*[EROI MODERNI]* Cosa spinge un giovane di successo come l’alpinista di Sezze Daniele Nardi a cercare i picchi estremi… Il bisogno di sentirsi vivo, di non restare in una scatola… A costo di restare intrappolato per sempre sui picchi a ridosso del tetto del mondo
Grassucci
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Poche pennellate, tra il presente ed il futuro: per raccontare il perché di una passione. Quella per il giornalismo. Nonostante le radici contadine. Quasi a loro dispetto. Imperdibile affresco di Lidano Grassucci.
L’Esodo dall’ex Jugoslavia: dettato dalla rabbia e dall’odio degli uomini verso altri uomini. Poi c’è la storia della signora Maria, che da Spalato era andata via. Rifugiandosi a Sezze. Per amore. Con il quale ha sconfitto l’odio
La piazza non è nel dna di Forza Italia. Non lo era neanche per la Dc che non riempiva le piazze ma le urne. Qui però è un’altra storia. I gilet azzurri sono la dimostrazione di un limite
Il 4 novembre raccontato dagli zii che sul Piave c’erano stati, nella trincea ci avevano vissuto e combattuto. La memoria riassunta in Un Anno sull’Altipiano. E poi, dopo cent’anni, tutto che viene dimenticato.
A Latina, durante un dibattito della Lega, alle spalle degli intervenuti c’è l’effige di Mussolini. Forse bisognerebbe spiegare ai novelli sovranisti che il loro movimento ha poco da spartire con il Duce. Che, al suo tempo, li avrebbe combattuti
La tragedia di Gaeta. Ci mette di fronte alla nostra fragilità. Che è di questi tempi, di questa generazione, di questi giovani. Dove abbiamo sbagliato? Perché dall’amore nasce la vita. E non la fine.
Il rombo di un motore, le linee di una carrozzeria: messi in una zona che fa da contrasto. Ed esalta ancora di più le bellezze fuoriserie di quella vettura. Come è accaduto nelle ore scorse con una Lamborghini di fronte al cinema Giacomini di Latina
Un affresco è la testimonianza di un’epoca. E se in quell’affresco c’è Mussolini è la testimonianza del suo regime e di chi lo contrastò fino ad abbatterlo. La storia della parete affrescata salvata da un prof di Geografia e poi ignorata da tutti: fascisti e antifascisti
Forse, stavamo meglio quando stavamo peggio: a Bassiano (1500 abitanti) un sindaco socialista fa rifare la biblioteca, impiega 4 giovani, ottiene 7 milioni. A Latina (120mila abitanti) l’amministrazione post grillista non riesce a far funzionare un condizionatore. Fate vobis
La sinistra di oggi non ha assaggiato gli schiaffi degli Edili della Cgil. Quelli che ai cortei erano ‘la forza proletaria’. E difendevano le manifestazioni. Oggi solo fighetti benvestiti, che parlano bene ma dicono nulla. E non parlano più al loro popolo. Come ha ricordato Ivano da Rocca di Papa
Gli sciocchi si circondano di adulatori. Che dicono sempre si e non contraddicono. Gli intelligenti ascoltano le opinioni contrarie: non è un caso che De Gasperi leggesse prima di tutti gli altri giornali proprio L’Unità.
L’arcivescovo di Foligno, monsignor Felice Accrocca di Cori, scopre il vero antenato di Paperon del Paperoni. E come arrivò a dare il nome al celebre zio Paperone della Disney
Continua a far discutere la presenza di Adriano Sofri al Terracina Book Festival. Il deputato Francesco Zicchieri, eletto a Frosinone, si è opposto alla presenza dell’ex leader di Lotta Continua, condannato come mandante dell’omicidio del commissario Calabresi. Il sindaco Procaccini si è schierato a favore.
Vita e ricordi di Stefano Zappalà, l’unico pontino riuscito a diventare parlamentare Europeo. E da lì a riformare le professioni in tutta Europa. Una vita vissuta come un’Alfa 169. Ma di quelle con il carburatore a doppio corpo.
Il derby per le prossime elezioni provinciali. Domenica e lunedì si presenteranno le candidature per la presidenza della Provincia, si vota il 29 aprile. La corsa per un ente ‘vuoto’? La vera battaglia è per il controllo della società dell’acqua.
La sofferenza di una città. ha votato un Partito che non c’è, rappresentanti che non esistono, per storie che non ci sono.
Quando Aldo Moro passeggiava sulle spiagge di Terracina. Istantanea di un tempo e di un’Italia che è finita con l’attentato di via Fani. Ma che ha saputo dire no al terrorismo. Anche se non la pensava come Moro
Il rispetto umano nella politica: la passione e le differenze sono una cosa, il rispetto non può mai venire meno.
Il vuoto che inquieta. È il vuoto ai seggi. Ad Ostia come a Latina nelle scorse Comunali. E ora, si teme, un po’ dovunque. Cosa abbiamo perso per strada.