Frosinone in crisi, mago-Soulé deve spolverare la bacchetta

Per la prima volta in stagione il fantasista argentino non ha preso parte ad un gol per 5 gare di fila. Nella corsa-salvezza sarà fondamentale il suo apporto e le sue prodezze

Alessandro Salines

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“Ha segnato Soulé, ha segnato Soulé, ha segnato Soulé…”. Parole e musica della Curva Nord del Frosinone. E’ il coro che sin dall’inizio della stagione ha accompagnato i gol del fantasista argentino. Ma quel coro non si alza più da tempo: ben 42 giorni, 5 partite. L’ultima volta è stata il 3 febbraio scorso quando Matias Soulé ha firmato la sua decima rete nella gara persa contro il Milan allo “Stirpe”.

L’attaccante non è stato più decisivo, una flessione che è coincisa con quella del Frosinone scivolato in zona retrocessione. Ad onor del vero l’impegno, lo spirito d’abnegazione e qualche lampo di classe (come il lancio per Lirola col Sassuolo) non sono mai mancati. Ora però serve il vero Soulé per invertire la rotta. A partire dalla gara di sabato contro la Lazio la squadra giallazzurra cercherà di conquistare punti-salvezza e il sinistro dell’argentino dovrà tornare a cantare. Come i tifosi della Curva Nord.

Il momento difficile

Il gol di Soulé al Milan, l’ultimo segnato finora

Un dato rivelato da Opta (l’agenzia londinese di elaborazione di statistiche) è emblematico sul periodo complicato che sta vivendo Soulé. L’ex Juve infatti per la prima volta in campionato non ha preso parte a nessun gol per 5 gare di fila. Come già detto, l’ultimo contributo risale ad oltre un mese fa (rete e assist contro il Milan). Una sorta di black-out.

In precedenza ha avuto una grande continuità, partendo dall’assist confezionato contro il Sassuolo alla sua seconda presenza in maglia giallazzurra. Tra l’ottava e l’undicesima giornata ha realizzato addirittura 4 gol consecutivi. Altre 4 reti ed 1 assist tra la 18^ e la 23^. Soltanto dopo la prodezza col Genoa ha avuto un altro blocco ma di 4 partite.

Cosa succede?

Eusebio Di Francesco ha lanciato Soulé

La premessa è doverosa: non si può pretendere la luna da un giovane di 20 anni al primo campionato vero della carriera. Soulè ha dato tanto al Frosinone dove ha trovato il palcoscenico ideale per esprimere tutto il suo talento. È chiaro che la Serie A è un torneo durissimo soprattutto per i giovani. Gli allenatori italiani sono maestri a giocare sugli avversari. Superato l’effetto sorpresa Matias, è diventato il sorvegliato speciale dei rivali. Marcature particolari, raddoppiato e triplicato. Gabbie. Con le buone e le cattive. Insomma un trattamento senza sconti.

Matias comunque non si è mai risparmiato, cercando anche di trovare nuovi orizzonti. Giocando più arretrato o magari accentrandosi. Ma probabilmente in questa fase serve una scintilla per riaccendere il fuoco del talento che cova sotto la cenere.

Numeri da (quasi) record

Soulé nella gara col Sassuolo (Foto: Serena Campanini © Ansa)

Nonostante un girone di ritorno sottotono (2 reti contro le 8 dell’andata), Soulé conserva numeri importanti che lo tengono sempre all’attenzione del calcio italiano ed europeo. Per quanto riguarda i dribbling nei 5 maggiori campionati europei l’argentino ne ha completati 78 ed è secondo dietro a Leroy Sané (87) del Bayern Monaco. Inoltre, tra i giocatori in doppia cifra di gol nei big 5 torneo continentali, solo Jude Bellingham del Real Madrid (16 – giugno 2003) è più giovane di Soulé (10 – aprile 2003).  

E non è tutto. Soulé ha partecipato a 115 tiri (al pari di Albert Gudmundsson del Genoa) ed occupa la piazza d’onore alle spalle di Khvicha Kvaratskhelia (148) del Napoli, capolista della graduatoria. In aggiunta solo l’islandese (66) ha creato più occasioni per la conclusione di un compagno rispetto a Matias nel torneo in corso (57).

Dieci gol altrettanti punti

La Curva Nord

Soulé ha realizzato 10 reti (2 assist) in 26 partite. Un bottino da record per il Frosinone: nessun giocatore giallazzurro è andato in doppia cifra in Serie A. Ma al di là del primato, i gol del fantasista hanno contribuito a portare punti pesanti nella classifica della squadra di Di Francesco. Ben 10 su 24. Il 41 per cento.

L’argentino ha segnato l’1-1 (primo centro personale) nel match pareggiato con la Fiorentina. Poi ha siglato il raddoppio nel match vinto contro il Verona. Tre reti nelle gare perse a Bologna e Cagliari. Portano la sua firma i successi col Genoa e Cagliari. Non hanno fruttato punti le prodezze con Lazio, Monza e Milan.

“Ha segnato Soulé, ha segnato Soulé, ha segnato Soulé…”.