Le scintille al Tavolo del lavoro riunito in Provincia. Le responsabilità che tutti cercano di evitare. Il pd si riscopre forza di opposizione. Ed il M5S va in affanno. L’inutile lettera e l’utile sostanza del Sindacato. Chi vince e chi perde davvero
Luca Frusone
Qui trovi tutti i nostri ultimi articoli su Luca Frusone o puoi effettuare una ricerca sul sito per Luca Frusone.
Il presidente della Provincia Antonio Pompeo li “chiama” su temi come lo sviluppo e il rifinanziamento della mobilità in deroga, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani li coinvolge sui bandi per la riqualificazione delle periferie. In realtà senatori, deputati e consiglieri regionali della provincia di Frosinone dovrebbero agire motu proprio. Territorio alla deriva.
Prima Assemblea Provinciale per il M5S. Ma senza diretta streaming ed a porte chiuse, soprattutto ai giornalisti. Assenze di lusso. E tanti malumori. Ai Deputati è stata rimproverata la scarsa presenza sul territorio. E di non rapportarsi con la base. Nessuna decisione. Ed un generico: “Ci riconvochiamo”
A Fiuggi, Silvio Berlusconi annuncia che per aderire alla nuova Forza Italia basterà un clic. Un errore madornale. Perché è un corsa al ribasso nella qualità del progetto politico. Al punto anche anche il M5S ha rivisto le sue cliccarie
Surclassati e ipnotizzati dalla Lega di Matteo Salvini. Dopo l’arrivo al governo come primo partito sono iniziate le dolenti note. Finora non hanno portato a casa nulla del programma elettorale e oscillano tra le posizioni di Di Maio e Di Battista nel silenzio di Beppe Grillo. E il mancato radicamento sul territorio (vedi anche la Ciociaria) fa il resto
La scuola dimenticata da una politica a consumo: che non si preoccupa di ciò che accadrà tra qualche anno. C’è un legame da recuperare con il territorio. Perché non è vero che i giovani siano interessati a nulla. E meno ancora alla politica
Il presidente della Provincia prepara la conferma restando nella trincea del territorio. Mentre i parlamentari e i consiglieri regionali, con le loro assenze, gli regalano ancora di più la scena. Sul tema del lavoro e della mobilità in deroga non si può scherzare
Su 5 deputati, 2 senatori, 4 consiglieri regionali, solo in 2 (Ruspandini e Rufa) si sono presentati al tavolo convocato in Provincia dal presidente Antonio Pompeo per discutere degli ammortizzatori sociali in scadenza. Il documento per Governo e Regione.
Gli scenari stanno cambiando, come ha capito in anticipo il direttore de Il Fatto Marco Travaglio. In Ciociaria l’asse tra De Angelis e Abbruzzese è solidissimo. Semmai sarebbe interessante vedere l’alleanza tra Frusone e Buschini. Mentre Ruspandini dovrebbe guardare a Rufa
Il presidente della Provincia fissa un summit con gli eletti sul tema della mobilità in deroga. Ma in questo modo Cinque Stelle e Lega devono dimostrare di poter raggiungere qualche risultato sul territorio.
Rispetto al 2017 le differenze sono notevoli: niente siccità e nuovo piano tariffario del servizi idrico. I rifiuti di Roma possono portare un abbassamento della tariffa per i ciociari. E in parlamento non ci sono più Scalia, Spilabotte e Pilozzi ma le truppe pentaleghiste. Resiste Nicola Zingaretti, che si appresta a sfidare Matteo Renzi, un altro immortale. Ma alla rovescia.
La restaurazione negli enti intermedi si è compiuta: De Angelis e Abbruzzese al timone, archiviata la stagione degli imprenditori. Il ruolo delle associazioni di categoria e l’assenza di un’inversione di tendenza da parte di Cinque Stelle, Lega e Fratelli d’Italia. In Ciociaria nulla di nuovo sotto il sole
Ci sono un paio di elementi sui quali meditare prima di festeggiare la nomina del fiuggino Battisti al vertice delle Ferrovie. È sempre stato contrario all’utilizzo della linea Tav per trasportare i pendolari, abbattendo a 37 minuti i tempi di percorrenza da Frosinone a Roma.
I dati elaborati da Openpolis monitorano l’attività dei deputati e dei senatori quasi in tempo reale. Alla Camera Ilaria Fontana ha il 100% di partecipazione alle votazioni elettroniche, Luca Frusone il 64,25%
Le elezioni di marzo hanno bocciato una classe dirigente. Sostituendola con una nuova. Alla quale ora la mancanza di radici sul territorio sta creando problemi di ‘trasmissione’ delle esigenze. Come il caso di Vertenza Frusinate in queste ore sta dimostrando
La rivoluzione incompiuta di Lega e Movimento 5 Stelle. Perché è destinata a non produrre risultati se non viene subito cambiata la strategia.
Chiacchiere e fumo negli occhi. Abbiamo 11 persone a rappresentarci, elette in Partiti che vanno dalla Lega al Pd passando per M5S, FdI e Forza Italia. Nessuno sta muovendo un dito per il territorio. Non sui grandi temi. Solo interrogazioni ed ordini del Giorno
I Partiti di oggi non scelgono i loro dirigenti attraverso i congressi. Preferiscono fare il pieno di Like su Facebook. Che però non sono voti, non è consenso strutturato. Per informazioni domandare all’ex presidente della Provincia Patrizi. Una scelta che azzera il concetto stesso di Partito
Il ruolo di Fico all’interno del M5S. Possibile canale di collegamento con i Dem in caso di ribaltone nel Governo con la Lega. Ma in provincia di Frosinone nessuno dei pentastellati sta nelle file di Fico.
Tutti allineati, nessun distinguo, mai una precisazione: i nuovi parlamentari della provincia di Frosinone non sbagliano una mossa. Perché restano allineati e coperti. Ed evitano così di essere impallinati. Innanzitutto dal fuoco amico