La guerra santa nella quale Anagni rischia di arrotolarsi ancora una volta. Il progetto Blossom Avenue. Dove non ci sono una ragione ed un torto tra chi lo vuole e chi è scettico. Al momento ci sono due ragioni. Che hanno la necessità di convivere. Se si vuole tornare a far crescere la città
Blossom Avenue
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Il Consiglio comunale dal doppio volto ad Anagni. Nasce il Gruppo di Forza Italia. E riequilibra FdI. Il progetto del Polo Logistico diventa scontro di religione. Ma incassa il via libera
In Consiglio la Valutazione Ambientale Strategica per il progetto che punta a riqualificare un’intera area di Anagni. E rilanciare l’economia dell’intero territorio. In ballo 1000 posti. Ma c’è chi dice no
Angelilli: «La Zes non fa per il Lazio, affatto in ritardo nello sviluppo». Inizia la “sprovincializzazione”, d’altro canto “romanizzazione”, del Consorzio di Trequattrini: «Completiamo la regione, non esistono confini». Si arriverà fino ai Porti. Gli Urbanisti da Milano: «Mai condizioni ottimali per l’Apea come in Ciociaria». Ad Anagni un’Area produttiva ecologicamente attrezzata: un Parco logistico in cui lavorare ma anche vivere. Delle Cese: «È la “Fabbrica del bello” di De Angelis, ma l’innovazione corre più veloce della legge».
Il Consiglio comunale di Anagni ha approvato la realizzazione di un polo logistico da 140.000 metri quadrati, con un investimento di oltre 60 milioni di euro che potrebbe creare almeno 800 posti di lavoro. Il progetto, presentato da Blossom Avenue, include sviluppo sostenibile, miglioramenti infrastrutturali e spazi verdi. Solo Santovincenzo non vota a favore: si è astenuto.