Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Molte volte indossiamo una maschera. E ci convinciamo di essere il personaggio che recitiamo. Poi ci troviamo di fronte alla realtà. E continuiamo a mentire. Anche a noi stessi
La ‘psicologia del profondo’ è quella scienza sulla base della quale si costruiscono le domande che ci fanno quando ci telefonano a casa e ci sottoponiamo ai sondaggi. Servono scienziati per elaborarli perché siamo complessi: al punto che diciamo bugie a noi stessi, senza nemmeno saperlo.
Noi rispondiamo alle domande dei sondaggi non per come siamo: ma per come vorremmo essere. Ecco perché servono specialisti per mettere a punto i quesiti e poi interpretare le risposte.
L’esempio concreto: in questa edizione sono entrate nella casa del Grande Fratello Vip figure che hanno fatto della lotta per i diritti e contro il bullismo la loro bandiera. Ma poi, quando si sono trovate di fronte al fatto concreto… hanno risposto per come sono e non per come avrebbero voluto essere.
La realtà è passata per squalifiche, televoti con espulsione, uscite volontarie.
La realtà e l’immaginazione
La realtà è cosa diversa dall’immaginazione. Spesso non sai nemmeno come reagire. E allora parti d’istinto. Come invece ha fatto oggi Simona: mamma di una bambina, autista dell’Atac. Dallo specchietto ha notato insulti, risatine, spintoni: parole e gesti violenti di alcuni ragazzini su un altro passeggero a bordo; cose che accadono. Ma che hanno un confine.
Simona ha capito che non era un gioco. Non ha mentito a se stessa. Ha avuto la chiara percezione che lo stessero bullizzando. Nessuno si muove. Lo fa lei. Ferma il mezzo, lascia il posto di guida, si avvicina ai ragazzi. Tranquillizza quello che era stato messo in mezzo. Lo porta con se in cabina. E lo fa chiamare a casa: per essere sicura che vengano a prenderlo al capolinea e nessuno lì faccia ripartire il gioco.
Simona non ha detto di essere contro il bullismo. Lo ha fatto. Non ha mentito a se stessa dicendo ‘sono ragazzi’. Ha agito. È quello che dovremmo fare tutti. Ma in tanti si accontentano di dire. A differenza di Simona.