La Befana e i falò. Quando la vecchia si viene a riprendere i suoi cispadani trasferiti nell’Agro Pontino e li riporta sul Brenta a cavallo di una scopa
CulturE
Il sasso di Capodanno e quando ce lo rubarono per fare Halloween: non era dolcetto scherzetto ma bon’, bonì bonanno
La tragedia di Aldo Moro. Non fu solo dolore personale e familiare. Ma fu tragedia collettiva e su vari livelli. Per una classe politica che ne uscì segnata. Per chi voleva trattare la liberazione e chi non poteva. Per un Paese che finì in una sera sera fine.
Il dibattito tra regnicoli e papalini. La Ciociaria con le sue due identità poco conciliabili. Ma forse un punto di contatto c’è. Perché questa non è terra di palazzi e castelli come Roma. Ma di abbazie e spirito. Che ci rendono un po’ anarchici ed insofferenti al potere
Il giorno in cui il treno del Milite Ignoto ripercorre il cammino da Nord a Sud. Per ricordare il sacrificio di 700mila ragazzi. Partiti da tutta l’Italia. Per fare un’Italia che all’epoca era solo sulla carta
Santi e bestemmiatori. Così incalliti da conoscerne più di quelli che stanno sul calendario. Ma c’è un senso in questo giorno che ricorda il Pantheon romano, dove ognuno festeggiava il suo senza chiedere conto al vicino della sua devozione
“Storia e attualità dell’ideale europeo” con Massimo D’Alema, Daniele Leodori ed Enrico Forte (che lo ha organizzato) si è tenuto nell’ambito della mostra “Viaggio nell’antica cartografia d’Europa” dentro lo Spazio Culturale Nicolosi di via Corridoni a Latina, nei locali presso la piazzetta del Quartiere Nicolosi
Cosa c’entrano i territori del Lazio Sud e della Ciociaria con i Saraceni? Una lunga storia, fatta di invasioni, battaglie, papi ed imperatori
Quando abbiamo fatto la prima foto: l’uomo a Phi nella grotta dell’Arnalo del bufalo e ancora non avevano inventato la storia
La breccia di Porta Pia, Roma diventa Capitale dell’Italia unita. Due punti di vista. Tratteggiati da due penne diverse e di orientamento del tutto opposto. Perché la Storia mai ha una sola sensibilità