Frosinone, tutti sulla corda: ora bisogna dare fondo a ogni risorsa

Per uscire dalla crisi ed affrontare la volata-salvezza serve l’apporto di ogni elemento della rosa. Da Cuni ad Ibrahimovic fino a Reinier e Monterisi: anche i giocatori meno impiegati possono diventare decisivi

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Nuove soluzioni per riannodare il filo di Arianna e cercare di uscire da una crisi diventata un labirinto. E per questo bisogna dare fondo a tutte le risorse senza se e senza ma. A questo punto della stagione infatti serve l’apporto di ogni elemento della rosa. Al netto degli infortuni, Eusebio Di Francesco deve poter avere più alternative possibili per non lasciare nulla d’intentato nella volata-salvezza che si preannuncia al calor bianco. E già nella trasferta di Reggio Emilia il tecnico giallazzurro ha rilanciato i giovani Cuni (subito decisivo) ed Ibrahimovic che negli ultimi tempi erano finiti fuori dai radar tra infortuni e scelte tecniche.

Ma, oltre ai 2 ex canterani del Bayern Monaco, ci sono altri calciatori che potrebbero fare comodo dopo un periodo in naftalina. In primis il brasiliano Reinier e Monterisi, protagonisti nel girone d’andata. Poi Baez, Garritano, uno dei veterani del gruppo, Kvernadze e Ghedjemis che sta scalando le gerarchie e già titolare contro il Sassuolo. A partire dalla gara con la Lazio di sabato tutti sulla corda pronti a spingere il Frosinone verso la salvezza.

Cuni ed Ibrahimovic, beata gioventù

Marvin Cuni marcato da Olivera e Juan Jesus del Napoli

Nella trasferta di Reggio Emilia si sono rivisti i 2 baby arrivati dal Bayern Monaco grazie al lavoro degli osservatori di Angelozzi e protagonisti di un buon girone d’andata. Sono stati i match-winner della gara contro l’Empoli. Poi per vari motivi  (infortuni e scelte tecniche) sono rimasti fuori. Domenica sono rientrati e possono diventare delle ottime alternative. Regalando alla squadra freschezza atletica, nuove soluzioni tattiche ed imprevedibilità.

Marvin Cuni, 22 anni, è tornato in campo dopo oltre 2 mesi e 15 presenze (1 gol ed 1 assist). Di Francesco lo ha gettato nella mischia alla disperata ricerca del pari e per un soffio la mossa non è rivelata vincente. L’attaccante albanese-tedesco si è procurato nel finale il rigore fallito da Kaio Jorge. Un movimento in profondità da punta di razza che ha costretto Ferrari al fallo. Un ritorno importante per il Frosinone e Di Francesco che sin dall’inizio della stagione ha dato fiducia ad un ragazzo proveniente dalla terza serie tedesca. E quindi con poca esperienza.

Il trequartista Ibrahimovic

Anche il recupero del trequartista Arijon Ibrahimovic può diventare un fattore: a Reggio Emilia, pur non incidendo, è entrato molto battagliero ed aggressivo. Non giocava da oltre un mese (15 presenze, 2 gol ed 1 tra Serie A e Coppa Italia). Un classe 2005 di grande prospettiva ma forse discontinuo come tanti giovani. “Ibrahimovic per me aveva perso un po’ quella voglia e quell’attenzione mostrate tempo fa – ha detto Di Francesco prima della gara col Sassuolo – E’ un 2005 è normale avere up and down. Ora l’ho rivisto bene”. Ed infatti lo ha rispedito in campo.

La rivelazione ed il golden boy

Il difensore Monterisi

Il difensore Ilario Monterisi e il centrocampista offensivo Jesus Reinier sono stati tra i pilastri del Frosinone che nella prima parte della stagione ha stupito tutti. Poi gli infortuni li hanno frenati. Ormai hanno recuperato in pieno e Di Francesco potrà contare 2 giocatori di valore.

