Il bicchiere mezzo vuoto nel quale affonda Nicola

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Vola alto. Sceglie mete che nessuno prima di lui è riuscito a raggiungere. E spesso ci arriva. Se gli dice bene, prima o poi la contraerea di qualche grosso istituto finanziario mondiale butterà giù il temerario di Firenze che vola davanti a lui. E gli spianerà la strada verso palazzo Chigi. Ma Nicola Zingaretti ha un problema che prima o poi deve affrontare: rischia di affondare in un bicchiere d’acqua. Oltretutto mezzo vuoto.

La prova che voli alto è evidente. Lo dicono gli altimetri della politica: uno che entra in Regione Lazio dopo gente come Renata Polverini e Franco Fiorito potrebbe limitarsi all’ordinaria amministrazione. E cavarsela con un figurone. Nicola Zingaretti no. Lui mette la maschera per l’ossigeno e sale in quota: primo obiettivo, ripianare il debito della Sanità laziale. Poi più su verso il secondo obiettivo, disegnare un modello nuovo di Sanità, riaprendo oltretutto gli ospedali chiusi da chi lo aveva preceduto. E ancora più in alto, puntando il terzo obiettivo: invertire gli indicatori economici.

Se ci stia riuscendo lo certificheranno i risultati. Per ora, quelli di medio termine gli stanno dando ragione.

Ma nonostante questo, rischia di affondare nel classico bicchiere d’acqua.

Un esempio. ‘Ottobre Rosa’: la campagna promossa dalla Regione al fine di stimolare la prevenzione del tumore al seno e sottolineare l’importanza della diagnosi precoce di queste patologie.

            La Regione per tutto il mese di ottobre ha allargato alle donne di età compresa tra i 45 ed i 49 anni la sua offerta di screening, che al momento invece viene effettuato solo sulla fascia di età 50-69 anni.

            Stando alla pubblicità sono 40 le strutture sanitarie che hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione sedute dedicate per effettuare  mammografie di prevenzione.

            Ma se si telefona al numero verde per prenotare la mammografia si scopre che i posti non ci sono. In tutta la provincia di Frosinone erano poche decine. Molti meno di cinquanta.

            Cosa è accaduto. La Asl di Frosinone sta lavorando a pieno regime sulla prevenzione del tumore ala mammella e per questo c’è una media settimanale di 100 – 150 visite e mammografie in ogni punto Asl nel quale è previsto questo servizio.

            Il che significa che restava pochissimi posti a disposizione delle altre donne che volessero prendere parte all’iniziativa.

            Tradotto, significa che la Regione ha varato una campagna sanitaria che in queste condizioni, nella provincia di Frosinone non può garantire: non ci sono gli uomini da mettere vicino ai macchinari; con il personale attuale non ci sono giorni disponibili per far partecipare altre donne.

            Chiaro come il sole. Ma qualche yes man non si è premurato di controllare fino a che punto fosse applicabile un progetto dall’impatto umano così forte. Rischiando di farlo diventare un boomerang.

E’ il bis della pessima gestione della visita compiuta alcune settimane fa a Frosinone dove bisognava inaugurare i nuovi uffici regionali situati di fronte alla stazione di valle dell’ascensore inclinato. Tutto pronto, discorso preparato, forbici affilate per il taglio del nastro. Ma si presentano i comitati di Alatri che chiedono conto della chiusura di Ostetricia nell’ospedale San Benedetto. Il governatore non se lo aspetta, risponde sulla base delle informazioni che ha: “Lo chiudiamo perché lì è rischioso partorire, siamo sotto i parametri minimi fissati dall’Europa”. Pessimo errore comunicativo: si esalta ciò che si apre e non si giustifica mai una chiusura, altrimenti si finisce sullo stesso piano di Renata Polverini. Soprattutto perché ad Alatri pure i sassi sanno che i dati sui parti sono drogati: li hanno abbassati facendo i turni in modo che mancasse il personale e fosse obbligatorio trasferire allo Spaziani le puerpere.

Una sciocchezza. Un bicchiere d’acqua, appunto. Come per le mammografie. Un bicchiere oltretutto mezzo pieno: perché il servizio esiste ed è stato progettato.

Possibile rischiare di affondare per così poco?