Pierferdinando Casini

Pierferdy, il mostro sacro dei democristiani non pentiti

Il nome di Casini è in corsa per il Quirinale e potrebbe essere la grande sorpresa. In Ciociaria è molto conosciuto, anche per il lungo e solido rapporto con Anna Teresa Formisano. In Parlamento è dal 1983 e si muove, come ha scritto il Corriere della Sera, come un vietcong nella giungla vietnamita. Cosa può cambiare anche nella prospettiva della legge elettorale.

Astorre, il fuoriclasse democristiano del Pd

La vittoria di Roma, il trionfo di Latina e molto altro: il senatore esalta il modello Lazio all’interno del Pd lettiano. Ha capito prima di tutti che Gualtieri poteva essere l’anello di congiunzione e adesso si prepara anche a stabilire le strategie del futuro. Insieme a Letta, Franceschini e Zingaretti.

Ballottaggi senza big, Ciociaria marginale

Nessun leader politico nazionale e regionale si è visto per il secondo turno di Alatri e Sora. Sicuramente per scelte strategiche dei capi politici locali, ma è uno scenario che la provincia di Frosinone pagherà quando si dovranno definire le candidature a Camera e Senato.

Campidoglio con vista Quirinale. E Palazzo Chigi

Se i Democrat vincono le amministrative e il segretario sbarca in Parlamento, si apre una fase nuova. Con Enrico Letta che potrebbe provare a cambiare radicalmente l’impostazione del Partito. Ma c’è un problema. A Roma è in campo il modello di Nicola Zingaretti. Che non è proprio la stessa cosa. E la Capitale pesa più di tutto il resto messo insieme.

La variante elettorale. E i leader arrivano ancora

I leader arrivano ancora in provincia di Frosinone. Ma lo scenario è del tutto diverso da quando arrivavano gli Andreotti o i D’Alema ed i Berlusconi. È cambiata la gente, cambiato il territorio con la sua economia. Ed i Partiti giocano a nascondino. Per questo nessuno è in grado poi di rappresentare i nostri problemi lì dove si decide davvero

La zampata di Marcelli e le titubanze degli altri big

Il capogruppo regionale dei Cinque Stelle ha convinto Giuseppe Conte a venire a Sora per la campagna elettorale. Un tempo la Ciociaria era meta del pellegrinaggio politico dei leader. Adesso sia la mancanza di peso politico che la voglia di mimetizzarsi nelle liste civiche hanno cambiato lo scenario. Ma i big degli altri partiti proveranno a rispondere?

Dai fiori d’arancio all’asse di ferro: i giorni di Astorre

Il senatore e segretario regionale del Pd ha pronunciato il fatidico “sì” con Francesca Sbardella. Tra gli invitati Dario Franceschini, Nicola Zingaretti e Daniele Leodori. Nomi che possono portare ad un patto politico in grado di cambiare verso al centrosinistra. Ecco come e perché.

Mutando l’ordine dei leader la potenza non cambia

Il centrodestra resta maggioritario da anni, pur passando da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini e adesso (forse) a Giorgia Meloni. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti deve inventarsi una coalizione aprendo alle liste civiche e alle Sardine. Ma non ha molto tempo per farlo.