Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia avverte gli alleati della Lega e di Forza Italia: è necessario ripartire dalle esperienze delle 14 regioni governate insieme e dai Comuni che andranno al voto a giugno. Tra i quali Frosinone
Francesco Lollobrigida
Come si legge l’intervento del numero due di Fratelli d’Italia. Riporta il Partito nel centrodestra a Frosinone e poche ore dopo il sindaco e coordinatore provinciale della Lega annuncia la data delle primarie. Che Tagliaferri ora è legittimato a far saltare: se il 27 febbraio riuscirà a portare un candidato unitario che le renderà inutili
Con l’elezione di Mario Draghi al Quirinale si metterebbe in moto un effetto domino che porterebbe alle elezioni anticipate in Parlamento ma pure alla Regione. Il centrodestra stavolta non può ridursi all’ultimo istante utile. Volata finale tra i big di Fratelli d’Italia e Lega. Ma attenzione a Chiara Colosimo.
Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia è stato abilissimo a spostare il tiro sul Governo sulla vicenda dello scioglimento di Forza Nuova. Lunedì, finito il ballottaggio a Roma, dovrà decidere in fretta se candidarsi o no alla presidenza della Regione Lazio. Intanto nel capoluogo ciociaro potrebbe esplodere il caso Fabio Tagliaferri. Tutti nodi che solo Lollobrigida può sciogliere.
Il Capogruppo FdI a Montecitorio: “I numeri veri diranno chi ha ragione”. “Michetti? Scelta di competenza. La rifarei”. All’opposizione senza rammarico: “Mai con chi ha messo in ginocchio il Paese”
Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia è attivissimo nelle province di Frosinone e Latina. Ha indubbiamente una dimensione nazionale, che potrebbe ulteriormente crescere. Ma anche le sue ultime esternazioni sull’attacco hacker lasciano intendere che la candidatura alla presidenza della Regione Lazio rimane un’ipotesi concreta. Ecco perché.
Dalla corsa al Campidoglio alla scissione dei Cinque Stelle: tutti gli elementi che influiranno in maniera decisiva sulle candidature alla presidenza della Regione. Uno scenario difficile da pronosticare.
Un post su Fb a sostegno della rielezione di Trump finisce nella black list di Facebook e scatena un putiferio. Perché ad essere bannato è il capogruppo di FdI a Montecitorio. Che non ci sta, denuncia l’accaduto e promette battaglie politiche e legali.
Il documento contabile passa senza problemi. Ma le opposizioni non sembrano porsi il problema che tra poco più di un anno si vota. Il nome più forte per la presidenza della Regione resta quello di Francesco Lollobrigida, ma in ogni caso l’alleanza va costruita. Nel centrosinistra ci sono i magnifici 4 candidati alla successione
Ancora una volta le comunali diventano anche un banco di prova per misurare l’operato dei big locali. La posta in palio della Lega passa pure per Roma, mentre in Forza Italia è Claudio Fazzone a giocarsi molto. In Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida attende cifre e percentuali. Nel Pd la partita è doppia: la linea Maginot di Alatri e la scommessa di Sora.
I ritardi nella scelta del candidato sindaco della Capitale sono dovuti al fatto che per Giorgia Meloni e Matteo Salvini è più importante intestarsi la designazione alla Regione. In campo Francesco Lollobrigida e Claudio Durigon. Ma il rischio è che gli elettori del centrodestra possano guardare a Carlo Calenda.
Nel centrodestra la scelta più forte sarebbe quella di Giorgia Meloni, che però si è sfilata. Come Fabio Rampelli e Francesco Lollobrigida. Nella Lega Giulia Bongiorno ha perso slancio, il Pd ha incassato il no di Enrico Letta e il silenzio di David Sassoli. Così resta soltanto Virginia Raggi.
Nomi pesantissimi per le candidature a sindaco di Roma. Il presidente del Parlamento europeo metterebbe d’accordo il Pd. Il presidente della Lazio convince il centrodestra. Intanto per la Regione Fratelli d’Italia potrebbe lanciare Francesco Lollobrigida.
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