Massimo Finzi, già nella Giunta della Comunità ebraica di Roma, è scampato all’Olocausto perché scambiato da piccolo per Paolo Guzzanti: poi giornalista, scrittore e politico. È medico per «restituire il dono della vita», come raccontato durante la manifestazione “La Memoria rende liberi”: organizzata da Prefettura e Comune di Frosinone con autorità e scuole. Si è detto ed è stato “diretto” come Mattarella: «La Shoah come le altre? Bestemmia storica».
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Ceccano, tra i fuochi di invasori e liberatori, fu distrutta ottant’anni fa. 102 le vittime civili nella cittadina ciociara: più grande di quella palestinese, ma con mezzo milione di rifugiati in meno. IndieGesta invita allora i “figli della guerra” a raccontare quei “giorni dell’ira”
La rete della Pro Loco, dopo i 215 ceccanesi internati dai tedeschi, ricorderà le 102 vittime civili dei bombardamenti alleati. La prima fu Vincenza Maura, di soli 25 anni. Avvenne una catastrofe tra l’autunno del 1943 e la primavera seguente. Ben 32 incursioni aeree dal 3 novembre di 80 anni fa. Non colpirono mai una base tedesca, ma distrussero subito quasi tutte le case.
La Pro Loco e altre 27 associazioni di Ceccano avviano il programma per la conservazione della Memoria di deportati e vittime locali della Seconda guerra mondiale. E l’elenco dei 215 internati ceccanesi, militari e civili, verrà condiviso anche sul sito del Comune.