Il Consiglio dice si alla rivoluzione Blossom Avenue

Il Consiglio comunale di Anagni ha approvato la realizzazione di un polo logistico da 140.000 metri quadrati, con un investimento di oltre 60 milioni di euro che potrebbe creare almeno 800 posti di lavoro. Il progetto, presentato da Blossom Avenue, include sviluppo sostenibile, miglioramenti infrastrutturali e spazi verdi. Solo Santovincenzo non vota a favore: si è astenuto.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un consiglio comunale quasi tutto compatto. Ha approvato la variante urbanistica che permetterà, salvo imprevisti di carattere burocratico, di avere entro la fine del prossimo anno un polo logistico da 140.000 metri quadrati nella zona di San Bartolomeo, alla periferia di Anagni.

Un investimento da oltre 60 milioni di euro che consentirà, secondo le prime stime, di dare lavoro ad almeno 800 persone. Ed è il numero ipotizzato solo facendo riferimento a quanti saranno direttamente assunti nella struttura. Un numero che potrebbe, secondo le previsioni fatte durante il Consiglio comunale, arrivare addirittura al raddoppio, se si considera anche l’indotto. (Leggi qui: Blossom Avenue porta Anagni nella logistica del futuro).

Non solo logistica

Oltre all’aspetto economico, va poi considerata anche la questione sociale ed ambientale. Il progetto, se tutto andrà come deve, sarà il punto di partenza per la valorizzazione di una zona, quella di San Bartolomeo, che è stata nel corso degli anni particolarmente bistrattata, quando non penalizzata, soprattutto dal punto di vista ambientale.

Di tutto questo si è parlato nel corso del Consiglio comunale che, ad Anagni appunto, ha visto la partecipazione dei referenti del gruppo Blossom Avenue. Ovvero di un gruppo di architetti che da anni ha fatto dell’architettura green e sostenibile la cifra dei propri progetti.

Complessivamente, il piano che è stato presentato dal gruppo arriverà a interessare circa 400.000 metri quadrati. Poco più di un terzo, 140.000 metri quadrati verranno destinati effettivamente ai capannoni per stoccare e movimentare la merce: altri 100.000 metri quadrati saranno invece destinati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico; il resto sarà destinato ad uno spazio verde. Nel progetto sono comprese, come è stato illustrato nel corso del consiglio comunale, diverse opere di compensazione. Tra queste, la realizzazione di strade per favorire il collegamento con la Casilina e con la stazione ferroviaria; un impianto di videosorveglianza; un centro polifunzionale per i cittadini della contrada.

Entusiasmo trasversale

L’Hub Logistico di Maddaloni progettato da Blossom Avenue nel 2023

Una prospettiva che ha visto compatto quasi tutto il consiglio comunale. Guglielmo Vecchi di Idea Anagni ha parlato di un “investimento importante per la città”. Luigi Pietrucci di Cuori Anagnini, ha fatto riferimento alla “città che riparte dopo una stagione di depressione”; anche Alessandro Cardinali di Fratelli d’Italia ha parlato di un momento importante per la città. D’accordo con la maggioranza targata Natalia anche due dei tre esponenti dell’opposizione, Danilo Tuffi e Giuseppe De Luca.

L’unica voce fuori dal coro è stata quella di Luca Santovincenzo. Che, pur avendo manifestato interesse per il progetto, aveva chiesto di poter posticipare l’approvazione, rimandando il tutto ad una ulteriore convocazione di una commissione Urbanistica da tenersi in forma allargata per permettere una più ampia partecipazione della cittadinanza coinvolta. Una richiesta che non è stata presa in considerazione dal Consiglio comunale, generando la conseguente astensione del consigliere.

Le due valutazioni

A margine del dibattito che poche ore fa ha visto l’approvazione del progetto da parte della maggioranza (anche se ovviamente adesso la palla passa al governo regionale, prima dell’eventuale ritorno ad Anagni per l’approvazione definitiva), su quello che è accaduto possono essere fatte almeno due valutazioni. La prima, di carattere socio-economico; la seconda invece squisitamente politica.

Per quanto riguarda il primo aspetto, il progetto, almeno stando a quanto è stato illustrato, rappresenterebbe una svolta rispetto alla stagione dell’industrializzazione selvaggia che ha segnato gli ultimi decenni. In questo senso, l’idea del polo logistico promette di essere dare il via ad una sorta di industria 3.0, che metterebbe insieme sviluppo e sostenibilità ambientale. Un binomio non da poco in una zona come San Bartolomeo particolarmente vessata da questo punto di vista. Infatti proprio su questo hanno puntato tecnici ed amministratori; sulla possibilità di mettere assieme sviluppo e rispetto dell’ambiente.

Del resto, come detto, anche la minoranza, al di là di alcune richieste di informazioni ulteriori, di fatto non si è opposta al progetto. Accettandone implicitamente i presupposti.

L’asensione di Santovincenzo

Il progetto Blossom Avenue di Olcese

E qui arriva anche la valutazione politica. Il voto di astensione dell’esponente di LiberAnagni Luca Santovincenzo, in un contesto in cui gli altri due dell’opposizione, Tuffi e De Luca, hanno invece votato a favore, sottolinea ancora una volta l’evidente spaccatura all’interno di una minoranza già ampiamente deprivata dopo l’approdo di Cardinali, Versi e Beccidelli in maggioranza.

Con l’astensione di Santovincenzo nel voto per il progetto diventa quindi ancora più evidente la frattura all’interno del gruppo della minoranza. Non si tratta ovviamente di dire che Santovincenzo ha fatto bene, mentre De Luca e Tuffi hanno fatto male o viceversa. Si tratta solo di certificare che, una volta di più, una minoranza spaccata finisce per spianare la strada all’azione amministrativa del sindaco.