Giorgia Meloni sogna un Governo da F1: “Bisogna correre”

La premier ha visitato l'autodromo di Monza prima del Gran Premio, incassando la fiducia di Barbara Berlusconi. All'evento ha partecipato il campione Max Rendina, organizzatore del Rally di Roma con un pensiero fisso al mondiale

L’autodromo di Monza e il Gran Premio d’Italia sono da sempre simbolo della velocità. Emblema non solo sportivo del Paese. E la premier Giorgia Meloni, in visita al circuito lombardo, ha invocato quella velocità come metafora.  “Dobbiamo correre di più per far correre questa nazione ed avere fortuna”, ha detto la Meloni. La premier pensa ai dossier sul tavolo, quelli che la terranno occupata a partire dai prossimi giorni e nei prossimi mesi: manovra, giustizia, presidenzialismo su tutti. La presidente del Consiglio è intervenuta prima del Gran premio, dove ha incontrato anche Barbara Berlusconi, fermandosi a conversare con lei.

All’evento di Monza non è passata inosservata la presenza di Max Rendina, già campione del mondo e tricolore di rally, un personaggio che ha fatto della velocità una ragione di vita. Oggi organizzatore di successo del Rally di Roma, pensando ad un domani iridato. La sua partecipazione alla visita di Giorgia Meloni quindi non è stata casuale e certifica un prossimo salto di qualità.

A Cernobbio ribalta per Giorgetti

Giancarlo Giorgetti (Foto Andrea Giannetti © Imagoeconomica)

Giorgia Meloni invece non si è mostrata al Forum Ambrosetti, il tradizionale appuntamento di Cernobbio lasciando spazio al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha chiarito quali saranno le direttrici entro cui si muoverà l’azione del governo in campo economico.

Ma la premier sa perfettamente che se la manovra dominerà la scena fino alla fine dell’anno, i dossier caldi su cui bisognerà mettere d’accordo Forza Italia e Lega non sono meno importanti. E un primo appuntamento per testare l’umore degli alleati sarà il vertice di mercoledì pomeriggio a palazzo Chigi. Riunione per fare il punto sulla legge di Bilancio, ma anche sulle riforme costituzionali e sulla giustizia.

I nodi della riforma della giustizia

Carlo Nordio (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

Ospite del forum Ambrosetti, Carlo Nordio ha rassicurato sui tempi “non ci sarà nessuno slittamento” del cronoprogramma della riforma della giustizia. Il Guardasigilli ha annunciato che presto arriverà (probabilmente anche con un decreto) la seconda parte della riforma. Più lunghi i tempi per la separazione delle carriere. Il tema, per una vita cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi, piace anche ad Azione tanto che Enrico Costa accusa il governo di aver sacrificato “la separazione delle carriere per il premierato”.

In più il ministro della Giustizia è al lavoro con Matteo Piantedosi su un pacchetto sicurezza che oltre ad occuparsi dei migranti potrebbe contenere un inasprimento delle norme che riguardano i reati compiuti dai minorenni. In dirittura di arrivo è poi la riforma costituzionale targata Elisabetta Casellati. Il testo che ruota intorno all’elezione diretta del presidente del Consiglio sarà esaminato dagli alleati nel vertice della prossima settimana e non si esclude ci possa essere anche un passaggio con il Colle prima di approdare in Consiglio dei ministri.

Una riforma su cui spinge in particolare FdI, ma che dovrà fare i conti con la richiesta della Lega di evitare che la riforma dell’Autonomia (il cui iter è iniziato da tempo in Senato) finisca su un binario morto. Di sponda con Fratelli d’Italia ci sono però gli azzurri.

La spinta della famiglia Berlusconi

Eleonora, Barbara, Pier Silvio e Marina Berlusconi con Marta Fascina (Foto: Imagoeconomica)

E non è un caso che gli elogi al rafforzamento dei poteri del premier arrivino direttamente dalla famiglia Berlusconi:Si tratta di una svolta epocale. Mio padre soffriva moltissimo dei pochi poteri del premier e ne abbiamo parlato spesso assieme”, ha raccontato Barbara, terzogenita del Cavaliere alla Meloni nel corso di un incontro proprio al Gran Premio di Monza. Non solo, a quanto raccontano i presenti, la figlia del Cavaliere ne ha approfittato per sottolineare alla presidente del Consiglio il gradimento di cui gode: “Ho amici in molti Paesi del mondo che mi dicono che nelle loro nazioni lei è stimata e ritenuta molto credibile”. Parole che dimostrano il sostegno della famiglia Berlusconi all’operato del Governo.

Nessuno ha intenzione di mettere in discussione l’esecutivo a maggior ragione nell’anno che precede le elezioni europee, ma proprio l’appuntamento di Bruxelles fa sì che tra gli alleati ci sia la corsa ad incassare qualcosa da poter poi rivendicare in campagna elettorale. E la legge di bilancio rischia di diventare il terrendo dove ognuno cercherà di potare avanti le proprie battaglie.

Ma proprio per evitare una pioggia di richieste che Meloni mercoledì parlerà in modo chiaro agli alleati ribadendo quanto già anticipato ai ministri nel primo Cdm dopo la pausa estiva “tenere i piedi ben piantati per terra – fu il ragionamento della premier – . Le risorse disponibili devono essere usate con la massima attenzione”.

Rendina corre verso il mondiale

Giorgia Meloni e sulla destra Max Rendina

Mentre Giorgia Meloni incassava la benedizione di Barbara Berlusconi a nome dell’intera famiglia, Max Rendina tesseva la sua tela per arrivare al sogno mondiale. Non è un caso che era a Monza per la visita della premier all’autodromo internazionale. Questione di credibilità che si è conquistato come pilota-campione ed organizzatore. Non è da tutti infatti partecipare a questi avvenimenti in un contesto esclusivo.

Rendina d’altronde è l’uomo che ha portato a Roma un rally vero, con relative prova spettacolo: partenza da Castel Sant’Angelo, show nel piazzale del Palazzo dei Congressi all’Eur, kermesse sul lungomare di Ostia, normalmente dimenticata dalle grandi manifestazioni, le Terme di Caracalla, Colle Oppio. Il Rally di Roma Capitale si è confermato il migliore della serie continentale, a dispetto della concorrenza del Polonia, del Barum e delle gare spagnole e portoghesi, e tra i migliori del tricolore.

Max Rendina

Max Rendina, romano classe 1974, inoltre è il presidente regionale della commissione sport del Lazio e gestisce ACI Team Italia, lo junior per far crescere i ragazzi. Non solo motori e velocità Rendina è impegnato nel sociale. Ha un legame con Peter Pan, l’associazione che affianca i bambini malati di cancro e le famiglie, che l’ha portato a incontrare Papa Francesco ed al riconoscimento della Palma d’oro per la Pace. Da sottolineare anche il rapporto con la SS Lazio Basket in carrozzina, che ha voluto a Fiuggi nelle giornate di gara. Sempre a Fiuggi ha organizzato un convegno sulla sicurezza stradale: “La strada non è un videogioco”.

A questo punto manca solo il mondiale. È quello sul quale in queste ore sta lavorando: correndo a fari spenti, a tutta velocità come vorrebbe Giorgia Meloni per il suo Governo.