Pierferdinando Casini

Nuovo premier o elezioni: tutte le opzioni di Zingaretti

Il segretario del Pd sa che da adesso in poi a dare le carte sarà soprattutto lui. Giuseppe Conte proverà ad arrivare alla maggioranza, ma se non dovesse farcela sono pronti Dario Franceschini e Pierferdinando Casini. Nessuno dei due dispiacerebbe al leader dei Democrat. Che non esclude nemmeno le urne.

Responsabili, il Pd non può limitarsi a sopravvivere

Si va verso la conta in aula, ma Nicola Zingaretti non può snaturare un partito che per decenni ha attaccato Berlusconi per aver avuto il voto di Razzi e Scilipoti. Ma chi sono i costruttori? Da Sandra Mastella all’Udc, passando per Riccardo Nencini. Intanto Pierferdinando Casini ricorda l’esempio di Aldo Moro.

Renzi-Zingaretti, volano gli stracci. Una “guerra” mai vista

Il leader di Italia Viva attacca il segretario del Pd, che risponde a muso duro: “Mai un Governissimo con i sovranisti di Meloni e Salvini”. Intanto si profilano altri scenari: uno porta Marta Cartabia premier, l’altro a Pierferdinando Casini.

Frosinone, la variabile delle alleanze centriste

A livello nazionale nasce Italia al Centro, su iniziativa di Matteo Renzi e Giovanni Toti. L’idea è quella di liste civiche unitarie alle amministrative. Chi sosterranno: Ottaviani o Vicano? Poi c’è il patto federativo tra Azione e +Europa, che nel capoluogo sta con Schietroma. Tante situazioni da risolvere

Centristi di tutto il mondo unitevi

Le prospettive dopo l’elezione del Capo dello Stato. Per Bruno Tabacci l’ipotesi di Silvio Berlusconi non ha i voti. Per Gaetano Quagliariello è una priorità anche una nuova legge elettorale. Comunque vada l’area liberale appare al tramonto e quel vuoto può essere occupato da un Centro rinnovato. Se poi al Colle dovessero salire Casini o Amato…

Tajani allarmato da Letta. Ma può decidere solo Renzi. Con Toti.

Il segretario del Pd minaccia le urne nel caso di elezione di Berlusconi al Colle. Il numero due di Forza Italia risponde a brutto muso. Soltanto il leader di Italia Viva può essere decisivo. Ma il nome lo indicherebbe lui. Che intanto ha già iniziato le manovre di aggregazione con Toti. Verso la nascita del nuovo Centro

Provincia, il “centro” scomparso e il rebus presidenza

Antonio Pompeo dovrà assegnare le deleghe ai consiglieri in attesa che venga reintrodotta la Giunta. Ma intanto la disfatta di Forza Italia apre una voragine che in realtà nessuno può davvero riempire. Nemmeno la Lega di Ottaviani.

Da Draghi a Berlusconi. Ma attenti alle strategie di Renzi

E’ di queste ora la notizia di un possibile faccia a faccia tra l’ex rottamatore e il fondatore di Forza Italia. Sotto i buoni uffici di Gianni Letta. Ma in realtà Matteo Renzi ha in mente una strategia chiarissima: se si dovesse arrivare alla quarta votazione, allora lui proverebbe a far passare Casini. Ecco perché.