A destra come a sinistra in tanti stanno valutando le mosse da fare in vista delle comunali nel capoluogo. Da Riccardo Mastrangeli a Fabio Tagliaferri, da Antonio Scaccia a Carlo Gagliardi. Il silenzio di Gianfranco Pizzutelli. Mentre nel campo delle opposizioni Michele Marini, Stefano Pizzutelli, Christian Bellincampi e Frosinone Indipendente non hanno ancora sciolto le riserve.
Daniele Nardi
Mauro Vicano intenzionato ad andare avanti con la candidatura a sindaco. Sta lavorando a fari spenti: punta a una coalizione caratterizzata soprattutto da liste civiche
Alle comunali di Frosinone si giocherà una partita importante: tutti punteranno su liste civiche in grado di intercettare il voto trasversale, ma nessun partito può permettersi il lusso di perdere terreno.
Lo scenario L’esponente Dem: «Il centrosinistra deve organizzarsi». «Le elezioni comunali di Frosinone vanno preparate per tempo»
Se dovesse restare il limite del secondo mandato. Tutta la vecchia guardia resterebbe fuori e con loro c’è anche Luca Frusone. Nuovo braccio di ferro tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Giuseppe Conte già sulla graticola: deputati e senatori non si faranno mettere alla porta.
Nel centrodestra lo schema vincente del 2012 si è esaurito. E bisognerà tenere conto delle scelte di Fabio Tagliaferri, Antonio Scaccia e Gianfranco Pizzutelli. Nel Pd l’area di Pompeo non convergerà su Mauro Vicano. E c’è chi continua a pensare ad un ritorno in campo di Michele Marini.
A livello nazionale è in corso la madre di tutte le partite, quella tra Giuseppe Conte e Davide Casaleggio. Fondamentale il rapporto dei pentastellati con Rousseau. Nei territori la geografia è cambiata: Ilaria Fontana e Loreto Marcelli hanno scalato posizioni. Ma il problema resta quello dei consiglieri comunali. E a Frosinone Christian Bellincampi alle provinciali potrebbe candidarsi nella lista del vicepresidente.
Marco Mastronardi, Fabiana Scasseddu e Daniele Riggi, dopo aver formato un gruppo consiliare autonomi nel capoluogo, lavorano per una lista e un candidato a sindaco alle prossime elezioni. Non cedono alle sirene del centrosinistra e del Pd perché non vedono la discontinuità con le politiche dell’Amministrazione Ottaviani.
Le grandi manovre per le Provinciali di Frosinone. Ma un Decreto potrebbe spostare la data. Pd intenzionato a procedere con due liste civiche divise, senza simbolo. Alessandra
Sardellitti già in campo. Gianluca Quadrini cerca la conferma
Al Comune di Frosinone le opposizioni non hanno mai trovato una linea unitaria, eppure adesso, in vista delle elezioni in programma tra un anno, non si può prescindere dai gruppi consiliari in aula. E provare a raggiungere un’intesa.
Rimotivare tutte le truppe del Pd cittadino, recuperare il ruolo del Psi, ma anche provare ad ampliare la coalizione guardando all’interno dell’attuale consiglio comunale. E poi il valore aggiunto delle liste civiche. Solo così si potrà provare a riconquistare il capoluogo.
Riqualificazione dello Scalo e dell’area ex Permaflex, ma soprattutto la fermata della Tav. Sul piano amministrativo Nicola Ottaviani fa filotto. Sul piano politico le infinite fibrillazioni nella Lega, le porte sbattute e gli ingressi nel Carroccio. Ma anche le carte rimescolate nelle opposizioni. E la delega di vicesindaco che non ha più Antonio Scaccia.
Tutti si stanno preoccupando delle candidature a sindaco, ma in realtà bisognerà vedere quali coalizioni verranno costruite. Si tratta di una partita che si deciderà ai tempi supplementari. Perciò sarà importante costruire uno schieramento… diesel.
Il responsabile regionale della Lega allo scoperto: «Frosinone è un capoluogo e la coalizione dovrà esserne investita». Nei Dem patto di ferro tra Vicano e Pizzutelli. E Cristofari riflette sulla civica
La Lista per Frosinone riflette, il Polo Civico studia le alleanze. Novità
a sinistra. Mentre nel Partito Democratico strategie in silenzio
A Frosinone c’è fermento nel campo dei progressisti, l’iniziativa di Marco Mastronardi, Fabiana Scasseddu e Daniele Riggi lo conferma. Ma c’è anche Stefano Pizzutelli. Il circolo del Pd però prosegue in solitudine senza rendersi conto che in questo modo sarà impossibile vincere le elezioni comunali.
Da mesi a Frosinone l’unico argomento di discussione tra maggioranza e opposizioni è rappresentato dal modo in cui si celebra la seduta. A questo punto soltanto le candidature a sindaco possono dare una scossa.
A Fondi primo consiglio comunale dell’era Maschietto. Che nomina Mastrobattista presidente d’assise. E scatena le ire del ‘tradito’ Parisella. Fratelli d’Italia non lo vuole più in casa.
La mossa di Mauro Vicano fa scattare l’effetto domino. Nel centrodestra in diversi già in moto. E poi c’è l’altra… Sinistra
A Formia si consuma la rottura fra l’ex deputato forzista e il suo mentore Tallerini. Tutto mentre la sindaca Villa tiene la seconda assise dopo il flop di martedì. E si vede recapitare l’aut aut del duo Capraro- Di Nitto.