La civiltà dell’immagine. Dove si pensa che basti una foto per costruire il personaggio. Vero. Ma effimero. Come insegnano i recenti casi della Francia e degli imbrattatori di fontane
Franco Fiorito
Cosa è accaduto alla Silicon Valley Bank. E perché ci riguarda un po’ tutti. Perché siamo un po tutti fagiani
C’è una profonda differenza di approccio ai problemi sociali, tra noi ed i francesi. Oltralpe danno ancora un senso alla partecipazione, noi in Italia guardiamo dei bambacioni sparare puzzette arancioni sui palazzi. Non a caso, lì protestano per l’età pensionabile alzata da 62 a 64 anni: qui è a 67 e silenzio
La catastrofica deriva nella comunicazione del Governo. In parte dovuta ad un sistema dell’informazione al quale non sta simpatico. Ma in parte è legittimo dire “Ma allora ve la andate a cercare” se invece di andare dai familiari delle vittime di Cutro vanno al karaoke a cantare la canzone di Marinella
L’esordio di Elly Schlein: al di là dei contorni da Ispettore Clouseau i messaggi per la politica sono concreti. E Giorgia Meloni farebbe molto bene a tenerne conto. In memoria di Maurizio Costanzo. Il tenero ricordo di Bruno Astorre e delle sue lezioni
Non è stata una banale relazione. Nè un, seppur dovuto, resoconto dell’attività svolta. Quella del presidente della Corte dei Conti Tommaso Miele è stata uno spaccato di interesse straordinario sullo stato della Cosa Pubblica. Ascoltandola è apparso chiaro a tutti quanto sia cambiato il mondo che ci circonda in questo ultimo anno
Ecco perché non siamo andati a votare. E la spiegazione è drammatica. Ci riporta ad un esperimento sociale degli anni Sessanta: Universo 25. Tutto identico. Stiamo facendo la fine del ‘sorcio in gabbia’
Le votazioni per il Festival di Sanremo che si sovrappongono a quelle per le Elezioni Regionali. Confusione su confusione. Alla fine, aveva ragione Battiato. Chi ha vinto il Festival lo sappiamo, a chi non vincerà le Regionali possiamo solo dire “canta che ti passa”
Il meraviglioso e caleidoscopico mondo del nanismo della politica di oggi. Da quelli che vanno a tutti gli incontri perché hanno promesso il voto a tutti, a quelli che non ci arrivano ed invidiano. Ma il riduzionismo non funziona in politica
È l’indifferenza a dominare queste elezioni Regionali. Gli elettori sembrano assuefatti alle promesse. Al punto da non ascoltarle più. Anche perché ci sono candidati che nemmeno promettono: perché non conoscono i problemi del territorio. Ma ormai gli elettori sono indifferenti
I due candidati governatore che vengono dalla Sanità. Le voci di un soccorso giallo verso l’assessore uscente D’Amato. La saggezza di ‘highlander’ Allegri: si vince anche ‘di corto muso’
A Davos si riunisce il World Economic Forum. Lì si decisono i destini del mondo. Ma noi ci concentriamo su Dante e se sia imparentato con Mussolini. Mentre la prospettiva è quella di farci mangiare grilli. Troppi fagiani in giro al Wto
L’anno si apre all’insegna delle successioni difficili. Faticose come quella tra Benedetto XVI e Francesco. O tra la famiglia Reale d’Inghilterra. O tra Pompeo e Di Stefano. L’oroscopo dice che il 2023 sarà l’anno in cui verranno cacciati i mercanti dal Tempio
Dall’Egato al fegato spappolato è una consonante. E sono tanti in settimana ad avere provato l’esperienza del ‘fegato’ inteso come rosicamento intenso. Partendo dal caso degli Egato. Ecco chi sono tutti gli altri.
La partita tutta emiliana nel Pd. Bonaccini e Schlein, tanto vicini in apparenza e tanto lontani nella realtà. Come in un film di Carlo Verdone. Ma la cronaca questa volta offre anche tanti amari spunti di riflessione
Il diritto alla moda invocato da Soumahoro. Lo scaricabarile tra Fratoianni e Bonelli su chi lo abbia scelto. Il fango sugli stivali, quello su Ischia, quello che rischia di cadere e quello che viene lanciato
Il primo confronto con la realtà per un Governo alle prese con i conti veri. Per farli quadrare pensa a tassare le consegne di Amazon. Che scaricherà i costi sui cittadini. Intanto c’è stato il G20 e l’avvio del Mondiale in Qatar con scene surreali. Mai paragonabili a quelle dei ‘guappi di cartone’
Dietro al braccio di ferro con la Francia c’è il tentativo di prendere le misure da subito a Giorgia Meloni. Per testare le reazioni e la capacità di risposta. Ma c’è anche un rischio dal fronte interno.
Siamo ancora nella ‘luna di miele’ per il nuovo Governo. E se non bastasse c’è pure una cortina fumogena a ripararlo dalle questioni serie. Ma non ha molto da temere: con l’opposizione di Letta e Conte si può stare tranquilli
Il giuramento del primo governo Meloni. Bene ma non benissimo. Ma sicuramente meglio. Le note di colore. E quelle politiche per il primo esecutivo di destra centro in Italia