Il putsch di Ceccano come quello di Ankara

di PETRONIO CECCANO
già Console di Campagna

Gentile direttore,
chiedo ospitalità al suo seguitissimo blog per fare chiarezza su alcune vicissitudini che riguardano la città alla quale venne dato il mio nome. A lei non mancherà il ricordo di quando alla gloriosa Frabateria Vetus venne imposto il nome ‘Ceccano’ per onorare me che discendevo da Tito imperatore e fui padre di Papa Onorio.

Ho seguito in questi giorni le manovre che alcuni baldi consiglieri comunali hanno tentato di mettere in atto. Puntavano a creare qualche difficoltà al sindaco volante Roberto Caligiore. Il loro vero scopo era solo portarlo un po’ con i piedi per terra: non nel senso di farlo stare meno tempo in elicottero. Ma indurlo ad accontentare anche le loro richieste politiche.

E’ stato così che una sera si sono visti in 3 per compiere la manovra di accerchiamento. Le spiego. Oggi la maggioranza contra 10 consiglieri e tra i banchi dell’opposizione siedono in 6. Se ai dieci di maggioranza ne tolgo tre per spostarli con l’opposizione, ottengo un risultato di sette a nove per la minoranza. Che così può mandare a casa il sindaco.

In realtà lo scopo non era questo. Come le ho detto, intendevano solo portarlo un po’ con i piedi per terra e fargli abbassare le ali.

Accade però che durante la riunione, uno dei tre si sfila. “C’è stato un equivoco, ci siamo capiti male” si è giustificato con gli altri due. Risultato? Dieci meno due fa otto. E se sposto i due mettendoli con i sei di minoranza… fa otto. Quindi: otto a otto. Parità.

Il voto del sindaco diventa indispensabile.

Ora però la questione non si ferma qui. Gli otto del sindaco reclamano una ritorsione. Pretendono che vengano tagliate dalla giunta le due teste che erano inserite in quota alle due liste passate all’opposizione.

La conseguenza, all’atto pratico è che piazzerà due colpi Massimo Ruspandini, il vero stratega politico del governo amministrativamente guidato da Roberto Caligiore. Porterà in giunta Federica Aceto(eletta nella sua lista, anzi la più votata) guadagnando un ulteriore posto. E soprattutto entrerà in Consiglio Comunale Giancarlo Santucci, fidatissimo pretoriano del Ruspandini di cui sopra.

L’ingresso di Federica Aceto in giunta assicurerebbe la quota rosa prevista per legge. E consentirebbe al gruppo Nuova Vita di sostituire l’attuale assessore Federica Casalese . Mettendo al suo posto un uomo.

E l’altro assessore?

Mi pongo un dubbio. Ma non è che siamo in presenza di un colpo di Stato come quello tentato in Turchia nei mesi scorsi? Cioè un putsch ispirato dalla maggioranza al solo scopo di depurarsi dalle parti scomode che ha al suo interno? Insomma un pretesto per fare fuori quelli de Le Cese (sono tutti di sinistra, fondamentalmente). Che sono gli unici poi a non essersi ancora allineati.

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