Un incendio minaccia una delle zone strategiche per lo sviluppo della città. Ma la gente parla di un buffone che imita un pagliaccio. E non si interroga sul futuro dei propri figli.
Franco Ducato
Anagni e le polemiche sullo spettacolo pirotecnico in onore di San Magno. Che per l’opposizione avrebbe incentivato la violazione delle regole anti Covid. E per Natalia avrebbe rispettato tradizione e regole. Ma il segnale politico è che la guerra ora in città si fa colpi di esposti in Prefettura.
Il sindaco di Anagni si affida (anche) a San Magno per combattere il virus. Ma gli anagnini si divodno in tre categorie di fronte al Covid
La giunta della Città dei Papi resta inalterata. Perché ha trovato un suo equilibrio. E cambiarla ora, dopo il via libera al Bilancio, significherebbe andare contro se stessi
L’assise di Anagni su Dup e Bilancio si trasforma in una cartina di Tornasole politica. Con Natalia che patisce la solitudine, Cardinali che spadroneggia e con l’opposizione senza una rotta comune.
La kermesse sovranista che ha scatenato un putiferio nella Città dei Papi punta alla gola di grandi questioni etiche. Ma contiene proprio in ciò che ha deprecato il germe della sua legittimazione. Che è anche un endorsement politico per blandire un certo elettorato.
Il generale mentore di Pierino Naretti chiede un confronto con il sindaco. Al quale declina la sua disponibilità ad occuparsi di «edificazione delle strutture pubbliche». Lapidario il sindaco: “I Lavori Pubblici sono troppo delicati, li tengo io”
Via alla pedonalizzazione del centro per tutta l’estate. Anagni valorizza i suoi tesori d’arte. Ma rischia di essere un’arma a doppio taglio. Ecco perché.
Il sindaco confida ad alcuni collaboratori che il tema del rimpasto è rinviato. All’autunno.Questione di equilibri. Ma anche di Bilancio. Nessuno andrebbe ad occupare un dicastero con le linee economiche già tracciate da altri
L’assemblea degli iscritti nella Città dei Papi offre spunti di riflessione al di là di un risultato “bulgaro”. Quelli legati alla necessità di rilanciare un Partito che ha pagato pegno alle divisioni. E che con un centrodestra così forte in città non può permettersele.
La decisione del consigliere civico anagnino non sposta equilibri. Ma mette il dito nella piaga di un’amministrazione solida nei numeri. Ma che non brilla per collegialità. E che ha in Daniele Natalia il suo leader multitasking.
La città cerca una strategia di ricostruzione del Partito che eviti di riconsegnare il comune al centrodestra. Ma al gruppo guidato dal segretario Proietti serve il coraggio di non arroccarsi su vecchi serbatoi. E di rischiare rinnovandosi. Perché il fronte di una volta ormai stagna e il congresso provinciale è l’ultima occasione.
Ancora una volta sono i refusi ad innescare le polemiche sulle iniziative di Anagni. Facendo perdere di vista la sostanza del progetto. Dove sbaglia l’opposizione. E dove sbaglia la maggioranza.
Il Prefetto bacchetta l’amministrazione e Il Pd soffia sul fuoco dell’inadeguatezza politica. Ma l’approvazione del Bilancio ai ‘tempi supplementari’ è una prassi consolidata in quasi tutti i Comuni. Che sarà anche marginale rispetto alle colpe dei tecnici, ma di certo non ha entusiasmato Daniele Natalia.
Naretti e Rosatella studiano il Partito della Meloni. Il Gruppo consiliare in dubbio fra incremento dei numeri e irrequietezza delle due possibili new entry.
Temi caldi nella calda estate anagnina. Dalla riqualificazione urbanistica di Finocchietto al ‘caso Naretti’ e ai dubbi sulla ripresa fra i banchi. Passando per un’estate con il mistero (per ora) sui cartelloni.
Il fenomeno delle associazioni: ad Anagni più diffuso che altrove. Un fattore culturale. Non solo il riassunto di uno scontro, ma anche la via per convergere. Su problemi che ad Anagni talvolta hanno bisogno di stimoli collegiali.
Il sindaco di Anagni denuncia il taglio ai servizi sanitari locali. È il segnale di un cambio di strategia. Al posto del lento avvicinamento praticato con il manager Asl Lorusso. Cosa blocca Anagni. Ed in che modo può sperare di rompere l’accerchiamento. La tattica di Mitrano a Gaeta,
Il messaggio di augurio ai maturandi di Anagni preso da ‘Notte prima degli esami’. E la piccola gaffe di non citare la fonte fa storcere il naso. Perchè ci sono casi, come questo, nei quali la forma è anche sostanza
Il consigliere vicino (ma non organico) al Partito di Meloni sale in arcione ad una polemica dell’opposizione su un finanziamento. Ma le richieste da Anagni ai vertici di FdI per cacciarlo cadono nel vuoto. Non può essere cacciato: non è iscritto. Anzi, per certi versi, è lui a fare un piacere.