Al termine di una battaglia senza confini i giallazzurri tornano alla vittoria che mancava dal 21 gennaio e si portano a +3 dal terz’ultimo posto a -4 giornate dalla fine.
Giovanni Lanzi
Di Francesco ha vinto la battaglia sull’equilibrio, la dimostrazione nelle ultime 4 partite: ognuna ha permesso di schiudere la finestra sulla successiva. Il Frosinone deve evitare pericolosi cali di tensione negli spiccioli di secondi finali, dal Genoa al Torino potevano costare cari. Con la Salernitana senza motivazioni eccessive per vincere
I giallazzurri perfetti nella gestione tattica del match contro i granata. Le occasioni migliori capitano su piedi di Soulé, Valeri, Mazzitelli e Cheddira. olo nel finale di gara, dopo la girandola di sostituzioni, la squadra di Juric sfiora il gol con Zapata. Ma Romagnoli, fino a quel momento eccellente, è imperioso
L’autorevole prestazione porta in dote il terzo punto pesante nelle ultime tre partite. Funzionano gli accorgimenti di Di Francesco. Ma l’incredibile doppia rimonta del Verona impone di piazzare una ‘bomba da tre’ come nel basket. I giallazzurri possono recriminare per il 2-2 al ‘Maradona’. E pagano ancora dazio per le ‘interpretazioni’ sui penalty da ripetere o meno. Ma anche in maniera indiretta su tocchi di mano e gol annullati
La squadra di Di Francesco al ‘Maradona’ si prende un punto con qualità, equilibrio e orgoglio. Rimpianti per un rigore fallito da Soulé e il 2-3 sbagliato da Seck nel finale
Allo Stirpe il Frosinone domina i primi 45′ ma si vedono negare la gioia del vantaggio per due volte da Skorupski su Cheddira. Nella ripresa match più equilibrato, la squadra di Di Francesco non corre mai pericoli veri se non nel finale.
Per la prima volta al “Benito Stirpe” arriva il Bologna dei “miracoli” che ha cannibalizzato il girone di ritorno. Corsi e ricorsi storici: 9 anni fa, il 2 maggio 2015, i giallazzurri vincendo 2-1 sui rossoblu al Comunale determinarono lo scatto-promozione. Le curiosità della stagione.
La squadra di Di Francesco vince ai punti e spreca diverse occasioni nell’arco dei 99′ con Brescianini, Lirola e Soulé. Al 93′ l’arbitro assegna un rigore al Frosinone ma il Var lo toglie
Contro la Lazio il Frosinone spettacolo per quasi un tempo, passano a condurre con Lirola ma sprecano troppo e nel finale del primo tempo Zaccagni fa 1-1 complice una disattenzione difensiva. Ad inizio ripresa uno-due di Castellanos subentrato ad Immobile, poi Cheddira riaccende le speranze ma è la squadra biancoceleste a non sfruttare 3 occasioni per il 2-4
Il giorno della presentazione all’hotel Atlantic di Fiuggi, le parole di Di Francesco sono più che mai attuali: “Cercheremo di vincere la nostra Coppa dei Campioni”. Il gran finale andrà giocato in maniera diversa da quella di Reggio Emilia in casa di un Sassuolo sulle gambe. Il peso del calendario asincrono. L’importanza del ritorno di Cuni in attacco
Incredibile al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia, dove i giallazzurri subiscono il gol del vantaggio emiliano dopo un rigore revisionato al Var e sbagliano con Kaio Jorge il penalty del pari all’89’
Anche il rigore di Frosinone-Lecce fatto tirare due volte entra di diritto nel calderone della 27.a giornata. Da ora in poi servono certezze e decisioni univoche. Ma arbitri e calcio di una volta sono solo un ricordo. Giallazzurri sabato in trasferta a Reggio Emilia in casa di un Sassuolo doppiamente ferito. Sfida al calor bianco tra tanti ex di ieri e l’altro ieri. Da vincere anche giocando male, come chiede Di Francesco
Frosinone-Lecce finisce 1-1 ma è la fiera dello spreco. Canarini in vantaggio con Cheddira al 46′, pari su rigore battuto due volte da Krstovic al 16′ della ripresa. Il miracolo di Cerofolini sul primo penaly invalidato perché Cheddira era entrato in area. Incrocio dei pali di Gelli. Nell’ultimo quarto d’ora manca la freddezza per chiudere il match
Da venerdì prossimo fino al 24 maggio i 3 mesi decisivi per conquistare la salvezza. Servirà la massima compattezza tra tutte le componenti. Decisivi gli scontri diretti, già 4 nella prossima giornata
La beffa sull’ultimo tentativo dei bianconeri, con Rugani che brucia sul tempo il neo entrato Monterisi e infila in diagonale il gol del successo per la squadra di Allegri. Che tira in porta 3 volte in 96′
Al Frosinone bello e “giochista” nell’ultimo step della stagione che inizia domenica a Torino, dovrà sostituirsi una squadra “animalesca”. I canarini oggi sono stabilmente sul podio del fair-play, alle spalle di Sassuolo e Inter. L’analisi delle rimonte completate: nelle 17 volte in cui Turati & Co si sono trovati in svantaggio, conquistati appena 8 punti su 51
Il Frosinone gioca gioca 38 minuti perfetti sotto il profilo tattico. Ma spreca 8 occasioni. La Roma passa con il baby Huijsen. Nella ripresa si affievolisce la spinta della formazione di Di Francesco e i giallorossi prima raddoppiano con un tap-in di Azmoun e poi chiudono con il rigore di Paredes
L’8 luglio scorso, il giorno della presentazione di Di Francesco, le parole di Stirpe di allora sono attualissime: “Pazienza, fiducia e competenza”. Il 3 marzo inizia un altro campionato per il Frosinone ma qualcosa va modificato tra le partite interne e quelle esterne. Le prossime due giornate mettono di fronte Roma e Juve, mai avere paura e pensare di partire battuti. Fondamentale il recupero degli uomini-chiave
Al ‘Franchi’ i giallazzurri sbagliano 4 palle-gol in avvio, nel giro di 3′ i viola vanno sul 3-0 e chiudono i primi 45′ sul 3-0. Anche una traversa di Beltran. Nella ripresa Nico Gonzeles realizza il 4-0, Mazzitelli segna il gol della bandiera. Poi Terracciano salva due volte su Kaio Jorge che non è nemmeno cinico. Il 5-1 è di Barak, Turati salva su Nzola
Il Frosinone e l’esempio di Quinto Fabio Massimo Il Temporeggiatore che domò l’impeto guerriero di Annibale con l’attesa. Quando non puoi vincere, fondamentale non prenderle. Ancora di più in emergenza. L’impronta data da Di Francesco non aveva fatto i conti con l’imponderabilità dei tanti infortuni che stanno falcidiando l’organico anche dopo il mercato. L’importanza della testa nel calcio moderno