Enrico Letta

Letta tra la gente: «A Frosinone si fa la storia»

Nel Capoluogo ciociaro arriva, in anticipo, il segretario del Pd: passeggiata al centro, selfie coi cittadini, Aperitivo Dem al Bar Tucci e poi sul palco con il candidato sindaco Marzi. Anzi, «con Memmo, un grande amico». E poi la tenuta del Governo, il viaggio di Salvini in Russia, le Destre, il testimone ricevuto da Zingaretti. Non manca la Parabola finale. Non prima di Astorre su Marini: «Appoggio non scontato, se ‘a semo lavorata ‘nzomma»

Zingaretti, Letta, i 5 Stelle, la Nato e Frosinone

Nonostante il no dei pentastellati all’aumento delle spese militari il presidente della Regione Lazio continua a scommettere sull’alleanza con loro. Mentre Enrico Letta (che nei giorni scorsi è stato in corsa per il ruolo di segretario della Nato) ha qualche dubbio. Saranno importanti le Comunali, come per esempio a Frosinone

Il cuore oltre l’ostacolo: la lezione di Letta per Frosinone

Il segretario del Pd ha detto che l’Italia di più non può fare per l’Ucraina, ma questo non vuol dire disimpegnarsi, anzi. Una presa di posizione che il Partito dovrebbe tenere in considerazione, anche a Frosinone, dove c’è stata la “chiamata alle armi” di De Angelis.

Zingaretti-Letta, un anno per prendersi tutto

Dopo la vittoria della partita per il Quirinale il Governatore del Lazio ha fatto i complimenti al segretario Dem. Ora inizia la lunga marcia per approdare in parlamento e, nel caso di vittoria del centrosinistra, diventare ministro. Ma nel frattempo vuole blindare la successione alla Regione. E le sue mosse anticiperanno quelle nazionali. Ecco perché.

Tra D’Alema e Letta vietato dimenticare Zingaretti

La Ditta vuole rientrare nel Pd, ma il segretario nazionale critica “baffino di ferro” sull’analisi del renzismo come malattia. Però il dato di fatto è che è stata la vittoria di Nicola Zingaretti al congresso a rimettere i Democrat nel solco della sinistra sociale. Ecco perché il presidente della Regione Lazio giocherà ancora e sempre da protagonista nel confronto interno

Tajani allarmato da Letta. Ma può decidere solo Renzi. Con Toti.

Il segretario del Pd minaccia le urne nel caso di elezione di Berlusconi al Colle. Il numero due di Forza Italia risponde a brutto muso. Soltanto il leader di Italia Viva può essere decisivo. Ma il nome lo indicherebbe lui. Che intanto ha già iniziato le manovre di aggregazione con Toti. Verso la nascita del nuovo Centro

Quel monito di Decaro che piace a Pompeo e preoccupa Letta

Il presidente dell’Anci sottolinea il ruolo degli amministratori locali proprio nel momento in cui il segretario nazionale attende il risultato di Roma e Torino per parlare di “trionfo”. Una posizione, quella di Decaro, largamente condivisa dal presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo.

Letta avverte il Pd. “Non facciamo i fighetti”

Il segretario sa che a Roma la partita è apertissima e senza una vittoria in Campidoglio non potrà dare le carte sull’elezione del presidente della Repubblica e sulla data delle politiche. Per questo predica umiltà e continua a duellare con Giorgia Meloni.

Pd, il bivio di Letta e il ruolo di Zingaretti

Dal palco della Festa dell’Unità di Bologna il segretario invita i Cinque Stelle a decidere da che parte stare. E forse pensa ad un congresso anticipato. Ma sull’alleanza con i pentastellati Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini e Bruno Astorre hanno idee diverse. E c’è un modello Lazio. Che potrebbe pesare non poco nella logica delle convergenze parallele.

Il rischiatutto di Letta e le strategie di Zingaretti

Nel Pd si valuta cosa potrebbe succedere se il segretario dovesse perdere le suppletive a Siena. L’ipotesi è una sfida per la segreteria tra Pinotti (Franceschini) e Bonaccini (Guerini). Ma la data naturale del congresso è il 2023 e il Governatore del Lazio intende farla rispettare. Trame, retroscena e ruolo delle correnti.

Ora Zingaretti blinda perfino Draghi. Più di Letta

Il presidente della Regione Lazio: “L’obiettivo strategico non può essere indebolire il Governo”. E adesso si prepara a fronteggiare l’ondata della variante Delta nel Lazio. Ma è lo scenario “politico” quello che allarma avversari e soprattutto alleati