Commercianti contro la Ztl: ma non c’è già più

I commercianti chiedono una radicale rimodulazione della Ztl nel Centro storico di Alatri. Ma non c'è già più. Ridimensionata con la famosa decisione che ha messo in minoranza il sindaco

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Un grido di dolore dopo la Pax pasquale con le relative processioni. È quello lanciato da commercianti, ristoratori e baristi del centro storico di Alatri. Scrivono al sindaco Maurizio Cianfrocca al quale chiedono un cambio di rotta amministrativo per continuare a “sopravvivere”. «Siamo rimasti in pochi perché oramai il Centro storico è vuoto. Sono stati presi provvedimenti che inducono i clienti ad andare altrove. Oggi per venire in centro ti devi informare se la Ztl è attiva o meno, se c’è o non c’è l’isola pedonale (anche improvvisata), se è possibile accedere».

Un allarme in piena regola quello lanciato dalla categoria. Contesta le tante difficoltà per avere in Centro la clientela che ormai si dirige verso “porti sicuri” e comodi. Un tema questo che è ormai un classico di tutti i centri storici dove la desertificazione avanza. A firmare la petizione, protocollata nelle ore scorse (n° di protocollo 12833) è una cinquantina di esercenti.

La lettera protocollata

Chiedono di cambiare rotta o quantomeno rivoluzionare le scelte fatte fino ad oggi visti i risultati. Quantomeno provarci. Mettono nel mirino ovviamente la Ztl per la quale chiedono l’abolizione. «Ma anche l’isola pedonale della domenica e dei giorni festivi – sottolineano – ne è una prova: passate le 10 del mattino c’è più nessuno in Centro. È il totale deserto». Alle dieci scatta lo stop ai veicoli. «Chiudere per chiudere perché si è sempre fatto, ora non serve più a nulla, considerato che mancano anche i turisti».

Chiedono di mettere i commercianti del Centro nelle stesse condizioni delle altre attività aperte in altre posizioni della città. Dove invece non ci sono le limitazioni al traffico e si può andare senza difficoltà ad ogni ora del giorno. Chiedono «di non subire pregiudizi e penalizzazioni solo perché ci troviamo all’interno del centro storico».

Le richieste

Non c’è spirito di polemica politica. La petizione non è né pro né contro l’amministrazione. È figlia del disagio che i cinquanta firmatari stanno vivendo. Cosa chiedono?

«Abolizione della ZTL  e abolizione isola pedonale domenicale e nei giorni festivi. Oppure la rimodulazione dell’orario». Si va verso l’estate cioè il periodo di massimo affollamento dei turisti. E proprio per questo chiedono di rivedere l’orario della Ztl estiva posticipandola nell’orario a partire dalle 20 fino alle 6 della mattina successiva. Propongono «l’abolizione della sosta a pagamento nelle strisce blu. O almeno il parcheggio gratuito per i primi 30 minuti regolati con disco orario. Realizzazione di parcheggi in via Carlo Minnocci».

Proseguono, suggerendo di «evitare le chiusure straordinarie quali quelle che hanno caratterizzato il periodo natalizio per realizzare la pista di pattinaggio, che hanno provocato un grave danno economico». Non mancano altri temi come quello di «prestare una maggiore attenzione al decoro del paese» e di «sollecitare l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente per installare una seconda colonnina di rilevamento dell’inquinamento». Propongono di «istruire un ulteriore mercato settimanale, sempre di venerdì, all’interno del centro storico come già strutturato in occasione della festa patronale e delle fiere».

Gli esercenti che ora sperano in un incontro con il primo cittadino. Che ora dovrà affrontare anche questa criticità: non è politica ma forse vitale per le attività commerciali del centro storico.

La riflessione

Maurizio Cianfrocca

Tralasciando le altre richieste espresse dagli esercenti, sulla Ztl è doveroso fare una precisazione. Ne chiedono l’abolizione. Ma forse si sono dimenticati che dal 4 aprile e cioè dallo stesso giorno in cui hanno protocollato le loro richieste è in vigore il nuovo orario come prospettato nella famosa delibera di giunta con voto contrario del sindaco e il si degli assessori. E cioè che la Ztl non ci sarà più dal lunedì al giovedì mentre dal venerdì alla domenica partirà alle 23.00 fino alle 06.00 del mattino.

Non sarà abolizione ma sostanzialmente lo è già visto l’orario. Un risultato lo avevano già raggiunto: prima ancora di scrivere.