Se le acacie diventano un ostacolo sulla strada della Serie A (di L. D’Arpino)

La burocrazia mette mano alla strada fondamentale per garantire la sicurezza nello stadio Stirpe durante la prossima stagione di Serie A. Un funzionario dovrà contare la piante di acacia da spostare. Comune pronto al blitz: occupazione per motivi di sicurezza

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Quante acacie vi sono nell’area dove dovrebbe sorgere la strada d’accesso per lo stadio Stirpe, riservata ai tifosi ospiti? Quanti alberi e altra vegetazione spontanea, insomma, bisognerà tagliare per fare spazio a una strada, lunga circa 400 metri e larga 8, da realizzare per motivi di sicurezza? Si farà in tempo prima dell’inizio del prossimo campionato di Serie A fissato al 19 di agosto?

 

Per saperlo bisognerà attendere il sopralluogo del nuovo soprintendente ai Beni culturali e ambientali del Lazio. Quando? Durante questa settimana, ma ancora non si sa in quale giorno. Domani se ne dovrebbe sapere qualcosa di più.

 

Scusate il verbo al condizionale ma, purtroppo, quando ci si incrocia con la burocrazia le certezze temporali svaniscono. Per fortuna stavolta non si parla di “tavolo istituzionale”, che è quella formula burocratica che viene utilizzata dai politici quando non si bene che pesci prendere su una questione. (leggi qui Un tavolo istituzionale, tanto per prendere in giro i pendolari). No, stavolta siamo al “sopralluogo”, che dovrebbe indicare l’ultimo atto prima di passare all’azione.

 

Il bello, o il brutto, a seconda dei punti di vista, è che questa visita arriva dopo tre anni che si parla dell’opera da realizzare. A dire la verità un altro sopralluogo ci fu un paio di anni fa ma poi non se ne seppe più nulla.

 

Da parte sua il Comune attende con ansia questo benedetto sopralluogo anche perché, secondo i tecnici, per realizzare questa piccola strada serviranno 40 giorni di lavoro. Non solo, il Comune si è detto anche pronto a ripiantare tutte le acacie che saranno tagliate, addirittura a raddoppiarle, in un’area poco distante. Basta che il “via libera” all’opera arrivi entro la settimana. Se così non fosse, però, si profilerebbe un nuovo scontro che porterebbe ad un’escalation preoccupante.

 

In sintesi: il Comune, per motivi di ordine pubblico, potrebbe decidere di optare per l’occupazione d’urgenza dell’area e realizzare l’opera, ma questo innescherebbe un contenzioso senza fine.

Speriamo che prevalga il buon senso così come è stato tra Comune e privati per realizzare uno stadio-modello in 24 mesi.

Il presidente del Frosinone calcio, Maurizio Stirpe, aspetta questa benedetta strada per completare le opere a servizio dell’impianto d’avanguardia. I tifosi chiedono più parcheggi e la strada libererebbe nuovi spazi.

E’ l’ora di decidere. Speriamo che non spuntino fuori altri tavoli ed altri sopralluoghi.

 

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