Consiglio, lo strappo della Lega

Clima sempre più teso in maggioranza ad Alatri. Pizzuti porta avanti la sua vendetta per i voti mancati alle Provinciali. Firma con l'opposizione per convocare il Consiglio

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Due firme che pesano, politicamente. Sono quelle per la richiesta di convocazione del prossimo consiglio comunale. A metterle sono stati due consiglieri della Lega di Alatri che hanno sottoscritto il documento: sarà protocollato lunedì. Cosa c’è di strano? Le due vidimazioni leghiste sono insieme a quelle degli esponenti della minoranza Pd e Polo Civico. Così nella maggioranza del sindaco Maurizio Cianfrocca si apre un nuovo fronte dopo quelli di un anno fa: all’epoca fu Fratelli d’Italia ad aprire la crisi reclamando un riassetto della giunta e poi spostandosi all’opposizione quando fu chiaro che in nessun modo sarebbero stati accontentati.

Sul tavolo della prossima seduta di Consiglio ci sono le variazioni di bilancio e la rivisitazione degli orari della Ztl. Tema questo ultimo che tanto sta facendo discutere soprattutto tra gli operatori commerciali. Ma su questo punto Cianfrocca non intende cedere di un millimetro.

La doppia proposta

Giuseppe Pizzuti

A firmare la richiesta di Consiglio comunale sono stati i due consiglieri della Lega Denise Zena e Giuseppe Pizzuti per la maggioranza con i consiglieri di opposizione Fabio Di Fabio (Pd) ed Anna Rita Pelorossi (Polo Civico). Il segnale per la maggioranza è chiaro: la Lega si mette di traverso dopo che a Pizzuti sono mancati i voti della maggioranza quando ci sono state le elezioni Provinciali due mesi fa. Lisciando la conferma dell’elezione a piazza Gramsci.

Non è il primo telegramma che il Consigliere invia ai suoi colleghi: ne aveva spedito già uno il mese scorso. Lo aveva fatto in occasione della Commissione Bilancio: quel giorno il presidente Giuseppe Pizzuti aveva accolto le richieste dell’opposizione e così c’era stato accordo unanime sui temi da portare in Aula. Sintonia per la quale il presidente ha ricevuto il plauso dell’ex vicesindaco Fabio Di Fabio (Pd) e le critiche del centrodestra. (Leggi qui: Commissione bipartisan… ma Pizzuti è nel mirino).

È proprio da quei punti che nasce la decisione di mettere ora le due firme. Il Consiglio che chiedono di riunire è quello in cui esaminare proprio i punti approvati all’unanimità dalla Commissione Bilancio.

Clima teso

Maurizio Cianfrocca (Foto © Stefano Strani)

In quella riunione si era deciso di presentare variazioni al bilancio per oltre centomila euro per interventi viari, sostegni a strutture sociali e attività commerciali. Prendendoli dove? Andando a tagliare fondi destinati ad altri assessorati. Ma soprattutto si era deciso di valutare modifiche sostanziali agli attuali orari della Ztl. Per la Lega lo stop alle auto per i non residenti dalle 21.30 di sera è troppo gravoso per le attività economiche. Per questo presenterà proposte di radicale rivisitazione. Tra le ipotesi delle proposte circola quella di uno stop in inverno e di adottare lo stop veicolare in estate solo dal venerdì alla domenica ma ben oltre le 21.30.  Aspetto questo non condiviso dal resto della maggioranza almeno ad oggi

Chiaro che prima il voto bipartisan in Commissione tra Lega, Pd e Polo Civico e ora la firma per una richiesta ufficiale di consiglio comunale insieme alle minoranze sta generando tensioni all’interno della coalizione di centrodestra. Se un partito di maggioranza sottoscrive richieste insieme alle minoranze politicamente è un dato da non sottovalutare. E di questo il sindaco Cianfrocca non potrà non tenere conto.

Anche perché un dato è chiaro. Se la Lega presenterà queste proposte, in disaccordo con la sua coalizione, è scontato che le voterà. Se passeranno non si sa ma votare in modo diverso dalla maggioranza vorrebbe dire creare una frattura più ampia di quella che si è generata dopo il voto delle Provinciali di dicembre. Da quel mese infatti non passano riunioni che non siano infuocate nel centrodestra e su vari temi.