibili messaggi politici sottintesi. E intanto in Normandia…
I colpi di sciabola tra Meloni e De Luca. Dietro c’è un capolavoro di tecnica della Comunicazione: si chiama co-optation. Una piccola carrellata degli insulti più celebri. Anche quelli della I Repubblica. Ma attenti: chi di stronzo ferisce…
La tendenza del Governo a dire una cosa e subito dopo il suo esatto contrario. Non è un buon segnale quello che si manda agli elettori. Come sta accadendo per il redditometro. E molto altro ancora
La fuga dal confronto Meloni – Schlein è solo l’ultima tappa di una società in fuga. Dalla quale dovremmo scappare pure noi. per non essere costretti a dover seguire un dibattito che ormai a nessuno interessa
L’Eurovision della canzone è lo specchio della Ue di questo momento. Vince la Svizzera, superando canzoni cariche di messaggi sociali tanto da sembrare un ritiro degli Oscar versione cantante. Il vincitore, Nemo, vestito in piume rosa e pon pon, sembra uscito da una scena del Rocky Horror. Ironia della sorte? A peggiorare la noia ci pensano gli interminabili riferimenti alla cultura Woke. Oh, ma cantare… quello era chiedere troppo?
Roberto Vannacci è un geniale prodotto mediatico. Alimentato in maniera sciocca dai suoi detrattori. Che rischia di andare oltre i traguardi che gli sono stati affidati. Prendendosi la Lega