Le Associazioni guideranno la politica: in 40 rispondono

Erano attive e sinergiche già da tempo, ma adesso la giunta Fiorletta le ha messe in Albo come Consulta vera e propria. E c'è un progetto. Che serve a blindare il perimetro su cui è costruita l'amministrazione

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Quaranta. Sono le associazioni che hanno risposto ieri sera. L’appello lo ha lanciato l’amministrazione comunale di Ferentino: il vicesindaco Andrea Pro ed il delegato Giuseppe Virgili. Per formare ufficialmente la Consulta delle Associazioni. Di cosa si tratta? Si tratta di un vero e proprio Albo al quale possono iscriversi le associazioni locali che intendono collaborare in modo attivo con chi governa la città.

Sono divise in tre aree tematiche, sociale, cultura e sport. Le associazioni eleggeranno a breve un presidente. Quello e tre membri del direttivo: uno per ogni settore. L’obiettivo è quello di farli partecipare in modo attivo alla crescita della città. Già davano un contributo importante, ora è stato messo tutto nero su bianco.

Il segnale politico è chiaro. L’amministrazione del sindaco Piergianni Fiorletta fortifica il perimetro intorno al quale è stata costruita. Ribandendo che è perimetro amministrativo e non politico. E che i cambi d’assetto in corso sia nel centrodestra che nel centrosinistra non influiscono sulla rotta amministrativa. Proprio per questo si vara il coinvolgimento di tutte le associazioni: nella stessa misura, a prescindere dall’orientamento, fornendo a tutte la possibilità di agire, interagire, incidere sulla città. Come?

La facoltà di presentare punti all’Odg

Giuseppe Virgili

La Consulta delle Associazioni avrà la possibilità di presentare propri punti e proposte all’Ordine del Giorno del Consiglio comunale. Assise che poi sarà l’organo destinato a deliberare in merito. La Consulta delle Associazioni è compresa nello Statuto comunale. Da anni i suoi membri partecipano alla vita sociale, sportiva economica e culturale della città. Nel 2015 è stato anche approvato un regolamento, ma di fatto non è mai stato costituito l’albo. Albo che invece ora diventa realtà.

Alla nascita di questo nuovo organo a Ferentino hanno contribuito il sindaco Piergianni Fiorletta, il vicesindaco Andrea Pro ed il consigliere comunale delegato allo sport Giuseppe Virgili. Quest’ultimo ha spiegato: “Sinergia, concretezza e spirito di appartenenza rendono una comunità una grande famiglia. Questa più o meno era la nostra speranza! Ieri attraverso la massiccia presenza e le parole spese dai rappresentanti di tutte le Associazioni, ci siamo resi conto di essere andati nella direzione giusta.

E ancora: “Attenderemo l’elezione del presidente nelle prossime settimane. Un plauso importante va al sindaco ma in particolar modo al vice sindaco Andrea Pro vera anima del progetto“.

Virgili e Pro: obiettivi e soddisfazione

Gli ha fatto eco proprio Andrea Pro: “Tante le associazioni presenti, non posso che ringraziarle non per la presenza in questa prima riunione introduttiva della consulta delle associazioni, ma devo ringraziarle per tutto quello che fanno tutti i giorni dell’anno nella nostra città.

Poi ha detto: “L’obiettivo è quello di costruire un organo pensante che sia da supporto all’amministrazione. Dagli interventi dei presidenti è venuta fuori tanta voglia di fare comunità, tanta voglia di collaborare tra le varie associazioni per avere una visione più ampia e più grande sulla città.

In questa fase ogni associazione ha tempo di iscriversi all’albo ufficiale del comune. Inoltre dopo aver costituito l’albo nella prossima convocazione si voteranno gli organi dirigenti.

Il caso Pizzotti: “È più di un garante”

Intanto non si placano le polemiche tra la minoranza e la maggioranza per le deleghe consiliari assegnare dal sindaco Piergianni Fiorletta. In particolar modo fanno discutere quelle assegnate al presidente del consiglio Claudio Pizzotti in particolare per lo sportello Europa.

Da Statuto comunale il presidente dell’assise civica deve limitarsi al ruolo di garante del consiglio comunale e non assumere deleghe o altre cariche.

La polemica fa parte della dialettica politica in atto a Ferentino. Per comprenderla si deve partire da un presupposto: l’esecutivo di Piergianni Fiorletta è un unicum difficilmente replicabile, creato da centrosinistra e centrodestra intorno alla sua persona ed ai risultati ottenuti vent’anni fa quando per i dieci successivi è stato sindaco.

Fiorletta ha detto con chiarezza che farà un solo mandato. E che la sua mission, oltre quella di amministrare la città, sarà anche quella di far crescere la prossima generazione di amministratori. Logico che ora sia in atto una riaggregazione dei poli in vista del voto nel 2028: centrosinistra e centrodestra nei mesi scorsi sono presentati alle urne in maniera frammentata, ritrovare una sintesi è il primo passo per costruire la prossima proposta elettorale.

Piergianni Fiorletta non è di primo pelo. Sa che i suoi cinque anni da sindaco non dovranno essere un infinito viaggio verso il voto. Per questo ha blindato il perimetro della sua amministrazione: i cambiamenti di gruppo non altereranno gli equilibri elettorali. E le associazioni non verranno usate come elemento per fare politica. Ma la guideranno loro. Attraverso la Consulta.