Antonio Guerriero, Procuratore Capo di Frosinone, va in pensione con “Il Sapore dell’ingiustizia”: un libro dal retrogusto amaro. Magistrato da 44 anni, metà passati sotto scorta, è «vivo per miracolo». Indica due fardelli: Criminalità e Burocrazia. Chiede una Riforma: «Magistratura e Politica devono costruirla insieme, senza contrasti». Autonomia e indipendenza? «Non privilegio, ma precondizione affinché ci sia Giustizia per tutti».
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La differenza tra garantismo opportunista e di bottega e garantismo in purezza. Con il caso Quadrini che dovrebbe ricordarcela
Nei giorni del report di Antigone lo scenario è quello peggiore: sucidi, superlavoro degli agenti e condizioni insostenibili. Serve una soluzione-terapia che non sia solo una diagnosi. A Frosinone mancava pure la Tachipirina