La Lega si prepara a mettere fine al lungo periodo di commissariamento a Latina. Claudio Durigon annuncia il congresso provinciale entro la fine dell’anno
Gianfranco Rufa
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I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire, attraverso di loro e quanto hanno fatto, cosa ci attende nella giornata di martedì 23 agosto 2022.
Vorrebbero tornare in Parlamento. Ma i collegi ora non ci sono più. Sono stati tagliati. La situazione degli uscenti
Nel Parco centrale di Frosinone l’incontro-confronto organizzato da Nicola Ottaviani, sindaco uscente e coordinatore provinciale della Lega. Ma non c’era solo il Gotha della Lega: pure Azione con l’avvocato Sardellitti. E, soprattutto, i vertici di Sezione e Camera Penale frusinate e Ordine degli Avvocati di Cassino. Per dire “Le ragioni del Sì, del No e dell’Astensione”
La Lega sparisce da Gaeta. Il Direttivo si è dimesso in massa. Nei giorni scorsi si era sospeso in attesa di un chiarimento politico che non è arrivato. Rottura con Durigon – Rufa. Cosa accade ora
Cosa c’è dietro allo scontro culminato con l’autosospensione del gruppo dirigente della Lega di Gaeta. È l’assalto finale tra due realtà troppo diverse che non si sono mai amalgamate.
I parlamentari eletti nel territorio, che da oggi votano per scegliere il presidente della Repubblica, a Frosinone non stanno toccando palla. Nel 2014 Francesco Scalia portò Antonio Pompeo alla presidenza della Provincia. Oggi non si vede chi potrebbe fare una simile operazione.
Mitrano punta i piedi e detta le regole alla Lega. Che tra qualche ora annuncerà la decisione di non appoggiare la candidatura di Cristian Leccese. Che con un video ha mollato gli ormeggi e iniziato la campagna elettorale per diventare sindaco di Gaeta
Prova di forza del coordinatore provinciale Nicola Ottaviani nella composizione a 12. Ma ora si apre la fase della caccia al voto ponderato, fondamentale anche per le candidature a Camera, Senato e Regione. Perciò è intervenuto Claudio Durigon
La Lega concede tre settimane a Forza Italia per convocare un tavolo ed avviare le trattative per scegliere il candidato sindaco unitario. Cosmo Mitrano non ha nessuna fretta. Le prossime Comunali sa che può vincerle anche con l’attuale formula
Nicola Ottaviani nel mirino dei parlamentari locali. Da Papaevangeliu a Forte, da Palombo alla stessa Gerardi: storia di un ruolo politico che più precario non si può. Con una sola eccezione (all’inizio): Umberto Fusco.
Il pranzo riservato al Maxilà di Roma. Al tavolo due deputati e due senatori. Critiche alle decisioni prese a Frosinone per le elezioni. Ipotizzata la convocazione del Direttivo per indire un Congresso. Accuse a Ottaviani
Grande attesa per i risultati elettorali di stasera. Ma i leader provinciali dei Partiti hanno una certezza: resteranno tutti al loro posto. Al massimo cambierà qualche equilibrio interno.
Si è aperta la resa dei conti nella Lega. E dopo le comunali lo scontro tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti salirà di tono. In provincia di Frosinone dovrebbero essere schierati tutti con Matteo Salvini. Ma prevalgono tatticismi e silenzi
In Ciociaria come a livello nazionale: accordi last minute che spesso producono candidati deboli. I paradossi di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma se si vince ad Alatri e Sora allora cambia tutto.
La sindrome da Torre di Babele della coalizione nasce dalle elezioni del 2018: soltanto Ruspandini e Gerardi sono di questo territorio. Durigon e Zicchieri sono espressione della provincia di Latina, mentre Rufa ha staccato il biglietto a Viterbo. La sconfitta di Abbruzzese ha innescato una resa dei conti lunghissima. Il crollo di Forza Italia ha aperto un vuoto che nessuno riesce ad occupare. E andrà sempre peggio.
Gli uomini forti sono Alberto La Rocca, Enzo Di Stefano, Lino Caschera, Ernesto e Walter Tersigni. Nei Partiti nessuno governa più nulla. In questo clima trionfa il gioco a sfasciare. Mario Abbruzzese è stato messo nel mirino da Massimo Ruspandini e Claudio Fazzone. Infine Nicola Ottaviani vuole “azzerare” Pasquale Ciacciarelli. E viceversa.
Indipendentemente da come finirà a Sora, il quadro è delineato: la coalizione non esiste. I Fratelli d’Italia sono fortissimi ma isolati, Mario Abbruzzese (Coraggio Italia) tratta su tavoli diversi senza confini, Forza Italia ha bisogno di un uomo solo al comando e non dell’attacco a tre punte. Nella Lega Claudio Durigon di tutto aveva bisogno meno che di ulteriori grane. O Nicola Ottaviani prende in mano la situazione adesso, oppure il Carroccio locale rischia la balcanizzazione.
La ‘contro – cena’ leghista di Pontecorvo. Organizzata da Zicchieri e Gerardi (con Carnevale) per rispondere a quella di Ciacciarelli. Non una guerra. Ma una conta dei tovaglioli. Per capire chi sta con chi e contare le forze in vista delle elezioni. Il grande assente Ottaviani. Ad entrambe
La Battisti (Pd) e Ciacciarelli (Lega) sono i politici locali sulla cresta dell’onda. Entrambi consiglieri regionali, hanno la possibilità di determinare candidature ed equilibri nei rispettivi Partiti. E lo stanno dimostrando sul campo. E alla Pisana hanno entrambi margini di crescita ulteriori.