Chi sono gli eletti dalle Primarie Pd

Chi sono i 14 delegati indicati dalle urne ciociare: 7 uomini e 7 donne, 2 sindaci, 5 amministratori comunali, 8 sono sotto i 40 anni. Ecco i loro profili

Non c’è solo Daniele Leodori. Non è solo il suo nome a trionfare dalle urne che domenica hanno indicato il nuovo Segretario Regionale Pd del Lazio. Ci sono anche i nomi eletti all’Assemblea Regionale da ogni Federazione: 200 i delegati, con un numero variabile a seconda degli iscritti; si va dai 10 di Viterbo ai 18 di Roma Sud, passando per i 17 di Latina ed i 14 di Frosinone.

Chi sono i 14 delegati indicati dalle urne ciociare? Nove li ha eletti Rete Democratica, l’alleanza riformista regionale costruita da Francesco De Angelis; cinque li ha eletti A Sinistra, il cartello che in Ciociaria mette insieme l’ex deputato Nazzareno Pilozzi, l’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo, il neo componente della Direzione Nazionale Danilo Grossi. (Leggi: Vincitori e vinti, intese e rotture: come cambia il Pd con Leodori Segretario)

Passando quei nomi allo scanner: 7 uomini e 7 donne, 2 sindaci, 5 amministratori comunali, 8 sono sotto i 40 anni.

Tutti gli uomini (e le donne) del Pd

Francesco De Angelis
Francesco De Angelis

Già assessore e consigliere regionale del Lazio, già parlamentare Ue, attuale presidente del Consorzio Industriale del Lazio. Si è candidato per mandare una serie di segnali al Partito Democratico. Il primo: un Partito è una cosa dannatamente seria a differenza di un movimento; nel primo ci sono regole e ci si sta in un certo modo, nel secondo funziona un po’ come nelle assemblee al Liceo. Con la sua candidatura, un uomo dal curriculum di De Angelis ha ricordato che in un Partito ci si assume delle responsabilità. Giocandosi la faccia. E contandosi: con le preferenze.

Con 4.187 preferenze è (ancora una volta) il recordman del Pd nel Lazio. Già nel 2005 era risultato il primo eletto alla Regione nel centrosinistra con oltre 24mila preferenze. Consenso che gli assicurò l’assessorato alle Attività Produttive sotto la presidenza di Piero Marazzo. Arrivava già da due legislature in Regione, esperienza che terminò nel 2009 quando approdò a Bruxelles per 5 anni. Nel 2014 non c’entrò la rielezione per un soffio, ma dopo pochi mesi fu eletto presidente dell’Asi. Da due anni guida il Consorzio Industriale del Lazio, dopo avere lavorato per tre anni alla fusione tra tutti i consorzi esistenti e facendone uno dei più grandi in Italia.

Aveva iniziato nel movimento giovanile comunista, poi consigliere comunale di Ripi, città d’origine. Ultimo segretario provinciale del Pci, il primo del Partito Democratico della Sinistra. In un Pd disabituato alle preferenze, dopo questo risultato, Francesco De Angelis rischia di trovarsi comandato alle Europee 2024.

Segni particolari: juventino e morandiano.

Silvia Gabrielli
Silvia Gabrielli e Francesco De Angelis

Consigliera comunale di Giuliano di Roma, al suo secondo mandato, classe ’91, conosce tutto il territorio provinciale anche grazie alla collaborazione con la Consigliera Regionale Sara Battisti.

Apprezzata da sindaci ed amministratori, ha raccolto consensi praticamente in tutti i Comuni della provincia. I 2.178 voti derivano solo in parte dal consenso che ha ‘scaricato‘ su di lei il Partito (leggasi Sara Battisti, abilissima nella pratica antica del centralismo democratico). Molta parte di quel consenso è personale ed è legato al rapporto che ha saputo costruire con i territori e soprattutto le amministratrici e gli amministratori.

Giovanni Di Meo

Sindaco di Vallerotonda da 4 anni, dopo un mandato in opposizione, ha saputo costruire il suo consenso provinciale con pazienza e sacrificio. Ingegnere dell’Arpa Lazio, è membro del Consorzio dei servizi sociali del cassinate, sfiora i mille voti: 985 per l’esattezza. È uno dei segnali del rinnovamento della classe dirigente provinciale Pd.

Silvia Magnante
Silvia Magnante

Di anni ne ha 28 ed è all’esordio assoluto nel panorama provinciale. Verolana, eletta nel Direttivo del circolo Pd solo qualche giorno fa, ha raccolto 940 preferenze personali nei due seggi di Alatri. Non si ottengono quei voti a Tecchiena senza la benedizione di Mauro Buschini. E non si ottengono nel centro senza il placet di Luca Fantini.

Ha studiato ricerca sociale, politiche della sicurezza e criminalità. Anche lei è un chiaro segnale della volontà di costruire una nuova classe dirigente del Pd provinciale.

Andrea De Ciantis

Assessore del comune di Castelliri, di preferenze ne ha raccolte 646. Anche lui un ingegnere che lavora presso una importante azienda di Colleferro. Anche lui all’esordio sullo scenario provinciale, ha chiaramente tratteggiato le caratteristiche dell’elezione sulle storie di Instagram. Dove ha scritto “646 delle relazioni, del dialogo, degli amici, degli affetti, della famiglia“.

