Il sindaco non crede al tentativo di Fabio Tagliaferri per trovare una sintesi. Insomma, il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia va avanti. In ogni caso bisognerà anche capire cosa faranno tutti i protagonisti, che obiettivamente finora non hanno mai dato la sensazione di poter trovare una soluzione condivisa
Nicola Ottaviani
La revoca dell’assessore Fabio Tagliaferri ha sancito lo strappo tra il coordinatore provinciale della Lega (sindaco di Frosinone) e i vertici politici di Fratelli d’Italia. Ora si tratta di capire come si arriverà alle elezioni comunali. Ma c’è anche il tema delle future scelte del Polo Civico
La situazione del centrodestra al Comune capoluogo è potenzialmente esplosiva. Il sindaco dovrà fronteggiare Fratelli d’Italia come responsabile provinciale della Lega. Momento delicato. Finora i livelli superiori del partito non sono intervenuti, ma dipenderà da come andrà a finire.
Il dibattito Nelle prossime ore probabile faccia a faccia sull’assessorato Sul tavolo le deleghe ai lavori pubblici ma pure le prossime elezioni
Clamorosa indiscrezione sulle grandi manovre in corso Sul tavolo pure le dimissioni di massa: ma bisogna toccare quota 17
Il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega non intende pregare più nessuno nel centrodestra. Nel capoluogo la partita si deciderà al secondo turno e lui ha già scelto lo “zoccolo duro” sul quale puntare. Favorito in questo momento da un Pd sotto choc. Poi punterà a Montecitorio, a meno che alla Regione Lazio…
Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Se al sindaco Ottaviani sfugge troppo in alto il mirino
Perché il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega si sta interessando alla gestione della pandemia anche dal punto di vista sanitario. Senza un raffreddamento dei contagi impossibile pensare ad un rilancio dell’economia.
Il sindaco di Frosinone vuole plasmare il centrodestra del futuro a sua immagine. L’ex manager della Asl, favoritissimo per la candidatura nel centrosinistra, sta costruendo un’ampia coalizione civica. Affidandosi a De Angelis. I malumori? Nessuno dei due li prende sul serio.
Il coordinatore provinciale della Lega a FdI: «Per governare occorre la maggioranza, non basta il 49%». La stoccata: «Le primarie sicuramente meglio delle votazioni pentastellate su Rousseau»
L’asso nella manica di Base Riformista si chiama Alessandra Sardellitti. Si valuta la possibilità di schierarla alle prossime Primarie per individuare il candidato sindaco. Resta il nodo Cristofari: “La mia porta è sempre spalancata, sarò il primo a favorire l’unificazione”. ma c’è quello sgarbo di 5 anni fa.
La sede comunale nel palazzo che ha ospitato Bankitalia è l’ultimo tassello di un programma costruito nei dettagli. Il sindaco di Frosinone vuole continuare ad avere un ruolo nel capoluogo e non soltanto come parlamentare.
La svolta della Lega in provincia di Frosinone. Nicola Ottaviani nominato Coordinatore provinciale. Segnale politico chiaro: ai moderati ed al mondo del Centro. La squadra di governo. Gli indizi sulle candidature
Cosa c’è dietro la presa di posizione del sindaco di Frosinone sul paventato rischio di chiusura della Scuola del Moscardini. Il ruolo di Viterbo, l’iniziativa di Fusco, la posizione delle minoranze e l’attacco al Governo. Il tutto con vista su… Montecitorio.
Il sindaco di Frosinone ambisce ad una candidatura alla Camera o al Senato, ma con 345 seggi in meno gli spazi si restringerebbero per tutti. Il ruolo di Zicchieri e Durigon, le prospettive di Gerardi e Rufa. Ma anche l’eventuale sorpresa per Maria Veronica Rossi. Ottaviani però non è uno che lascia correre.
Il sindaco non si fida dei partiti e nei prossimi due anni cercherà di costruire le condizioni per una conferma del centrodestra. Ma sarà il suo centrodestra.
In consiglio comunale non gli è mai mancata una maggioranza granitica, specialmente sui grandi temi. Nei prossimi due anni,però, il sindaco dovrà decidere chi e come può garantire continuità amministrativa. La rosa dei papabili è folta, ma l’elemento più importante è l’unità, per nulla scontata.
La coalizione in realtà non si confronta, decide di volta in volta senza una strategia globale. Prima o poi si arriverà a discutere del da farsi a Frosinone, dove però il sindaco è abituato ad anticipare i tempi. E proprio questo rappresenta una variabile da non sottovalutare.
Fino a poche settimane fa il sindaco di Frosinone era il più alto in grado del Carroccio nel territorio. Poi l’adesione del consigliere regionale ha cambiato la situazione. E quando ci saranno le candidature a politiche e regionali non sarà facile trovare tutti gli equilibri. Dovrà pensarci Francesca Gerardi. Alla quale però…
In consiglio comunale nessuno osa contrastare il sindaco. Domenico Fagiolo e Carlo Gagliardi (Lega) sono scesi dalle barricate, perfino Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) è in pausa di riflessione. L’unico che contrasta il primo cittadino è Vincenzo Savo, ma non basta.