Le follie burocratiche di questo Paese. Come le acacie salvate a Frosinone a costo di bloccare la sicurezza di uno stadio da Serie A. E poi, per i resti di un tempio romano, a due passi, la soluzione è interrarli. O come per l’ospedale di Anagni: dove la soluzione è solo cambiare la sigla
Luciano D'Arpino
Il nuovo ricorso del Palermo provoca la reazione del Frosinone. Che ora chiede l’intervento della magistratura amministrativa. Una via senza ritorno. Unica possibilità di risvegliarsi da un incubo e riprendere finalmente a godere le partite di calcio
In provincia di Frosinone il più alto numero di ragazzi disoccupati in Italia. Molti hanno rinunciato a cercare un lavoro. I più bravi o intraprendenti scappano all’estero. E la politica non fa niente. Al limite, parla delle elezioni provinciali. Gli unici numeri buoni: quelli del Frosinone Calcio
Le promesse hanno una scadenza. Come nel caso di quelle fatte agli studenti dell’Agrario: a settembre – era stato assicurato – le prime classi torneranno in sede. Non è così. Come pure per gli interinali Fca: non c’è traccia di loro nel nuovo piano. E per gli amanti della bici…
Chiacchiere. Solo chiacchiere su tutti i principali problemi. Dalla strada per l’accesso allo stadio Stirpe al viadotto Biondi ed ai controlli sulle opere a rischio crollo. Al momento di passare al concreto non si fa più nulla. Si rischia il premio per la Patafisica
Il caso dei Piloni di Frosinone: dove è addirittura vietato parcheggiare per il pericolo di crolli. Genova ha tragicamente insegnato: se è vera emergenza non si perda tempo. Altrimenti via i divieti.
Centro e periferia. Due mondi all’opposto. Frosinone finora era una terra di mezzo. Che con fatica tentava di conquistarsi il suo riscatto. Ora due provvedimenti la sbattano nel ruolo di periferia profonda.
La sala operativa del 118? Per il Dg della Asl di Frosinone con le attuali tecnologie potrebbe stare pure in Indonesia. I pendolari ciociari sperano nel nuovo Ad di Ferrovie dello Stato. I giornalisti, sull’assenteismo negli uffici decentrati della Regione, non hanno capito: erano sportivi che si allenavano al salto del tornello
Ecco cosa c’è dietro all’accordo per la realizzazione della strada di collegamento allo stadio, necessaria per garantire la sicurezza dei tifosi. Due anni buttati. Nessuno però ci perderà la faccia. La politica sconfitta dalle urne moltiplica le poltrone: fantasia al potere.
L’invasione di ratti a Frosinone. E la gatta, che ci cova, sui ritardi nel sopralluogo per la strada necessaria alla piena fruizione dello stadio Stirpe nel prossimo campionato di Serie A
La burocrazia mette mano alla strada fondamentale per garantire la sicurezza nello stadio Stirpe durante la prossima stagione di Serie A. Un funzionario dovrà contare la piante di acacia da spostare. Comune pronto al blitz: occupazione per motivi di sicurezza
La soluzione a tutti i problemi, quando si vuole perdere tempo, è quella di convocare un tavolo. Che non deciderà niente. Ed andrà avanti per anni. Il collegamento ferroviario veloce Frosinone-Roma non si farà. Ma si riunirà un tavolo
Ora o mai più. La prima sfida che attende il Frosinone Calcio è contro la burocrazia. Che nonostante i parerei favorevoli, ancora non concede il via libera alla realizzazione della fondamentale strada destinata ai tifosi ospiti. Legato alla strada anche il Village
Mille posti di lavoro. Riuniti in due promesso. O meglio in due speranze, arrivate in settimana. La prima: la piena occupazione per gli stabilimenti Fca, annunciata da Marchionne L’altra: le carte arrivate per avviare la trasformazione dell’ex stabilimento Permaflex
Frosinone può attendere. È una città eternamente in sospeso tra una promessa ed una realtà che in cui non viene mantenuta. Così è stato per la promozione diretta in Serie A. Così è per le visite in ospedale. Così è per il recupero del Centro Storico
Il pari di venerdì contro il Foggia non ha solo chiuso le porte della Serie A diretta per il Frosinone. Ha fornito anche due insegnamenti. Uno legato al divieto di trasferta imposto ai tifosi avversari. L’altro in vista dei play off
Due ‘dribbling’ in una settimana: la stangata dei rifiuti che era stata ‘revocata’ dalla Regione ora si scopre che in realtà era solo ‘sospesa’. Poi il ponte che Frosinone ha dovuto costruire per via di 4 anni d’inutile attesa dalla Regione. E che ora vogliono farci togliere. Ma ce l’hanno con noi?
Bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti. Per gli sportivi c’è la seconda fase dello sviluppo del nuovo stadio; ma non ci saranno intervento sull’anello che tanti a Frosinone usano per fare jogging. Fca sta per finire la cassa integrazione; ma Marchionne non annuncia assunzioni. E poi l’ascensore inclinato…
Zero, uno, trecento: i numeri che non quadrano in una città che vorrebbe essere un esempio di efficienza. Zero come il tempo rimasto per completare il parco Matusa. Uno, come l’euro per parcheggiare anche pochi minuti in città. Trecento come le telecamere presenti. Ma inutili.
La provincia di Frosinone cambia pelle politica. E smette di essere andreottiana e di centrodestra. Le elezioni dimostrano l’incapacità dei politici di comprendere le vere necessità del territorio. Che gli ha voltato le spalle.