È il segno che per un Pd giovane non è necessario passare per il movimentismo di Schlein. Ma per quella che è la strada fondamentale della politica tradizionale: i contatti sul territorio.

Annapaola Faticoni
Annapaola Faticoni

Annapaola Faticoni è il simbolo del Pd che reagisce nella città dove la scissione con Azione di Carlo Calenda ha fatto più male. Con l’uscita del sindaco Massimiliano Quadrini e di una parte sostanziale dell’amministrazione comunale, ad Isola del Liri il Pd rischiava di trovarsi ridotto a percentuali da prefisso telefonico.

Invece la risposta è arrivata dalla cantera Dem, da quel vivaio che porta i giovani a contatto con la politica e gli insegna da subito quanto sia complessa ed affascinante. E che nulla si improvvisa. Annapaola Faticoni è un prodotto dei Giovani Democratici, della quale è stata dirigente provinciale. Ora siede in Consiglio comunale, dopo aver rivestito la carica di Segretario del Pd di Isola del Liri

Di voti ne ha ottenuti 553, in asse con chi, invece, nel Pd è rientrato: il presidente del consiglio comunale Stefano Vitale.

Francesco Piccirilli

Francesco Piccirilli è il sindaco di Falvaterra e commissario della comunità montana ormai da qualche anno. Allievo prediletto del suo predecessore Antonio Lancia, storico sindaco del paese. I suoi 545 voti sono arrivati da diversi Comuni, segno della capacità di relazione che va al di fuori dei confini comunali. È uno di quegli amministratori che reggono le sorti di cittadine con ogni sforzo. Ora per lui il grande salto.

Alessandra Anelli
Alessandra Anelli

Ha voluto postare solo un grande grazie per i suoi 355 voti, ottenuti nella stragrande maggioranza tra Frosinone e Ceccano. Su di lei si è misurato Andrea Querqui, uno che di preferenze se ne intende. E sul quale sta investendo tutta la vecchia guardia Pd per tentare di riconquistare il feudo rosso di un tempo.

Alessandra ha 34 anni ed una grande passione per la politica, condivisa con suo fratello Pierluigi, ex consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.

Antonella Sperati

Antonella Sperati è la buona notizia del Pd di Serrone dopo la tristezza della sconfitta alle elezioni amministrative. Segretaria del circolo, dopo una esperienza come collaboratrice in Regione Lazio, approda in assemblea regionale con 340 voti. In passato è stata in Consiglio comunale, tra le ideatrici dei progetti della Strada del Cesanese. Si occupa da sempre di turismo e promozione territoriale.

Valentina Adiutori
Valentina Adiutori con Domenico Alfieri

Inizia a fare politica giovanissima nei movimenti della Sinistra integralista, fino a diventare segretaria della sezione di Sel. Fedelissima del sindaco Domenico Alfieri, dopo averne sposato immediatamente la causa ne diviene vice, sempre e soltanto a suon di voti. Anche questa volta è stato così, entra in assemblea con 958 voti.

È la prima degli eletti di “A sinistra” (e non poteva essere diversamente) con una partecipazione straordinaria nella città di Paliano. Se tutto questo la porterà o meno alla candidatura a sindaco è presto per dirlo. Di certo chi ben comincia è a metà dell’opera.

Maurizio Bondatti

È una vecchia volpe della politica Anagnina. Figlio d’arte, il papà Cesare ha passato una vita intera nella sinistra, in coppia con Tommaso Nereggi, talmente inseparabili in campagna elettorale da chiamarli “pistone e cilindro”.

Imprenditore poliedrico, amministratore di società pubbliche, consigliere provinciale delegato all’Ambiente, Consigliere comunale, tra i firmatari della sfiducia a Fausto Bassetta. Presidente del Pd con 885 voti diventa oggi delegato regionale.

Stefania Timi

È di Ferentino, ex consigliera comunale, delegata all’Ambiente ottiene 748 preferenze. Fedelissima di Antonio Pompeo, non si è allontanata mai, nemmeno nei momenti più duri dal suo mentore. Ha svolto il ruolo di capogruppo del Pd in consiglio comunale. Quest’anno non ha centrato la rielezione nella coalizione di Alfonso Musa.

Cristian Scarfagna
Christian Scarfagna

È il consigliere comunale che a Piglio brilla certamente per attivismo ed i 713 voti ne sono di certo la plastica dimostrazione. Ex segretario del Partito Democratico, ha militato nei Comunisti Italiani, al fianco di Francesco Scalia prima e di Antonio Pompeo dopo.

Patrizio Abatecola

Torna in politica dopo una lunga militanza nei Democratici di Sinistra prima e del Pd dopo, svolgendo anche ruoli di ruoli di direzione. Lavora nel settore amministrativo della ASL. Originario di Pico, collocato tra gli oppositori della amministrazione comunale uscita vincente dalle urne poche settimane fa.

Sul suo nome c’è una doppia rivendicazione: quella dell’ex presidente della provincia Antonio Pompeo che lo ha sostenuto con la sua area; ma anche quella di Danilo Grossi, neo dirigente nazionale di Elly Schlein.