Monterisi, 22 anni, è reduce da 2 panchine dopo aver giocato titolare con Fiorentina, Roma ed essere entrato nel finale con la Juve. Può essere una risorsa in una difesa sempre in difficoltà (domenica ha perso Valeri). Di Francesco d’altronde lo ha valorizzato sin dall’inizio del campionato, schierandolo da centrale e non da terzino com’era stato utilizzato la scorsa stagione. Ventuno partite con 3 gol ed 1 assist fino all’infortunio alla caviglia che lo ha penalizzato non poco.

Il brasiliano Reinier (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Dopo l’infortunio muscolare accusato a San Siro col Milan il 2 dicembre, non ha trovato più la giusta continuità e quindi la fiducia. Il brasiliano Reinier però è un elemento in grado di far saltare il banco come ha dimostrato nel girone d’andata quando al debutto col Verona è andato subito a segno o in Coppa Italia (gol qualificazione a Torino). Nelle ultime 3 giornate ha giocato 83’ col Lecce (in totale 15 partite, 2 reti ed altrettanti assist). La sua qualità tecnica sarà utile alla causa. E Di Francesco lo sa benissimo.

Baez, Garritano e Kvernadze

Baez firma il pari con la Juve (Foto: Federico Proietti © Ansa)

L’ uruguaiano è uscito di scena da protagonista dopo aver segnato alla Juve il gol del momentaneo pareggio nella partita d’andata. Poi un infortunio al ginocchio lo ha messo ko da fine dicembre fino a primi di febbraio. E’ rientrato in gruppo ma solo panchina.  A pensare che nelle prime 10 giornate è sceso in campo 9 volte nell’undici di partenza. Esterno offensivo ma non solo. Un giocatore duttile, grintoso, tecnico e dotato di buona corsa. Non è escluso che possa ritrovare spazio in questo finale di campionato. Una scelta in più sulla quale Di Francesco può contare.

Luca Garritano

Luca Garritano è il “veterano” della squadra (terza stagione a Frosinone, 81 presenze e 5 gol). Non gioca da 9 giornate (ultima apparizione proprio con la Lazio) dopo 11 presenze in cui ha ricoperto più ruoli. Persino terzino quando Di Francesco è stato in emergenza totale. Un vero jolly e quindi può offrire più soluzioni. Senza dimenticare il senso d’appartenenza e un po’ d’esperienza in più rispetto ai tanti giovani che compongono la rosa. Otto partite tra campionato e Coppa Italia per il 2003 Giorgi Kvernadze, arrivato in Ciociaria con tante aspettative. Non calpesta l’erbetta da 10 giornate (ultima apparizione a Roma con la Lazio). Attualmente è fermo. Chissà che da qui alla fine non possa avere qualche chance per dimostrare il suo valore.

L’emergente Ghedjemis

Fares Ghedjemis (Foto: Federico Proietti © Ansa)

A Reggio Emilia è stato per la prima volta titolare. L’attaccante franco-algerino, approdato al Frosinone a gennaio dalla Serie C transalpina del Rouen, potrebbe diventare un’arma in più nella corsa-salvezza. Le qualità ci sono, Fares Ghedjemis ha giocato finora 5 partite (173’) destando una buona impressione. Contro il Sassuolo è stato uno dei più pericolosi (nel primo tempo ha sfiorato il gol 2 volte) in una partita tra l’altro poco brillante da parte del Frosinone. Come ha sottolineato più volte Di Francesco, l’esterno garantisce soluzioni di gioco nuove. Come la profondità e la velocità nel ribaltare l’azione.

“Ha delle caratteristiche importanti per poter giocare in una squadra come la intendo io – ha sottolineato Di Francesco in una recente intervista – Un mancino che gioca a destra, attacca la profondità al contrario di Soulé. E’ un’alternativa importantissima, un giocatore che ci può dare una mano”.