Borsino-salvezza: in rialzo le azioni del Lecce, Udinese e Verona sull’altalena

A nove giornate dalla fine, quotazioni e scenari delle 7 rivali del Frosinone in vista della volata. Lo stato di forma, il calendario, il punto di forza, i problemi e l’uomo in più. Fari puntati su salentini, friulani e veneti

Alessandro Salines

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Il borsino della salvezza è un po’ pazzo con continui rialzi e ribassi. Turbolenze inevitabili in una corsa sempre tirata, ricca ]ribaltoni e che si deciderà molto probabilmente al fotofinish. Approfittando della sosta, gli interrogtivi sorgono spontanei. Qual è stato di salute delle azioni delle 7 rivali del Frosinone? Quali sono le loro quotazioni a 9 gare dalla fine? L’analisi riguarderà il momento di forma che stanno vivendo, il calendario, il punto forte e debole e l’uomo in più. Si parte, secondo classifica, da Lecce, Udinese e Verona.

Lecce, la cura-Gotti ha subito funzionato

Gendrey, difensore del Lecce, duella con Barrenechea

La vittoria a Salerno ha consentito ai salentini di toccare quota 28 ed effettuare un passo in avanti verso il traguardo. L’avvento in panchina di Gotti al posto di D’Aversa ha pagato moneta pesante in una squadra che nel girone di ritorno aveva conquistato 1 vittoria ed 1 pari ed incassato la bellezza di 7 sconfitte. Ora però serve continuità ad iniziare dalla sfida interna contro la Roma di De Rossi.

Un calendario tutt’altro che semplice per il Lecce che disputerà ben 4 scontri diretti e affronterà 4 avversarie in lizza per la Champions. Dopo la Roma, impegno esterno col Milan e le sfide-salvezza con Empoli e Sassuolo. Partite decisive come anche le gare col Monza e soprattutto quelle con Cagliari ed Udinese. Il finale di stagione sarà in salita con  Atalanta e Napoli.

I salentini hanno ritrovato compattezza

L’attaccante leccese Banda contrasta Soulé (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Il punto di forza del Lecce da qui alla fine del campionato potrebbe essere la compattezza e l’entusiasmo che Gotti ha restituito almeno stando alla gara di Salerno. La formazione pugliese rispetto al passato ha occupato meglio gli spazi, curando le marcature preventive e non disdegnando il pressing. Il tallone d’Achille? Il Lecce è una squadra giovane e potrebbe pagare alla lunga l’inesperienza. E poi la pressione della piazza e le contestazioni non giovano mai

Gotti confiderà molto sulla vena realizzativa del bomber Krstovic sempre più decisivo. L’attaccante montenegrino ha segnato 5 reti ed ha provocato le 2 autoreti che hanno regalato 4 punti pesantissimi nelle partite con Frosinone e Salernitana.

L’Udinese ed il record di pareggi

A destra Ferreira, difensore dell’Udinese

La squadra friulana è a quota 27 ed ha il primato di pareggi (15) del campionato. Insomma una squadra che, rispetto alle altre pericolanti, perde di meno (10 ko). E la politica dei piccoli passi la sta tenendo a galla. L’Udinese è reduce dalla sconfitta interna col Torino dopo la miniserie positiva di 2 risultati utili di fila (vittoria e pareggio).

Ripartirà dalla delicata sfida salvezza sul campo del Sassuolo. Vietato sbagliare ovviamente. Poi l’Inter e la Roma in casa ed un altro scontro diretto col Verona. Quattro turni a dir poco complicati. Ma non saranno da meno gli altri 5: Bologna, Napoli e 3 spareggi con Lecce, Empoli ed Udinese.

Tabù interno, forza fisica e Thauvin

Lovric nella gara d’andata tra Udinese e Frosinone

Sin dall’inizio della stagione l’Udinese ha incontrato enormi difficoltà nelle partite interne. Tanto da vincere solo una volta  in 15 partite. Niente fattore campo dunque per i bianconeri che però d’ora in avanti devono iniziare a sfruttare le gare interne. Il punto di forza è di sicuro la fisicità. Una squadra tosta, veloce nelle ripartenze. Prerogative ormai tradizionali per i friulani.

Il giocatore che può spostare gli equilibri è l’attaccante francese Thauvin, elemento di grande qualità ed esperienza internazionale (è stato campione del mondo con la Francia nel 2018). Le chance di salvezza passano anche per il suo sinistro molto educato. Finora 4 gol e 3 assist in 27 apparizioni.

Verona in frenata ma viva

Suslov, trequartista del Verona (Foto: Emanuele Pennacchio © Ansa)

Dopo 8 punti in 6 gare e la risalita fuori dalla zona retrocessione, la formazione di Baroni è caduta in casa col Milan. Ma la sconfitta non ha inficiato quanto di buono fatto dal Verona negli ultimi tempi. Malgrado le difficoltà societarie ed un organico rivoluzionato a gennaio con la cessione dei pezzi migliori, i gialloblu si sono compattati riuscendo a scalare la classifica. Ad oggi sarebbero salvi a quota 26.

Nelle prossime 4 giornate il Verona giocherà 2 scontri diretti a Cagliari e al “Bentegodi” con l’Udinese. Nel mezzo le sfide con Genoa ed Atalanta. Dopodiché trasferta a Roma contro la Lazio, doppio impegno interno con Fiorentina e Torino. Ultime a Salerno ed al “Bentegodi” con un’Inter che sarà già campione. Quattro scontri diretti da capitalizzare e che potrebbero consegnare il pass per la salvezza.

Attitudine alla sofferenza e l’exploit di Folonrusho

A destra Folorunsho, “stella” del Verona

Le vicissitudini societarie hanno forgiato il Verona. I gialloblu si sono dovuti adattare ben presto ad una situazione difficile. Il tecnico Marco Baroni è stato bravo a trasformare i problemi in rabbia agonistica e voglia di rivalsa. Tra le squadre in lotta per la salvezza il Verona sembra quella con maggiore attitudine alla sofferenza. Il punto debole potrebbe essere la panchina corta con troppe scommesse e poche alternative di spessore.

Non a caso è stato convocato in Nazionale per la tournée americana. Il tuttocampista Folonrusho è uno dei punti di forza del Verona. Spesso e volentieri ha fatto la differenza. Interprete come pochi del calcio moderno, coniuga benissimo tecnica e forza fisica. Quattro reti e 1 assist in 27 presenze. Sarà l’uomo-salvezza?